22 Agosto 2025

Vademecum per l’ascolto dei giovani

“È tempo di sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l’umanità intera, nel formare persone mature”. Papa Francesco (Videomessaggio per la Pontificia Università Lateranense del 15/10/2020)

Carissimi sacerdoti ed equipe pastorali,
con queste poche righe vogliamo descrivere la procedura di ascolto per gli adolescenti e giovani sul nostro territorio della diocesi di Roma. Si tratta soprattutto di chiarire il “come” dovrebbe avvenire quindi dei passi operativi che usano però strumenti abbastanza flessibili ed elastici (L’incontro proposto è costituito dalla visione di uno o più video in miniserie prodotti dal Servizio diocesano di Pastorale Giovanile, ascolto delle storie di vita, focus group e dunque la stesura di un piccolo verbale di quanto detto). L’obiettivo è di affrontare il movimento di ascolto a partire dalle realtà più vicine alle realtà parrocchiali fino ad arrivare ai ragazzi che frequentano le scuole superiori durante l’IRC (e non solo). Tale ascolto richiede il coinvolgimento di varie figure educative descritte in seguito (vedi “soggetti dell’ascolto diretto ed indiretto”). Attraverso questa procedura ci proponiamo di ottenere un campione sufficientemente rappresentativo delle nostre realtà giovanili. E’ bene ricordare il motivo di questa operazione: l’annuncio del Vangelo se non parte da un ascolto intriso di una relazione autentica e disinteressata rischia di essere ideologico ed inadeguato ai tempi. Probabilmente scopriremo di non dover fare però cose nuove, ma “nuove tutte le cose”. Auspichiamo di riuscire riformare alla luce di tutto questo nelle nostre prassi in campo di Pastorale Giovanile. A livello di arco temporale immaginiamo che questa operazione sarà portata avanti da gennaio a giugno. Naturalmente vista la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo non escludiamo di vivere questi momenti attraverso l’ausilio degli strumenti digitali (ad esempio piattaforme).

ASCOLTO INDIRETTO
È bene seguire 3 passi per l’ascolto indiretto con diversi livelli di coinvolgimento. I dati vengono raccolti dalle diverse figure dedicate all’ascolto indiretto.
Primo passo
1. Luogo: parrocchia
2. Soggetti: Sacerdoti ed equipe pastorale (in particolare coloro che – tra loro – sono stati delegati all’ascolto dei giovani)
3. Convocano e ascoltano: i catechisti dei gruppi adolescenti, gli animatori di adolescenti ed eventuali genitori sensibili al tema.
4. Contenuto dell’incontro: discussione sul fine dell’ascolto della realtà giovanile di Roma a partire dai giovani che frequentano la parrocchia. Presentazione del video. Spiegazione della tecnica del focus group.
5. Verbale sulla discussione

Secondo passo 2
1. Luogo: Prefettura. Il motivo di questa scelta è che la prefettura risulta essere una “cellula” più significativa per un lavoro territoriale più condiviso.
2. Soggetti: Servizio diocesano di Pastorale Giovanile (don Alfredo Tedesco ed Equipe di Pastorale Giovanile).
3. Convocano e ascoltano: tutti coloro che si dedicano all’ascolto dei giovani nelle parrocchie e gli insegnati di Religione della zona (Riferimento primario è la scuola superiore).
4. Contenuto: discussione sulla realtà dei ragazzi delle parrocchie del territorio della prefettura e gli avvalentesi dell’iRC. Focus group, dibattito sulla serie di video prodotti dalla diocesi.
5. Verbale sulla discussione

Terzo passo
Questo passaggio costituisce di fatto un vero e proprio patto educativo globale perché presuppone un’alleanza educativa a 360 gradi.
1. Luogo: qualsiasi (il più possibile rappresentativo di tutta la realtà territoriale).
2. Soggetti: tutti coloro che si dedicano all’ascolto dei giovani nelle parrocchie.
3. Convocano e ascoltano: tutti gli educatori (insegnanti di altre materie, allenatori di squadre sportive, etc)
4. Contenuto: video e focus group, discussione su tutti i ragazzi del territorio della prefettura. 5. Verbale sulla discussione.

