Domenica delle Palme
Domenica della Parola – 73° Giornata dei malati di lebbra
Domenica della Parola – 73° Giornata dei malati di lebbra
Domenica all’Angelus contro la tratta
L’8 febbraio è la memoria liturgica di santa Giuseppina Bakhita, «monaca sudanese, che da bambina ha vissuto l’esperienza traumatica di essere vittima della tratta di esseri umani», come l’ha definita Papa Francesco. Per questo è stata scelta come data per la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Due giorni prima, il 6 febbraio, il Santo Padre ricorderà la ricorrenza durante la preghiera dell’Angelus; ad ascoltarlo, in piazza San Pietro, ci sarà il Coordinamento diocesano contro la tratta. Che proseguirà la riflessione sul tema per tutto il mese di febbraio: in programma, infatti, per il 26 febbraio, un incontro sul tema promosso dalla Caritas diocesana, dall’Ufficio Migrantes della diocesi e dal Centro missionario diocesano.
Quella dell’8 febbraio sarà l’ottava Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, e avrà come tema “La forza della cura – donne, economia e tratta di persone”. Tema che si pone in continuità con quello dell’anno precedente, dove si iniziò a riflettere sulla connessione tra economia e tratta di persone. L’edizione 2022 propone di mettere al centro le donne. Sono loro, infatti, ad essere maggiormente colpite dalla violenza della tratta. Allo stesso tempo, hanno un ruolo fondamentale e importante nel processo di trasformazione dell’economia di sfruttamento in un’economia della cura.
31 gennaio 2022
Domenica 5 febbraio la Giornata per la vita
Domenica 5 febbraio si celebra la 45ª Giornata nazionale per la vita sul tema “La morte non è mai una soluzione. Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte (Sap 1, 14)”. La parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio a Torre Spaccata, insieme all’Ufficio diocesano per la pastorale familiare, ha organizzato una vera e propria festa per la vita e per la famiglia. Si inizia con la Messa delle 10 presieduta dal vescovo ausiliare Dario Gervasi, delegato per la cura delle età e della vita, il quale benedirà le donne incinte, incontrerà la consulta delle famiglie della XVI prefettura, pranzerà con le famiglie. La liturgia sarà concelebrata dal direttore dell’Ufficio, don Dario Criscuoli, e dal parroco don Stefano Cascio.
«Dobbiamo promuovere quanto più possibile la cultura della vita – afferma il presule –. Come rimarca la Cei, bisogna seriamente far capire il male che produce la cultura abortista quando l’aborto è visto come la soluzione di un problema. Non lo è, è un ripiego. La legge italiana lo consente ma noi non potremo mai avallarlo perché è un omicidio. Promuovere la cultura della vita può anche aiutare il nostro Paese che vive un inverno demografico».
In altre 70 parrocchie di Roma, dal centro alla periferia, il Movimento per la vita romano allestirà banchetti informativi. Oltre al messaggio dei vescovi e a vari gadget, saranno distribuite migliaia di primule accompagnate dal messaggio “Ogni nuova vita annuncia una nuova primavera”.
di Roberta Pumpo da Roma Sette
30 gennaio 2023
Domenica 4 ottobre la colletta per l’Obolo di San Pietro
Tradizionalmente si tiene il 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo. Ma quest’anno, a motivo dell’emergenza sanitaria, la colletta per l’Obolo di San Pietro è stata posticipata a domenica 4 ottobre, giorno della memoria di san Francesco d’Assisi. In vista dell’occasione, il cardinale vicario Angelo De Donatis scrive una lettera alla diocesi per invitare a partecipare per sostenere le opere di carità del Papa.
«Con questo dono – scrive il vicario – possiamo allargare lo sguardo ed il cuore della Madre Chiesa, sparsa nel mondo, che si fa compagna di strada di famiglie e di popoli in cammino per lo sviluppo umano, spirituale e materiale, a beneficio di tutta la società. Quanto ciascun fedele può donare sarà utile per provvedere alle necessità della Chiesa intera, soprattutto dove essa incontra maggiori difficoltà».
«Sono consapevole – si legge ancora – delle difficoltà che le nostre comunità parrocchiali stanno vivendo, anche dal punto di vista economico, ma lasciamoci guidare dalla fiducia nel Signore che ricompensa con il “centuplo” chi dona con gioia. Nella logica cristiana della prodigalità e della gratuità, offriamo il nostro contributo che la Provvidenza non mancherà di moltiplicare, dando vita al miracolo della condivisione. Le nostre comunità – prosegue il porporato – che tante volte hanno dato vita a generose azioni di comunione, vivano sempre il banchetto eucaristico, spezzando il proprio pane con gli altri e diventando pane per gli altri».
Come sempre i soci del Circolo S. Pietro collaboreranno alla raccolta; eventuali offerte potranno dunque essere versate a loro oppure presso la cassa dell’Amministrazione del Vicariato.
