Esercizi spirituali per responsabili e dipendenti degli Uffici pastorali guidati da monsignor Gianpiero Palmieri, a Santa Marinella, a cura dell’Ufficio per la formazione permanente del clero.
Celebra la Messa nella parrocchia di Santa Paola Romana in occasione del 70° anniversario di erezione
Celebra la Messa nella parrocchia di Santa Paola Romana in occasione del 70° anniversario di erezione.
Festival dei cori parrocchiali “Cantate inni con arte” nella parrocchia di San Giovanni Bosco, a cura dell’Ufficio della pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport
Festival dei cori parrocchiali “Cantate inni con arte” nella parrocchia di San Giovanni Bosco, a cura dell’Ufficio della pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport.
Presso la Cappella della Casa Generalizia dell’Istituto Società del Divin Salvatore celebra la Messa di consacrazione dell’altare
Presso la Cappella della Casa Generalizia dell’Istituto Società del Divin Salvatore celebra la Messa di consacrazione dell’altare.
Il Cor lancia un bando per gli oratori
Il Centro Oratori Romani, all’inizio del nuovo anno pastorale, lancia un bando in favore degli oratori di Roma per il finanziamento di iniziative educative per bambini e ragazzi, ma anche per educatori e catechisti. Le domande potranno essere presentate a partire da oggi 5 novembre ed inviate entro e non oltre il 5 dicembre tramite l’apposita sezione del sito dell’Associazione laicale che da oltre 70 promuove la pastorale oratoriana a Roma fondata dal Servo di Dio Arnaldo Canepa (https://www.centrooratoriromani.org/bando-oratori.html). Fra gli obiettivi anche la promozione della cooperazione tra oratori dello stesso territorio con il fine di incoraggiare iniziative in un’ottica di percorso sinodale che ogni comunità è chiamata a compiere uscendo fuori dal proprio contesto di riferimento.
«Ci piace pensarlo come una sorta di “PNRR degli oratori” – sottolinea il presidente del Cor David Lo Bascio – un’azione importante di sostegno alle parrocchie che realizzano progetti a forte impatto sul territorio, privilegiando quelle che compiono lo sforzo di pensare e realizzare insieme delle proposte creative. Si dice che questa è la stagione della ripartenza per l’Italia: lo stesso può essere per gli oratori, dimostrandosi nel post-Covid “connettori” determinanti per le relazioni tra generazioni, capaci di costituire contesti educativi preziosi per i bambini e i ragazzi segnati dagli effetti sociali della pandemia».
La dotazione complessiva del bando ammonta a € 7.500,00 e trova copertura grazie alle risorse messe in campo da Oratorio Onlus a seguito delle donazioni derivanti dalla campagna del 5xmille ricevute fino all’anno 2020. La quota di finanziamento per ogni progetto presentato in forma singola dall’oratorio dovrà assestarsi nel limite massimo di € 750,00. La quota di finanziamento per i progetti presentati da reti di oratori dovrà invece assestarsi nel limite massimo di € 2.000,00. Le reti di oratori dovranno essere costituite da minimo due oratori appartenenti al territorio della diocesi di Roma.
Nel caso in cui i progetti vengano presentati da una rete di oratori sarà necessario indicare un oratorio capofila che svolgerà la figura di responsabile di tutte le fasi del progetto sia gestionali che di rendiconto. I progetti potranno avere sia carattere educativo sia formativo rivolti ai bambini, ragazzi, catechisti ed animatori, ma anche prevedere entrambe le modalità. Il bando non prevede il finanziamento di progetti destinati ad interventi strutturali del proprio oratorio o il mero acquisto di materiali tecnologici a meno che non siano configurati come accessori delle attività educative e formative e comunque non oltre il 30% del valore complessivo del progetto. I progetti ammessi a finanziamento dovranno essere presentati dagli oratori in un incontro organizzato dal Cor con lo scopo di far conoscere e divulgare le idee progettuali a tutti gli oratori partecipanti al bando. Anche i risultati e le iniziative dei progetti ammessi a finanziamento verranno illustrati a conclusione in un incontro con lo scopo di promuovere le attività finanziate e dare evidenza dei risultati raggiunti.
5 novembre 2021
Come realizzare l’ascolto sinodale: i due tutorial in collaborazione con WeCa
Realizzato dalla diocesi di Roma in collaborazione con WeCa, l’Associazione WebCattolici italiani, i video tutorial spiegano in concreto come realizzare l’ascolto per questo cammino sinodale.