ASCOLTO DIRETTO
Quanto descritto finora ha convocato e formato le figure delegate (ascolto indiretto), ma attiva simultaneamente un ascolto diretto delle diverse categorie. Infatti nel primo passo si ascoltano i giovani dei gruppi parrocchiali. Nel secondo passo ci si propone ad arrivare attraverso la scuola a tutti giovani liceali. I contenuti digitali dei video saranno pubblicati sui canali social (Fb, Istagram e Youtube) di Pastorale Giovanile Roma perciò Attraverso la funzione dei commenti si stimolerà anche il dibattito diretto sugli stessi social.

SOGGETTI DELL’ASCOLTO DIRETTO ED INDIRETTO
Offriamo a questo punto una descrizione più dettagliata delle figure tenute in considerazione
ASCOLTO INDIRETTO
a) Sacerdoti – I parroci, vice parroci e i sacerdoti che diverso titolo di occupano della formazione dei giovani, sono fondamentali per il loro ruolo di coordinamento all’interno delle parrocchie e per il rapporto che hanno con i ragazzi, sia per il percorso di fede e sia per le scelte di vita (cosa fare dopo la scuola?).
b) Equipe pastorali parrocchiali – Costituite nell’estate 2018, in seguito al convegno diocesano, animano l’ascolto dei giovani nel proprio territorio. Devono diventare i referenti, insieme ai sacerdoti, di tutte le iniziative parrocchiali riguardanti i giovani
c) Catechisti dei gruppi adolescenti– Sono di centrale importanza per i giovani e adolescenti nei momenti del catechismo di comunione e cresima. Fondamentali per capire i reali bisogni dei ragazzi, ma anche e forse soprattutto dei genitori, che vedono in loro un punto di riferimento a cui rivolgersi.
d) Animatori di pastorale di giovanile – Referenti importantissimi, perché conoscono i ragazzi all’interno di una dinamica meno istituzionale, riuscendo così a cogliere gli aspetti più autentici del loro carattere e percepirne le problematiche e difficoltà. Ascoltarli ci dà la chiave per aprire il mondo dei giovani e riuscire a far sentire la parrocchia la loro casa. Dobbiamo cercare di far divenire gli oratori dei centri di ascolto, dove i ragazzi possono sentirsi liberi di esprimere le loro emozioni e le loro problematiche.
e) Insegnati di religione – Punti di riferimento imprescindibili per la crescita e lo sviluppo dei ragazzi, in una età così difficile, come quella del liceo. Dobbiamo costruire con loro un canale privilegiato, anche con l’ausilio dell’Ufficio Scuola, per creare una rete a livello territoriale che parta dai licei.
f) Insegnati di altre materie – Sono sostanziali per lo sviluppo umano e culturale dei giovani. Possiamo operare, ove possibile, con l’approvazione dei presidi, all’interno delle scuole, con progetti studiati ad hoc (Es. alternanza scuola lavoro…), e inoltre dobbiamo cercare di integrare nel nostro lavoro pastorale in parrocchia gli insegnanti, sia per parlare con i ragazzi e sia per condividere con noi alcuni aspetti dei giovani, di cui, ovviamente, noi non possiamo renderci conto.
g) Gli allenatori sportivi – Per la loro funzione vengono visti spesso come veri e propri maestri di vita. Diviene quindi fondamentale interagire con loro, per comprendere questo aspetto sostanziale del tempo libero dei giovani. Dobbiamo integrarli all’interno di un discorso più ampio favorendo progetti, che li veda coinvolti all’interno delle parrocchie, unendo sport e pastorale.