Leggi la lettera del cardinale
30 settembre 2020
Domenica 31 marzo la Giornata della carità
Domenica 31 marzo la diocesi di Roma vivrà l’esperienza della Giornata della carità. Si tratta di una domenica del tempo di Quaresima in cui gli animatori parrocchiali – operatori della carità, catechisti, educatori – sono invitati a sensibilizzare la comunità con segni concreti di condivisione. Alla Caritas è chiesto anche di essere a servizio di tutte le realtà caritative, promozionali e assistenziali espressione della Chiesa locale, per conoscerle, capirne i bisogni e le difficoltà, porle a confronto tra di loro, sostenerne con risorse e apporti formativi le opere e i servizi ai poveri, così da essere aiutate ad esprimersi sempre più a dimensione comunitaria-ecclesiale.
Durante la Settimana della Carità – dal 31 marzo al 6 aprile – la Caritas di Roma propone inoltre dei percorsi esperienziali per far conoscere a parrocchie, scuole e gruppi i luoghi della solidarietà nel proprio territorio. Mense, comunità e altre opere segno promuoveranno degli incontri aperti alle comunità parrocchiali e alle realtà del quartiere. Un invito molto libero a vivere la carità in questi ambienti in forme che ogni comunità riterrà più opportune: incontri conviviali, esperienze spirituali, servizi di volontariato, sostegno economico.
Nello specifico, il primo aprile alle ore 10 l’appuntamento è nella Cittadella della carità “Santa Giacinta” (via Casilina vecchia, 19); il 3 aprile alle 16 presso il Centro di accoglienza “Santa Bakhita” (via delle Case basse, 48 – Acilia); il giorno successivo, il 4, al Poliambulatorio di via Marsala, 97. Sempre il 4, si potranno scoprire il Centro di prima accoglienza minori (via Venafro, 30) alle 15.30, e la Mensa “Gabriele Castiglion” (Lungomare Toscanelli, 176 – Ostia) alle 18.
Ancora, il 12 aprile alle 18 presso le Case famiglia di Villa Glori (viale di Villa Glori 27) è in programma la Via Crucis con le parrocchie della Prefettura all’interno del Parco.
Per il periodo della Quaresima, la Caritas di Roma e l’emittente TelePace propongono cinque mini documentari “Storie di rinascita”: testimonianze a disposizione per l’animazione pastorale che raccontano la carità che vede protagonista le comunità parrocchiali. I filmati andranno in onda ogni venerdì, alle ore 19.20 (canale 73 del digitale terrestre e 214 HD) e saranno disponibili on line sul sito www.caritasroma.it e sui social media.
25 marzo 2019
Domenica 29 la Carovana della Pace all’Angelus con Papa Francesco
Domenica 29 gennaio 2023 i ragazzi dell’Azione Cattolica (Acr) di Roma, con i loro educatori e genitori e con i coetanei delle scuole e delle parrocchie della città, daranno vita alla Carovana della Pace: un corteo festoso e colorato che attraverserà le strade del centro della capitale, accompagnato dallo slogan: “Allenati alla Pace!” Le attività della giornata cominceranno alle ore 10 presso i Giardini di Castel Sant’Angelo. Dopo il momento iniziale, i partecipanti si trasferiranno in festoso e colorato corteo fino a San Pietro, passando per via della Conciliazione fra giochi e scenografie che richiamano l’ambientazione degli sport di squadra. Pregheranno insieme al cardinale vicario Angelo De Donatis e parteciperanno all’Angelus di Papa Francesco. Per festeggiare il ritorno della Carovana della Pace per le vie della città, dopo due anni in cui a causa della pandemia questo evento si è svolto in modalità telematica, la proposta di quest’anno prevede anche una parte più festosa e conviviale: dopo l’Angelus, i partecipanti si sposteranno presso la vicina parrocchia di San Gregorio VII per il pranzo, dei giochi a tema e la conclusione della giornata con la Santa Messa presieduta da don Alfredo Tedesco, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile e assistente ecclesiastico dell’Acr diocesana.
I bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni dell’associazione invitano i loro coetanei a testimoniare insieme la speranza di Pace per le strade di Roma. «Da oltre 40 anni – spiega la responsabile diocesana Marilena Pintagro – nel Mese della Pace i ragazzi si impegnano in prima persona per essere testimoni contro ogni tipo di violenza e sopraffazione, dalle liti fra i singoli ai conflitti fra le nazioni, gridando letteralmente alla città il loro desiderio di Pace: un desiderio che è diventato particolarmente urgente e attuale nell’ultimo anno».
Quest’anno, accompagnati a riflettere sul Vangelo di Matteo (28, 16-20) gli “accierrini” scoprono la chiamata a essere una Chiesa in uscita, a “essere il fermento di Dio in mezzo all’umanità” (cfr. EG 114), a essere discepoli-missionari nella Chiesa e nei propri ambienti di vita ciascuno con i propri talenti e la propria unicità. Da qui quindi l’ambientazione in cui si colloca tutto il cammino dell’anno associativo e di conseguenza anche la Carovana della Pace: gli sport di squadra, che sono – in un certo senso – una “palestra” di vita cristiana in cui si impara a collaborare insieme per un obiettivo comune e in cui si fa esperienza che “l’altro” non è un nemico, un avversario da battere, ma è qualcuno in cammino con noi.