Il cammino sinodale della diocesi di Roma ha avuto inizio con l’incontro con Papa Francesco del 18 settembre 2021. In quell’occasione il Papa ci ha detto che la sinodalità è la forma della vita della Chiesa: la Chiesa non può essere che sinodale. Ma che significa questo? Saper camminare tutti insieme in ascolto della Parola di Dio, in ascolto reciproco, tra di noi, e in ascolto di tutti.
Ed ecco allora emergere il cammino della diocesi di quest’anno, che ha come finalità l’ascolto dello Spirito Santo, cioè il cogliere la volontà di Dio per l’oggi della Chiesa. Per ascoltare lo Spirito Santo è necessario metterci in ascolto della Parola, ascoltarci tra di noi comunità cristiana, e metterci in ascolto di tutti: attraverso questo triplice ascolto lo Spirito Santo ci parlerà. Ci ha detto il Papa: “ascoltate lo Spirito Santo ascoltandovi e ascoltando tutti”.
Il primo tutorial ci aiuterà a comprendere come per poter realizzare concretamente l’ascolto tra di noi. La segreteria del Sinodo dei Vescovi ha preparato un vademecum che propone un gruppo di domande da rivolgere a tutti. Prima di tutto l’interrogativo fondamentale: come possiamo crescere di più come Chiesa nella direzione della sinodalità? E poi le altre domande, divise in 10 grandi contenitori: compagni di viaggio è il primo contenitore, l’ascolto è il secondo, ecc.. Come affrontiamo queste domande che sono il cuore del cammino sinodale? Abbiamo individuato questa modalità, proviamo ad immaginarla per essere concreti:
- la comunità cristiana si riunisce in assemblea e insieme meditiamo e preghiamo un brano della Parola di Dio. Quale brano? È stato elaborato un sussidio sulle otto beatitudini di Matteo 5,1-11; ad ogni beatitudine è collegato un incontro di Gesù con un personaggio evangelico. Perché un cammino sulle beatitudini? Perché le beatitudini sono lo specchio della Comunità Cristiana, ha detto papa Francesco nel convegno di Firenze del 2015: per questo noi affronteremo le domande del Sinodo a partire dall’ascolto della Parola delle beatitudini. Otto beatitudini, otto incontri comunitari, otto schede del sussidio.
- il parroco o un catechista presenta una scheda del sussidio, e subito dopo vengono proposte le domande del Sinodo. A questo punto però non si rimane in assemblea (impossibile ascoltarsi tutti in una assemblea numerosa), ma ci si divide in piccoli gruppi di 6/10 persone. La modalità è quella del gruppo di discernimento comunitario: come si fa? In un primo momento tutti ascoltiamo le risposte che nel piccolo gruppo ognuno ha elaborato alle domande del questionario, non commentiamo le risposte degli altri, le ascoltiamo soltanto. Dopo un attimo di silenzio, secondo giro, ognuno sottolinea quello che lo ha colpito delle risposte degli altri (il Sinodo è ascoltarsi, non posso preoccuparmi solo di quello che dirò io), ma cercherò di ascoltare quello che gli altri dicono. Terzo passaggio: ma che ci dice lo Spirito Santo? Cosa vuole da noi il Signore?
- Facciamo un esempio per essere molto concreti: la prima scheda sulle beatitudini presenta “Beati i poveri in spirito”, collegata con il dialogo di Gesù con il buon ladrone sulla croce: proprio nel momento in cui il buon ladrone “diventa povero” perché perde tutto, persino la vita, proprio in quel momento sperimenta la beatitudine dell’incontro con Gesù. Le domande del Sinodo inserite in questa prima scheda sono quelle del primo gruppo: compagni di viaggio. Nel suo ultimo viaggio da questo mondo al Padre, Gesù si è fatto compagno di viaggio di due ladroni: la Chiesa sa farsi vicina a tutti, soprattutto ai “maledetti” della storia?