ASCOLTO DIRETTO
h) Ragazzi in parrocchia – Vanno coinvolti i ragazzi del post cresima, che spesso, entrando nella difficile età dell’adolescenza, rifiutano l’ambiente dell’oratorio, sia perché lo vedono legato ad un’età a cui sentono di non appartenere e si perché lo leggono come scelta imposta per loto. Nostro compito è far sentire la loro presenza fondamentale, come animatori all’interno di un “gruppo”, che sia trasversale, sia per fasce di età che per interessi ed attività (sport, teatro… sfruttando gli spazi parrocchiali, spesso abbandonati o dati troppo facilmente in gestione).
i) Giovani nelle scuole – Possono essere rappresentanti di classe o istituto ed hanno 4 la possibilità di proporre, con il beneplacito del consiglio docenti, situazioni di ascolto, come nel complesso momento delle autogestioni. Dobbiamo chiedere loro come vedono il mondo della scuola e i loro coetanei. Creare progetti all’interno dei grandi licei romani, inserendo giovani sacerdoti nella realtà scolastica, possano formare dei punti giovani scolastici che sappiano ascoltare, ma anche creare attività intra-pastorali.
j) Luoghi di aggregazione – Frequentare gli spazi dove i giovani si ritrovano, non con un immediato e semplicistico intento di evangelizzazione, ma con l’intenzione di ascoltare, osservare e capire.
k) Punti giovani –Sono delle realtà valide (circa 6/7), complementari a quelle parrocchiali, in cui i giovani fanno esperienze forti e possono esprimersi in un ambiente che non sentono limitante o giudicante. Dobbiamo capire perché queste realtà funzionano, sostenerle e riuscire ad ampliarle. La parte esperienziale deve fornirci informazioni sul grido di aiuto dei giovani. Istituire dei luoghi di accoglienza, provvedendo all’ospitalità dei ragazzi, che possono fare così esperienza di vita insieme.
l) Gruppi parrocchiali – Organizzare la vita della parrocchia, includendo i giovani in ogni aspetto. Le Messe per i ragazzi, sono veramente pensate per loro? Sarebbe utile farla seguire da momenti di catechesi e condivisione di progetti specifici per loro. La Caritas parrocchiale ha un programma per i giovani, anche universitari, che sia fonte di esperienza e cammino? Nelle parrocchie dove questo non è possibile, dobbiamo intervenire noi con programmi studiati ad hoc, anche inter-parrocchiali, che possano coinvolgere i ragazzi delle realtà più piccole
m) Mondo digitale – Dobbiamo migliorare le competenze degli operatori pastorali con progetti di aggiornamento per il virtuale e il digitale. Va resa fruibile ogni iniziativa che si svolge dal vivo, anche online permettendone così la partecipazione a tutti.

Il Centro di Pastorale giovanile, in collaborazione con gli altri Centri pastorali, sta preparando alcuni video, pensati per essere strumenti operativi per lo stimolo e l’ascolto dei giovani.

Sull’ascolto dei malati il quinto incontro per le équipe pastorali

Si terrà sabato 13 febbraio, in diretta su Nsl (canale 74) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma, il quinto incontro del percorso di formazione e animazione per le équipe pastorali. Al centro ci sarà il tema dell’ascolto dei malati, in occasione della Giornata mondiale del malato, che la Chiesa celebra l’11 febbraio e che a livello diocesano vedrà una Messa riservata ai volontari domenica 14 al Santuario del Divino Amore.

Sabato 13 – come di conseuto alle ore 10 – si partirà con la lettura di un brano biblico: Atti 5, 12-16. Inrterverrà quindi don Francesco Filannino, che interverrà su “All’annuncio del Regno di Dio è sempre abbinata la cura degli infermi”. Seguiranno lacune testimonianze: quella di suor Laura Cortese, Figlia di San Camillo; di Nicoletta, volontaria presso il Policlinico Universitario di Tor Vergata; e infine tre brevi video con le voci di tre persone che si sono trovate ad affrontare la malattia personalmente o in una persona cara.

Le conclusioni e la parte più operativa sarà affidata alle riflessioni del vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per la Pastorale sanitaria.

10 febbraio 2021

Verso la Settimana Sociale di Taranto: le schede dell’Ufficio per la pastorale sociale

La Settimana Sociale dei Cattolici di Taranto si svolgerà dal 21 al 24 ottobre, ma è già iniziato un percorso di avvicinamento all’appuntamento che avrà per tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. La “cultura della cura” è infatti al centro di un itinerario di riflessione portato avanti dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale.