La Carovana della Pace, inoltre, permetterà ai ragazzi di scoprirsi missionari, prendendo a cuore sin dalle loro attività parrocchiali l’adesione a due progetti di solidarietà. Il primo è quello proposto dall’Azione Cattolica Italiana che, tramite la vendita di palloni fatti di materiali ecologici, andrà a sostenere il progetto CSI per il mondo, promosso dal Centro Sportivo Italiano. La seconda iniziativa è invece sul territorio di Roma; le parrocchie raccoglieranno delle offerte che verranno devolute alle attività della Caritas diocesana a sostegno delle realtà che operano con ragazzi e giovani in difficoltà. Ogni parrocchia è chiamata anche a donare un pallone che sarà regalato a queste realtà, come segno concreto della bellezza del gioco di squadra.
Ulteriori informazioni sull’evento: https://www.acroma.it/carovanadellapace
Domenica 28 la Carovana della Pace
Domenica 28 gennaio i ragazzi dell’Azione Cattolica (Acr) di Roma, con i loro educatori e genitori e con i coetanei delle scuole e delle parrocchie della città, daranno vita alla Carovana della Pace: un corteo festoso e colorato che quest’anno arriva alla sua 45esima edizione e che attraverserà le strade del centro della Capitale, accompagnato dallo slogan “La Pace in testa!”. I bambini e i ragazzi dai 3 ai 14 anni dell’Acr invitano i loro coetanei delle parrocchie, delle scuole e di associazioni e gruppi a testimoniare insieme la speranza di Pace per le strade di Roma. Nel Mese della Pace i ragazzi si impegnano in prima persona per essere testimoni contro ogni tipo di violenza e sopraffazione, dalle liti fra i singoli ai conflitti fra le nazioni, gridando alla città il loro desiderio di Pace: un desiderio che è diventato particolarmente urgente e attuale negli ultimi anni.
Quest’anno, accompagnati a riflettere sul Vangelo di Marco (5,21-43) i nostri ACRini scoprono come l’amore donato rinnova la vita e la rende pienamente autentica. Da qui quindi l’ambientazione in cui si colloca il cammino dell’anno associativo e di conseguenza anche la Carovana della Pace: la “Riserva Naturale”, come luogo che rende possibile la vita e che ha la capacità di trasformarsi e rigenerarsi anche grazie all’operato di persone, professionisti e non, che se ne prendono cura. Così anche i ragazzi imparano a promuovere comportamenti corretti e a mettere in pratica interventi di tutela e conservazione: guardando al loro territorio si fanno promotori di una cultura ecologica che chiami ciascuno alla responsabilità di aver cura del Creato, la nostra casa comune.
La Carovana della Pace, inoltre, permetterà ai ragazzi di scoprirsi missionari, prendendo a cuore sin dalle loro attività parrocchiali l’adesione a due progetti di solidarietà. Il primo è quello proposto dall’Azione Cattolica Italiana che, tramite la vendita di cappellini a simboleggiare il mettersi la pace “in testa”, andrà a sostenere le attività di Legambiente; la seconda iniziativa è invece sul territorio di Roma, le offerte raccolte verranno devolute alla campagna “Io, noi, tutti. La nostra casa è comune” promossa dalla Caritas diocesana a supporto di percorsi di formazione per comunità e parrocchie.
I gruppi Acr si stanno preparando alla Carovana della Pace attraverso due attività. I ragazzi sono invitati a creare delle bombe di semi «per rendere – spiega la responsabile diocesana Marilena Pintagro – un termine associato alla guerra un simbolo evocativo di speranza e di cura del creato: uno strumento per generare vita e non il contrario», ogni bomba di semi avrà come “miccia” un messaggio di pace e i ragazzi le scambieranno tra loro in piazza San Pietro. La seconda attività invece interpella i ragazzi sui loro sogni per il futuro dell’Acr: «In quest’anno in cui l’Azione Cattolica lavora per delineare il cammino dei prossimi tre anni – racconta Antonio Culla, vice-responsabile diocesano – anche i più piccoli sono chiamati a condividere i loro desideri, attraverso la metafora dell’associazione vista come una pianta». Quanto raccolto sarà presentato a tutta l’associazione e sarà inserito nel documento assembleare diocesano come contributo dei ragazzi.
Le attività della giornata cominceranno alle ore 9.15 presso i Giardini di Castel Sant’Angelo. Dopo il momento iniziale, i partecipanti si trasferiranno in un allegro e colorato corteo fino a San Pietro, passando fra giochi e scenografie che richiamano l’ambientazione della riserva naturale. Nel settore riservato si attenderà il Santo Padre con giochi e animazione dal palco e si pregherà l’Angelus al termine del quale due ragazzi leggeranno un messaggio di pace a Papa Francesco e – idealmente – al mondo intero. Dopo l’Angelus, i partecipanti si sposteranno presso la parrocchia di San Gregorio VII per il pranzo, dei giochi a tema e la conclusione della giornata con la Santa Messa presieduta dal vescovo Paolo Ricciardi.
23 gennaio 2024