- Nel piccolo gruppo, grazie ai tre passaggi che abbiamo appena accennato, emergerà quello che lo Spirito Santo vuole dalla Chiesa. Guiderà il piccolo gruppo un moderatore, tutti i moderatori sono presi tra i componenti dell’equipe pastorale o del consiglio pastorale, anche per loroè stato pensato un percorso formativo, guidato da don Fabio Rosini, una volta al mese. Alla fine il moderatore farà una sintesi di quello che è emerso dal confronto del piccolo gruppo; entro il 15 marzo 2022 la sintesi di tutte le risposte che sono state date nelle assemblee parrocchiali e nei gruppi di discernimento comunitario viene inviata all’equipe diocesana. La cosa importante è essere chiari e sintetici, perché la sintesi complessiva dovrà concentrarsi sui punti importanti.
II Tutorial
Un cammino sinodale ci aiuta a cogliere che cosa lo Spirito ci dice, e lo Spirito non parla soltanto attraverso la Parola di Dio, né parla soltanto attraverso la voce dei cristiani: lo Spirito parla attraverso tutti. E proprio per questo che Papa Francesco ci invita ad ascoltare tutti, tutti gli abitanti della città, tutti gli abitanti dei nostri quartieri. Come è possibile realizzare questo ascolto? E chi fa questo ascolto? Lo realizzano tutti i cristiani che partecipano alla vita della comunità: nel posto di lavoro, con i vicini di casa, in famiglia, negli ambienti che frequentano anche per lo svago, ogni cristiano può rivolgere alle persone che incontra alcune domande utili per la consultazione sinodale. Le loro risposte ci aiuteranno a comprendere qual è la ricerca spirituale degli interlocutori e che cosa pensano della comunità cristiana. Le domande che quindi si possono rivolgere sono ad esempio: sei credente? Partecipi ad un cammino di spiritualità? Cosa pensi della fede dei cristiani? E cosa pensi della Chiesa? Quando frequenti un’assemblea liturgica (per esempio in occasione di un battesimo, un matrimonio, un funerale), senti che quello che viene detto e celebrato ti aiuta nella vita? ecc.
Alcuni ascolti da realizzare sono particolarmente importanti. Prima di tutto l’ascolto dei giovani: gli insegnanti di religione di scuola superiore si impegnano a confrontarsi con i loro ragazzi a partire da alcune domande (un questionario elaborato da un gruppo di insegnanti di religione)i. Così anche i catechisti dell’iniziazione cristiana sono invitati a rivolgere domande ai genitori dei loro ragazzi; gli operatori della carità rivolgono domande a chi bussa alla porta dei centri di ascolto; i ministri straordinari della Comunione, agli anziani e ai malati che vanno a visitare. È molto importante che queste domande possano avere risposte sintetiche: l’equipe pastorale della parrocchia cercherà di metterle insieme ed inviare così il proprio contributo alla diocesi entro il 15 agosto 2022.
Quanto raccolto nell’ascolto diverrà oggetto di riflessione per l’equipe pastorale, il consiglio pastorale, gli operatori pastorali e il presbiterio della parrocchia. Ci ha ricordato il Papa che il 90-93% delle persone che vivono a Roma non frequentano la parrocchia, ed è molto importante entrare in ascolto e in dialogo con loro.
Inoltre: sarà importante che ogni comunità parrocchiale continui l’attività della mappatura già avviata l’anno scorso. In che consiste la mappatura? La mappatura è una lettura attenta del territorio della parrocchia, individuando i luoghi in cui si incontrano le persone: dov’è la scuola, dove ci sono i centri commerciali, dov’è il comitato di quartiere, dove è la sede di associazioni, di cooperative, di gruppi… Ovviamente mappare non significa soltanto scrivere su una cartina dove sono collocate queste realtà, ma incontrare le persone che partecipano a questi luoghi di aggregazione, conoscersi, dialogare, ascoltare, per evitare di vivere nei quartieri ignorandosi. Al termine della mappatura cercheremo di mettere meglio a fuoco quali siano le tre criticità e le tre risorse presenti nel nostro quartiere che più influiscono nell’opera di evangelizzazione. Queste mappature parrocchiali vengono poi condivise dalle parrocchie che sono nella stessa zona urbanistica: le rispettive equipe pastorali si incontrano e leggono insieme il territorio, magari confrontandosi con i dati ricavabili dal sito mappaRoma (www.mapparoma.info) di cui abbiamo sentito parlare l’anno scorso. Questa riflessione sui quartieri è molto utile per reimpostare l’evangelizzazione territorio per territorio.
