25 Agosto 2025

Catechesi e cortometraggi per l’Incontro mondiale delle famiglie

Prosegue il cammino di avvicinamento al X Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Roma dal 22 al 26 giugno 2022. Diocesi di Roma e Dicastero pontificio per Laici, famiglia e vita, che organizzano l’evento, stanno diffondendo risorse pastorali che possano aiutare le diocesi, i movimenti, le associazioni, a organizzare eventi, riflessioni e incontri nelle comunità locali, data la forma «multicentrica e diffusa» che Papa Francesco ha voluto per l’Incontro.

Per supportare gli incontri in programma nelle parrocchie di tutto il mondo, dunque, la diocesi di Roma ha elaborato 8 catechesi sulla famiglia – già tutte online sul sito ufficiale dell’Incontro mondiale -, a ognuna delle quali sarà abbinato un breve video realizzato dal regista Antonio Antonelli. A fare da protagonista al primo è un’ostetrica in una clinica romana. Il tema: “Dare il nome”. L’obiettivo, spiega don Dario Criscuoli, direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare di Roma, è quello di «aiutare ad aprire il discorso partendo da persone concrete che raccontano storie personali. Sono piccoli cortometraggi della durata di 8 minuti circa – aggiunge -, nei quali coppie o singoli che vivono a Roma ci raccontano la loro storia. Tutti dopo aver presentato la zona della città dalla quale provengono, raccontano la loro “grande bellezza”».

16 dicembre 2021

Catechesi del cardinale vicario sulla “Laudato si'” nella basilica di San Giovanni in Laterano

Catechesi del cardinale vicario sulla “Laudato si'” nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Catechesi del cardinale vicario su “Guadete et exsultate”

Catechesi del cardinale vicario Angelo De Donatis su “Guadete et exsultate” nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate”

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate” nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate”

Catechesi del cardinale vicario Angelo De Donatis su “Gaudete et exsultate” nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate”

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate” nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate”

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate” nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate”

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate” nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate”

Catechesi del cardinale vicario su “Gaudete et exsultate” nella basilica di San Giovanni in Laterano.

Catechesi del cardinale vicario a Fatima 29 agosto 2021

Nel pomeriggio di domenica 29 agosto 2021, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha tenuto una catechesi nel Centro pastorale Paulo VI di Fatima. Riprendendo il messaggio delle apparizioni della Vergine Maria ai tre pastorelli, il cardinale ha affidato ai pellegrini le tre parole: pentimento preghiera e conversione. Il porporato ha approfondito in particolare la preghiera offrendo spunti per vivere un dialogo costante e intimo con Dio. Al termine della meditazione, terminata con un’esortazione alla conversione, i pellegrini hanno avuto modo di accostarsi al sacramento della Riconciliazione.

Catechesi con arte: il Battistero lateranense

Il Battistero lateranense, conosciuto come San Giovanni in Fonte, è il primo battistero costruito subito dopo la libertà di culto concessa ai cristiani nel 313 d.C. dall’imperatore Costantino. Sorge su un impianto termale di epoca romana difatti, nel IV secolo, l’area del Laterano era zona periferica, abitata da alcune famiglie nobili che vi avevano costruito ville sontuose con ampi giardini.

Costantino costruì il battistero di forma circolare e, in seguito, fu Papa Sisto III (432 – 440) a mutarne la forma in ottagonale, che permane ancora oggi. Nell’architettura romana l’idea del cerchio rappresentava la perfezione, e solitamente i mausolei avevano forma circolare, come quello dell’Imperatore Adriano (attuale Castel sant’Angelo) e il Mausoleo di Costanza sulla via Nomentana.

La forma ottagonale invece, rappresenta il giorno della Resurrezione, il giorno in cui il Risorto appare agli Apostoli è “il primo dopo il sabato” (Gv 20,19). Il simbolismo dell’ottagono sottolinea che, con il Battesimo, si entra nel nuovo tempo, quello inaugurato dalla Resurrezione di Cristo. L’ottavo giorno è anche il giorno della nuova creazione, dove l’uomo entra in possesso realmente della vita eterna, anche se non ne ha ancora il pieno possesso.

L’ingresso originario del Battistero Lateranense è rivolto a sud, due magnifiche colonne di porfido incorniciano il bellissimo pronao con due absidi laterali, dove sono state ricavate due cappelle, la cappella dei martiri Cipriano e Giustina (martirizzati da Diocleziano ad Antiochia nel 304), e quella dedicata alle sante vergini e martiri Rufina e Seconda, uccise durante la persecuzione di Valeriano (260 d.C.).