«Per prepararci a questo appuntamento – spiegano dall’Ufficio – siamo chiamati, come tutte le diocesi, a offrire il nostro contributo attraverso la condivisione delle esperienze e delle fatiche delle nostre comunità, perché possano diventare, in una relazione condivisa di valori e fiducia, lievito e testimonianza di un futuro possibile di giustizia e pace per tutti. Per fare in modo che questo percorso sia organico e “connesso” dobbiamo mettere in comune ciò che nei vostri territori viene espresso in termini di prassi, riflessioni, analisi, esperienze».

L’Ufficio pertanto ha preparato alcune schede utili per condividere le diverse esperienze virtuose, affinché possano «diventare patrimonio a cui tutti possano attingere al fine di trasformarle in esperienza collettive che responsabilizzino la preoccupazione di tutti, indistintamente, per la nostra “casa comune”». Le linee guida offrono inoltre l’occasione di cogliere alcuni spunti di riflessione e di ricerca, legati alla necessità di approfondire a livello comunitario queste tematiche.

In particolare, l’Ufficio ha preparato una sceda di rilevamento delle attività e delle esperienze presenti nelle comunità e sul territorio; una guida per riflettere a livello di comunità sulla Settimana Sociale; un questionario pensato soprattutto per i più giovani sull’ecologia integrale, la pace, l’impegno sociale e la giustizia.

«È un cammino necessariamente da fare insieme – sottolineano l’incaricato dell’Ufficio monsignor Francesco Pesce e il vicedirettore Oliviero Bettinelli – e lo accompagneremo con occasioni di approfondimento sulle tematiche attraverso aggiornamenti sul sito della Pastorale Sociale che vi verranno segnalati, momenti di formazione generale sui temi proposti e, là dove lo riterrete possibile e opportuno, incontri e scambi all’interno delle vostre comunità».

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10 febbraio 2021

La chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

La sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche e la fama di santità e di segni del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, vescovo di Tivoli e fondatore dell’Opera Pro Sanctitate, si svolgerà venerdì 12 febbraio 2021 alle ore 12 nella Sala degli Imperatori costituita per il Tribunale nel Palazzo Apostolico Lateranense. Il rito – che verrà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma e su questo canale Youtube – sarà presieduto dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Sarà presente la postulatrice Marialuisa Pugliese. I membri del Tribunale diocesano di Roma presenti saranno: il delegato episcopale monsignor Francesco Maria Tasciotti; il promotore di giustizia don Giorgio Ciucci; il notaio attuario Marcello Terramani.

Terzo di quattro figli, Giaquinta nasce a Noto (Sr) il 25 giugno 1914, ma ben presto la sua famiglia si trasferisce a Roma. Qui, nel novembre 1927 entra al Pontificio Seminario Romano Minore quindi, nel 1933, al Pontificio Seminario Romano Maggiore. Viene ordinato sacerdote il 18 marzo 1939. Nell’ottobre dello stesso anno inizia il Corso di diritto presso il Pontificio Ateneo Lateranense Sant’Apollinare; conseguirà la laurea in “utroque iure” nell’anno accademico 1946/47; contemporaneamente svolge il suo ministero pastorale, dapprima come collaboratore e poi come vice parroco nella comunità di Santa Maria ai Monti. Nel 1946 è nominato promotore di giustizia e difensore del vincolo presso il Tribunale del Vicariato di Roma, dove in seguito svolgerà anche il compito di giudice. Sempre in Vicariato, negli anni ricopre i ruoli di responsabile dell’Ufficio disciplina del clero e di segretario generale. Assume anche l’incarico di rettore della chiesa della Madonna di Loreto al Foro Traiano (1949) e di assistente diocesano della Donne di Azione cattolica.

