8 Giugno 2025

Comunicazione per i parroci della diocesi di Roma

Si riporta di seguito uno stralcio della notificazione dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, destinata ai parroci della diocesi di Roma

“Mercoledì 23 aprile 2025 alle ore 9.00, la bara con il defunto Romano Pontefice Francesco sarà portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 41-65). I parroci della diocesi di Roma sono invitati a trovarsi in Piazza Santa Marta alle ore 8.30, indossando l’abito corale loro proprio”.

22 aprile 2025

Comunicazione della diocesi di Roma in seguito al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020

Di seguito la comunicazione di monsignor Pierangelo Pedretti, prelato segretario del Vicariato, per i sacerdoti e i fedeli della diocesi di Roma.

«Il cammino spirituale della Quaresima 2020 ha assunto una forma inedita a causa dell’emergenza sanitaria internazionale legata al covid-19. La Chiesa di Roma risponde con fede, riproponendo i mezzi tradizionali della lotta spirituale: preghiera, digiuno, carità. I presenti orientamenti vogliono dare forma concreta al modo di vivere questi strumenti ordinari dell’itinerario quaresimale nell’attuale contesto, richiamando a una particolare responsabilità tutti i sacerdoti e i diaconi coinvolti a diverso titolo nella pastorale diocesana (parroci, rettori di chiese, cappellani), le comunità religiose e tutti i fedeli.

In data 4 marzo 2020 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato un Decreto che contiene disposizioni puntuali atte a fronteggiare l’emergenza su tutto il territorio nazionale. La comunità diocesana di Roma accoglie con fiducia tali indicazioni, a tutela del bene comune e della salute pubblica. In particolare, ci viene chiesto di collaborare per evitare un ulteriore incremento del numero dei contagiati, che potrebbe portare le strutture ospedaliere al collasso.

Ciò detto, ci richiamiamo all’indicazione di carattere generale dell’art. 1, comma 1, lettera b) del predetto Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri: “sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro (…)”.

In data 5 marzo 2020, l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana ha emanato un comunicato stampa nel quale prende atto che “le misure adottate mettono in crisi le abituali dinamiche relazionali e sociali. La Chiesa che è in Italia condivide questa situazione di disagio e sofferenza del Paese e assume in maniera corresponsabile iniziative con cui contenere il diffondersi del virus.”

Pertanto, si dispone che nella nostra Diocesi le attività pastorali non sacramentali rivolte a gruppi di fedeli (per esempio, i catechismi dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, i corsi di preparazione al matrimonio e di accompagnamento delle coppie, i ritiri e gli esercizi spirituali, i pellegrinaggi, le attività associative e oratoriali, i percorsi di fede di giovani adolescenti e adulti, e in generale tutte le attività di gruppo) siano sospese fino al 15 marzo p.v., così come le Autorità hanno disposto per le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e per le Università.

Invece, sono consentite le celebrazioni liturgiche feriali e festive, purché il luogo di culto consenta di rispettare le misure di precauzione ritenute fondamentali dalle Autorità competenti, in particolare quella di mantenere almeno un metro di distanza tra le persone. Valgono altresì le indicazioni già fornite nella Comunicazione della Segreteria Generale del Vicariato di Roma del 3 marzo u.s.: “omissione del segno dello scambio di pace, ricezione della Santa Comunione sulla mano e svuotamento delle acquasantiere”. Chi avesse difficoltà o comunque lo ritenesse più opportuno, potrà predisporre delle celebrazioni all’aperto. Soprattutto nel Settore Centro, si invitino i fedeli a partecipare alle celebrazioni nelle chiese più grandi.

Particolare attenzione andrà riservata alle categorie più deboli, per le quali nel predetto Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri all’art. 2, lettera b) si suggerisce: “è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità, ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Pertanto, si dispone che le visite ai malati siano effettuate rispettando ancor più rigorosamente le condizioni di carattere generale di cui sopra (distanza minima e igiene), utilizzando per quanto possibile le apposite mascherine e limitando le occasioni di interazione con i medesimi soggetti deboli all’amministrazione di Sacramenti e Sacramentali. Si consiglia altresì che siano rinviate a dopo Pasqua le benedizioni delle famiglie, se le circostanze – da valutarsi – lo permetteranno.

Le comunità parrocchiali, in particolare, sono invitate a non interrompere le attività dei servizi caritativi, coordinandosi con la Caritas diocesana, che è a completa disposizione per fornire tutte le necessarie indicazioni del caso (Area Promozione Umana: tel. 06.88815130; e-mail: promozioneumana@caritasroma.it).

In particolare, si invitano le Caritas parrocchiali e tutti i gruppi di volontariato presenti nelle parrocchie a promuovere iniziative di vicinanza agli anziani soli che vivono nel loro territorio perlomeno attraverso contatti telefonici. Le attività dei Centri di Ascolto parrocchiali potranno continuare laddove il servizio si riesca a svolgere in locali caratterizzati da ampi spazi, ben areati ed igienizzati, evitando in ogni caso assembramenti di persone. Per questo si raccomanda di fissare appuntamenti con le persone assistite e di non incentivare l’apertura indiscriminata, onde evitare assembramenti. Gli stessi criteri dovranno essere usati per l’apertura degli Empori della Solidarietà e per i centri di distribuzione degli alimenti. Si consiglia invece la sospensione dell’attività dei centri di distribuzione del vestiario, soprattutto per quello che riguarda la raccolta di abiti usati.