Ci saranno sicuramente delle persone che vorranno contribuire al dibattito sinodale inviando alcune riflessioni per iscritto, oppure un video, o un’audio. Potranno inviarlo nella sezione dedicata a questo nel sito della diocesi (www.diocesidiroma.it). È un modo, se volete, anche anonimo, di contribuire al dibattito (e non è da escludere che a molte persone preferiscano fare così). In realtà ; forse ci aiuterà a comprendere che dobbiamo crescere nella capacità di farci vicino agli altri, di comprendere la loro vita.
Attraverso questo ascolto il Signore ci aiuterà a trovare nuovo slancio per l’evangelizzazione a Roma.
3 novembre 2021
Catechesi per i missionari di ambiente, a cura del Servizio per la pastorale sociale.
Catechesi per i missionari di ambiente, a cura del Servizio per la pastorale sociale.
Corso di formazione di base per i catechisti dell’iniziazione cristiana dei bambini modalità on line; a cura dell’Ufficio catechistico
Corso di formazione di base per i catechisti dell’iniziazione cristiana dei bambini modalità on line; a cura dell’Ufficio catechistico
Laboratorio di educazione alla cittadinanza, a cura del Servizio per la pastorale sociale e della Pontificia Università Lateranense
Laboratorio di educazione alla cittadinanza, a cura del Servizio per la pastorale sociale e della Pontificia Università Lateranense.
Incontro di formazione dei responsabili laici dei centri filippini, presso la basilica di Santa Pudenziana, a cura dell’Ufficio Migrantes
Incontro di formazione dei responsabili laici dei centri filippini, presso la basilica di Santa Pudenziana, a cura dell’Ufficio Migrantes
Il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa con il vescovo Ambarus
Sarà il vescovo ausiliare monsignor Benoni Ambarus a guidare il pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, in programma dall’8 al 15 novembre. Dopo quello di fine agosto a Fatima e quello a cavallo tra settembre e ottobre a Lourdes, con questo viaggio si concludono i pellegrinaggi diocesani del 2021. «Portiamo i desideri e le speranze, le sofferenze e le difficoltà dei cristiani di Roma nei luoghi più santi della Chiesa, consegnando specialmente quest’anno tutto nelle mani di Gesù e Maria», dice monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana. «Per poter entrare in Israele – ricorda il sacerdote – è necessario aver effettuato la seconda dose di vaccino da non più di sei mesi oppure aver già fatto la terza dose».
I partecipanti partiranno dall’aeroporto di Roma Fiumicino e atterreranno a Tel Aviv; da lì si trasferiranno subito a Nazareth, in Galilea, dove potranno sistemarsi in hotel. Il secondo giorno è in programma la visita al Monte Tabor: «Su questa altura ammireremo l’ampio panorama e visiteremo il Santuario, memoria della Trasfigurazione di Gesù», anticipa monsignor Chiavarini. Poi una sosta a Cana e infine la visita di Nazaret con la basilica dell’Annunciazione, la chiesa di San Giuseppe o Casa della Sacra Famiglia, e la chiesa di San Gabriele. Il terzo giorno il gruppo diocesano farà tappa al Lago di Tiberiade, al Monte delle Beatitudini, a Cafarnao per poi arrivare a Betlemme, dove i pellegrini passeranno la notte. La giornata successiva si andrà a Masada, lo spettacolare altopiano nel deserto di Giuda trasformato in fortezza dal re Erode il Grande; ancora a Gerico e a Qasr el Yahud, sito del battesimo di Gesù.
Il quinto giorno di pellegrinaggio sarà dedicato alla scoperta di Betlemme: «Al mattino visiteremo la splendida basilica della Natività – annuncia il responsabile dell’Orp –, costruita sulla grotta della natività di Gesù. Ci fermeremo sul luogo della nascita, segnato da una stella a 14 punte, memoria delle generazioni che hanno preceduto Gesù. La Basilica, unica sopravvissuta del tempo bizantino, ha le pareti in parte ricoperte da mosaici bizantini del sec. XII, recentemente restaurati. Sosteremo nella Chiesa francescana di Santa Caterina, da cui si raggiunge la grotta di San Girolamo, traduttore nel sec. IV dell’Antico Testamento in latino». Ci sarà spazio anche per la visita ad Ain Karim e allo Yad Vashem. Le ultime due giornate, il gruppo romano sarà a Gerusalemme, dove scoprirà tutte le bellezze e i luoghi simbolo della città: dal Cenacolo al Kotel, dal Santo Sepolcro alla Spianata delle Moschee.
4 novembre 2021