Giaquinta in Vicariato a via della Pigna
Giaquinta con Madre Teresa e il cardinale Ugo Poletti nel 1975

«Sacerdote austero, fedelissimo alla preghiera, sempre disponibile al dialogo – così lo ricorda la postulatrice che lo ha conosciuto personalmente – venendo a contatto con la ricerca e le attese di tanti uomini, scopre sempre più chiaramente la sete divina, cioè il desiderio da parte di Dio di raggiungere ogni creatura con il suo amore e la sua salvezza; nella contemplazione e nella riflessione teologica intuisce nella chiamata alla santità la vocazione fondamentale dell’uomo». Iniziano infatti sotto la sua guida i primi incontri della Pro Sanctitate, mentre nel 1950 nascono le Oblate Apostoliche, consacrate in vita fraterna. È del 1957, poi, la prima Giornata della santificazione universale, mentre il 2 febbraio 1960 arriva il riconoscimento ecclesiastico del movimento. Nel 1962 inizia l’attività dei Convegni sacerdotali e il gruppo degli Apostolici Sodales, ispirati alla spiritualità del Cenacolo.

Nel 1968 monsignor Giaquinta viene nominato vescovo di Tivoli; durante gli anni di episcopato ricopre diversi incarichi nella Conferenza episcopale, tra i quali la presidenza della Commissione per il clero. Continua la sua predicazione di esercizi spirituali e si intensifica la sua attività di scrittore: sono di questo periodo le sue opere più celebri, come L’amore è rivoluzione (1973), La rivolta dei samaritani (1977) e Il Cenacolo (1981). Per motivi di salute rassegna le dimissioni nel 1986; l’anno successivo torna a Roma. «Paziente e sereno nella malattia che si va aggravando – racconta Pugliese –, ma con lo sguardo luminoso fino alla fine, monsignor Giaquinta si spegne al Policlinico Gemelli il 15 giugno 1994».

«Ho conosciuto il fondatore quando avevo 17 anni – rievoca la postulatrice – e sono subito rimasta colpita non tanto dalla sua persona, quanto dalla forza del suo messaggio: tutti siamo chiamati a essere santi. Un messaggio che ha polarizzato la mia vita e che ha portato alla decisione di consacrarmi all’apostolato. La santità è amore, una stupenda storia d’amore, un’alleanza intessuta tra Dio e l’uomo e tra tutti gli uomini: all’infinito amore del Padre siamo chiamati a rispondere con un massimo di amore verso Dio e verso i fratelli».

Clicca qui per seguire la diretta Youtube

9 febbraio 2021

E’ entrato nella luce della Resurrezione monsignor Settimio Fiorini

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,

il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che ieri, 8 febbraio,

è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do

Mons. Settimio Fiorini

di anni 88

Economo del Pontificio Collegio Urbano «De Propaganda Fide»

dal 1968 al 2002,

Vicerettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore

dal 1962 al 1968,

Vicario parrocchiale della Parrocchia della Trasfigurazione

di Nostro Signore Gesù Cristo dal 1959 al 1962

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,

lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio

e alla preghiera di suffragio dei fedeli,

invocando la pace e la gioia del Signore.

I funerali sono stati celebrati oggi, martedì 9 febbraio 2021, alle ore 10.30,

nella chiesa di Santa Prassede all’Esquilino

(Via Carlo Alberto, 47)

9 febbraio 2021

In Vicariato presiede il Collegio dei Consultori

In Vicariato presiede il Collegio dei Consultori.

Il 21 febbraio la celebrazione per le confraternite

Dopo l’interruzione dovuta all’emergenza sanitaria, riprende il cammino degli appartenenti alle confraternite nella diocesi di Roma. E ricomincia proprio con la Quaresima: l’appuntamento è infatti per celebrare insieme l’Eucaristia nella basilica di San Giovanni in Laterano domenica 21 febbraio 2021 alle ore 17.30. In quella prima domenica di Quaresima infatti nella basilica si tiene l’annuale celebrazione della Stazione Quaresimale.

«Sarà bello ritrovarci come confraternite – commenta padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico del Vicariato e delegato del cardinale vicario per le confraternite –, indossando gli abiti propri, tutti riuniti intorno alle reliquie dei santi martiri, per avviare così il cammino penitenziale e vivere questo tempo di grazia della Quaresima con vero desiderio di conversione».