Le parrocchie, le rettorie e gli altri soggetti ecclesiali che hanno attivato una mensa sociale sono invitati a non interrompere il servizio e ad attenersi alle indicazioni che la Caritas diocesana predisporrà, ricevute le opportune indicazioni da Roma Capitale; in particolare, in ogni caso, si invita a favorire la distribuzione di alimenti da asporto da non consumarsi nei locali parrocchiali.

Le parrocchie che svolgono attività di accoglienza, con ospitalità di senza dimora e di richiedenti asilo, possono continuare senza problemi tale iniziativa cercando di favorire la permanenza degli ospiti nella struttura anche durante le ore diurne. Dove sussistano servizi docce e cambio biancheria si richiede massima attenzione per operatori e volontari; anche qui si raccomanda di svolgere il servizio in ampi spazi, ben areati e igienizzati, evitando assembramenti di persone.

In spirito di comunione, la comunità diocesana di Roma, per il bene di tutti i cittadini ed in particolare delle categorie più deboli, affida alla Salus Populi Romani il cammino verso la Pasqua di Nostro Signore Gesù Cristo».

5 marzo 2020

Comunicazione del Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma

Ai sacerdoti, ai diaconi,
ai religiosi, alle religiose
e a tutti i fedeli della Diocesi di Roma

Carissimi,

il mese di novembre ci invita ad offrire il nostro suffragio per i defunti e sento forte l’esigenza di ritrovarci come Presbiterio diocesano e Popolo santo di Dio per pregare insieme ricordando i sacerdoti della nostra Diocesi che sono entrati nella vita eterna nell’anno 2017.
Celebreremo insieme la divina Eucarestia sabato 18 novembre alle ore 11.00 nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
Auspico che le comunità parrocchiali che hanno avuto come loro pastore uno dei confratelli defunti sentano forte l’esigenza di unirsi a noi per pregare.

Con la mia benedizione

+ Angelo De Donatis Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma

Comunicazione del Vicariato di Roma

Stamane, lunedì 8 aprile, si è svolto nel Palazzo Apostolico un incontro del Santo Padre con il Consiglio Episcopale della diocesi di Roma.

Per la delicatezza dell’incarico di Cardinale Vicario, Papa Francesco ha comunicato ai vescovi, suoi stretti collaboratori, che si prenderà del tempo per operare un sano discernimento sulla figura di chi ricoprirà tale ruolo. In questa fase di transizione il Santo Padre ha incoraggiato i vescovi a continuare il ministero pastorale e le attività amministrative già precedentemente avviate.

Come previsto dall’Articolo 14 § 3 della Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione circa l’ordinamento del Vicariato di Roma, fintantoché l’ufficio di Cardinale Vicario sarà vacante, tutte le sue funzioni e poteri, anche di legale rappresentanza, saranno esercitati dal Vicegerente Monsignor Baldassare Reina.

Completato il restauro a San Giuseppe dei Falegnami

Si vedono le figure di san Pietro e di san Paolo, gli angeli, le decorazioni. Il cassonettato della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami – crollato il 30 agosto del 2018 – è di nuovo al suo posto, nella chiesa sopra al Carcere Mamertino. Avrebbe dovuto infatti riaprire al pubblico proprio il 19 marzo, in occasione della festa di san Giuseppe, ma per via dell’emergenza sanitaria in corso non è stato possibile. In compenso, un video che mostra il restauro è visibile, da ieri, sul sito della chiesa dei Fori (https://www.sangiuseppedeifalegnami.org/). Il progettista e direttore dei lavori Alessandro Bozzetti (Studio Croci e associati), accompagnato dal rettore e vescovo Daniele Libanori e dal direttore dell’Ufficio per l’edilizia di culto del Vicariato don Pierluigi Stolfi, illustra il restauro e mostra la bellezza del prezioso soffitto ligneo.

La soprintendente Daniela Porro loda la «straordinaria sinergia» che ha visto lavorare insieme Vicariato, Soprintendenza, maestranze e completare il restauro «a tempo di record». «È stato possibile ricostruire come un enorme puzzle questo manufatto straordinario realizzato all’inizio del Seicento su disegno del Montano», dichiara Porro nel video, sottolineando come «il 90% di tutte le porzioni figurate» siano state recuperate. «È veramente un peccato che a causa di questa emergenza oggi non sia possibile festeggiare san Giuseppe nella chiesa dei Falegnami di nuovo riaperta al pubblico – dice Porro –, ma sicuramente entro l’anno riusciremo in questa bellissima impresa».