Per garantire il necessario distanziamento è necessario ritirare un biglietto gratuito di accesso alla basilica nella portineria del Vicariato (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 18.30), fino a esaurimento dei posti disponibili. I presbiteri che desiderano concelebrare possono portare con sé il camice e la stola viola. Prevista la possibilità di parcheggiare nel cortile lateranense (piazza San Giovanni in Laterano, 4), fino a esaurimento posti.

9 febbraio 2021

A San Valentino la Messa per i fidanzati

Il 14 febbraio, memoria liturgica di san Valentino, il Centro per la pastorale familiare della diocesi propone una celebrazione eucaristica per fidanzati e coppie di sposi. Quest’anno, nel rispetto delle precauzioni dettate dall’emergenza sanitaria, l’appuntamento è fissato alle 12.30 presso il Santuario del Divino Amore, in via Ardeatina al chilometro 12. La Messa sarà presieduta dal vescovo Dario Gervasi, ausiliare per il settore Sud e delegato per la Pastorale familiare in diocesi. «Al termine della celebrazione eucaristica – informano dal Centro diocesano –, i fidanzati e le coppie di sposi presenti riceveranno una speciale benedizione».

8 febbraio 2021

La Giornata contro la tratta

La locandina della Giornata

“Economia senza tratta di persone” è il tema della settima Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che si celebra lunedì 8 febbraio 2021, memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita. La piaga della tratta di persone a scopo di sfruttamento lavorativo, sessuale, per l’accattonaggio o per la vendita di organi non è relegata al passato, ma ancora oggi molte persone, generalmente appartenenti alle classi più povere e, in modo particolare, ai paesi del sud del mondo, sono ridotte in schiavitù e sfruttate come se non fossero esseri umani e non avessero diritti. In occasione della Giornata mondiale di quest’anno, vista la situazione pandemica, i promotori (le Unioni delle Superiore e dei Superiori Generali degli Istituti religiosi) hanno organizzato una maratona internazionale on line, che si terrà dalle 10 alle 17. Sarà una maratona di sette ore in cinque lingue con voci, preghiere e testimonianze dalle varie realtà che si occupano di tratta.

La maratona si potrà seguire sul canale YouTube https://www.youtube.com/c/preghieracontrotratta. All’interno della maratona ci sarà un videomessaggio di Papa Francesco e la testimonianza dell’arcivescovo Gianpiero Palmieri, vicegerente della diocesi di Roma, che ricorderà la figura di santa Bakhita. Nel mondo sono oltre 40 milioni le vittime di tratta. Tra queste circa il 72% sono donne, il 23% minori. Fra le principali finalità della tratta vi sono lo sfruttamento sessuale (più della metà) ed il lavoro forzato (oltre un terzo) per un giro di affari che è intorno ai 150 miliardi di dollari annui. In questi ultimi anni il fenomeno della tratta è cambiato anche in Italia, specialmente per quanto riguarda la prostituzione coatta. Inoltre – anche a causa della pandemia – si è ulteriormente spostato dalla strada all’indoor e all’online, rendendo le vittime ancora più invisibili, inavvicinabili e vulnerabili.

La diocesi di Roma – lo ricordiamo – ha attivato un Coordinamento diocesano contro la tratta delle persone e il sostegno delle vittime, coordinato dalla Caritas diocesana e del quale fanno parte USMI, Comunità di Sant’Egidio, Slave No More, Papa Giovanni XXIII, Arché e le quattro unità di volontari che tutte le settimane scendono in strada per incontrare le ragazze.

7 febbraio 2021

Celebra la Messa nella parrocchia di Sant’Igino Papa in occasione del 30° anniversario della consacrazione della chiesa

Celebra la Messa nella parrocchia di Sant’Igino Papa in occasione del 30° anniversario della consacrazione della chiesa.

Don Andrea Santoro, il ricordo del cardinale Enrico Feroci

Nel XV anniversario della morte di don Andrea Santoro, il cardinale Enrico Feroci ha ricordato la figura del sacerdote romano, suo amico, ucciso in Turchia il 5 febbraio del 2006

Carovana della Pace, il saluto del Cardinale Angelo De Donatis

Il saluto del cardinale vicario in occasione della Carovana della Pace Acr 2021

 

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