Le fa eco monsignor Libanori: «Commovente poter tornare quassù proprio nella festa di san Giuseppe e ammirare il restauro perfetto che è stato eseguito in un tempo veramente molto breve», confessa emozionato. «Dispiace – ammette – che oggi (ieri 19 marzo, ndr) non abbia potuto venire il pubblico che si attendeva come già nell’apertura natalizia, ma è soltanto rimandato perché, come speriamo tutti, nella ricorrenza magari del primo maggio, in cui si ricorda san Giuseppe lavoratore, le persone possano accedere in questo che ormai è un cantiere in chiusura».

20 marzo 2020

Compie 40 anni il Poliambulatorio Caritas

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Era il 1983 quando a Ostia nasceva il primo ambulatorio della Caritas di Roma, poco dopo trasferito nella basilica del Sacro Cuore di Gesù, dove i salesiani avevano creato uno spazio per assistere gli immigrati presenti nella Capitale. Ancora oggi, al civico 97 di via Marsala, nei locali sottostanti al binario 1 della stazione Termini, il Poliambulatorio Caritas ha fatto dell’assistenza sanitaria agli immigrati la sua vocazione. Per celebrare 40 anni di storia e di impegno dedicati ai più fragili, attraverso i suoi servizi medici e i progetti di salute, la Caritas di Roma ha organizzato un momento di preghiera che si terrà l’11 dicembre nella parrocchia di San Tommaso Moro e un incontro riflessione comune sull’evoluzione del ruolo del volontariato sanitario in rapporto al Servizio Sanitario Nazionale.

A presiedere la Messa, alle ore 18, sarà monsignor Baldo Reina, vescovo vicegerente della diocesi di Roma. Alla celebrazione prenderanno parte anche i direttori della Caritas di Roma che si sono succeduti dopo la scomparsa del fondatore don Luigi Di Liegro. Oltre all’attuale direttore, il diacono Giustino Trincia, saranno infatti presenti monsignor Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma dal 1997 al 2009; il cardinale Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana dal 2009 al 2018 e monsignor Benoni Ambarus, che ne è stato direttore dal settembre del 2018 fino alla nomina episcopale 3 anni dopo.

In occasione della Giornata mondiale del volontariato, martedì 5 dicembre dalle 9 alle 13.30, è stato inoltre organizzato il seminario “Servizio sanitario pubblico, volontariato e prossimità” collaborazione con l’Università Roma Tre, con interventi di docenti, operatori del terzo settore e dirigenti delle Asl romane. L’incontro è stato un modo di festeggiare cercando di non essere autoreferenziali ma continuando nell’analisi delle trasformazioni sociali che hanno portato nel tempo un piccolo Centro medico a divenire in un’articolata Area sanitaria con servizi, progetti e reti perché il diritto alla tutela della salute sia sempre garantito a tutti, partendo dalle situazioni di fragilità sociale.

Nei giorni scorsi, inoltre, il vescovo Ambarus, delegato per l’Ambito della diaconia della carità, ha inoltre lanciato un appello per la raccolta di farmaci: «Servono medicinali al più presto. In questa città ci sono tante persone che non riescono ad accedere alle cure mediche di cui hanno bisogno». Le medicine e i presidi possono essere portati presso il Poliambulatorio Caritas in via Marsala 103 dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 15.30. Per maggiori informazioni: 06.88815400 o area.sanitaria@caritasroma.it

7 dicembre 2023

Compie 1.500 il culto a Santa Maria in Portico

Compie 1.500 anni il culto alla venerata icona di Santa Maria in Portico, cui Roma è particolarmente legata. Per questo il 16 e 17 luglio si terranno solenni festeggiamenti nella chiesa del centro storico. Martedì si inizierà con la celebrazione dei Vespri, alle 18.30, che saranno presieduti da monsignor Davide Carbonaro, arcivescovo Metropolita di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo e presidente della Conferenza episcopale di Basilicata. Mercoledì 17, anniversario dell’apparizione, sarà invece il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, a celebrare la Messa alle ore 17. Sarà presente ad entrambe le giornate il cardinale Michael Luois Fitzgerald, cardinale diacono di Santa Maria in Portico.

«Nel corso dei secoli – sottolineano dalla parrocchia – la chiesa di Santa Maria in Portico è stata il luogo dove la Madre di Gesù è venerata come particolare protettrice della città di Roma e l’icona ivi conservata da 15 secoli meritò dai pontefici il titolo di Romanae Portus Securitatis. Lo stesso tempio di Campitelli, dedicato alla Madre di Dio, fu edificato per voto della città di Roma nel XVII secolo dall’architetto Carlo Rainaldi. L’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, che nella persona del fondatore, san Giovanni Leonardi (1541-1609), ricevette la miracolosa immagine da Papa Clemente VIII nel 1601, custodisce la venerabile icona ed è insieme alla comunità parrocchiale erede e custode di questa memoria romana. Pertanto celebra con particolare solennità questo Giubileo per il XV centenario che si unisce alla festa per i 450 anni di fondazione dell’Ordine».

11 luglio 2024

Commissione Pantheon

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Commissione “Pantheon”

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Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Santa Messa dei vescovi ausiliari nei cimiteri della diocesi

Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Santa Messa dei vescovi ausiliari nei cimiteri della diocesi.

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

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