In questo luogo, i catecumeni pronunciavano la triplice formula di rinuncia alle tentazioni, al peccato e al diavolo. Un pagano che si convertiva al cristianesimo diceva «no» agli idoli, agli spettacoli cruenti del circo, alla menzogna, alla truffa, all’abuso del corpo come merce e come commercio. Seguiva poi la pronuncia del triplice assenso alla fede, espresso attraverso la parola «credo»: il catecumeno diceva «sì» a Dio Padre Creatore, a Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio e alla Chiesa.

Per il rito del Battesimo, unicamente celebrato nella notte di Pasqua, i catecumeni si voltavano ad occidente per fare la rinuncia a Satana e poi si giravano verso oriente per fare la professione di fede. Difatti ad ovest il sole tramonta, è quindi esso il simbolo delle tenebre, mentre ad est il sole sorge e dunque, proprio in tale direzione, il catecumeno si volgeva per diventare figlio di Dio. Dopo aver espresso la propria volontà pubblicamente, il catecumeno entravano poi nel battistero, dove riceveva il Battesimo per immersione. Dopodiché veniva rivestito delle vesti bianche e poi, dopo l’invocazione dello Spirito Santo, cresimato. Successivamente, il neofita usciva dal battistero per entrare in Basilica e prendere parte, per la prima volta, all’Eucarestia.

L’imperatore Costantino aveva ornato la vasca battesimale con sette fontane d’argento in forma di cervi dalle cui bocche usciva l’acqua. La vasca battesimale che è al centro del Battistero non è originaria, ma è un manufatto di età romana, in basalto verde. A ricordo dei sette cervi d’argento rubati dai barbari, il pontefice Paolo VI nel 1967, fece adornare la vasca con due statue di cervi in bronzo, in atto di bere alla sorgente, richiamando così esplicitamente il Salmo 42, 2: “Come la cerva anela ai fonti delle acque, così l’anima mia anela a te, o Dio”.

La vasca è posta tra otto colonne di porfido rosso, donate sempre da Costantino, che sorreggono l’architrave a otto lati in marmo bianco. Le otto colonne (come gli otto lati dell’edificio) rimandano al significato mistico del giorno ottavo.

Papa Sisto III, su ogni lato dell’architrave fece iscrivere una catechesi in otto versi sul Battesimo. A queste bellissime parole, incise nelle pietre di Roma, lasciamo il campo, affinché anche noi, memori del nostro Battesimo, possiamo gustare tutta la bellezza e la dignità della nostra fede:

Nasce da questo seme divino un popolo da santificare
che lo Spirito fa nascere da quest’acqua fecondata.
Immergiti, peccatore, nel sacro fiume per essere purificato.
L’acqua restituirà nuovo quello che avrà accolto vecchio.
Non c’è più distanza tra coloro che rinascono,
una sola fonte, un solo Spirito, una sola fede (li) uniscono.
La madre Chiesa partorisce verginalmente in quest’acqua
i figli che concepì per ispirazione di Dio.
Se vuoi essere innocente purificati in questo lavacro
sia che ti opprima la colpa paterna (di Adamo), sia la tua.
Questa fonte è la vita e lava tutto il mondo,
prendendo principio dalle ferite di Cristo.
Sperate nel regno dei cieli voi rinati a questa fonte.
La vita felice non riceve coloro che sono nati una sola volta.
Né qualunque numero o forma dei propri peccati atterrisca:
chi è nato a questo fiume sarà santo”.

 

A cura delle Missionarie della Divina Rivelazione

Catacombe

Il Cammino dei Martiri – “Passaporto del pellegrino”

Regolamento per le Catacombe di Roma

Il Cammino dei Martiri, una sorta di “passaporto del pellegrino”, è ideato e promosso dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, per quanti, durante l’Anno Santo 2025, vorranno percorrere un itinerario presso le memorie dei Martiri custodite nelle catacombe di Roma.

Il “passaporto” si ottiene solo ed esclusivamente nelle biglietterie delle sei catacombe di Roma aperte al pubblico (Priscilla, S. Agnese, SS. Marcellino e Pietro, S. Callisto, S. Sebastiano, Domitilla), è totalmente gratuito, strettamente personale, e dà diritto, dopo l’acquisto del primo biglietto a tariffa intera (10 €), alla riduzione sui successivi biglietti acquistati (7 €).

Il “passaporto” è valido
dal 25 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026.

In ognuna delle sei catacombe aperte al pubblico il pellegrino troverà le postazioni dove sarà possibile apporre un timbro sul “passaporto”, nella casella corrispondente alla catacomba visitata.

Il pellegrino che avrà completato la visita di tutte le sei catacombe, avendo il “passaporto” adeguatamente timbrato, inviando una e-mail a protocollo@arcsacra.va, riceverà un Testimonium che attesta il percorso completo.

 

Prenotazioni e organizzazione visite:

Per quanto riguarda eventuali possibili richieste di aperture straordinarie di altri siti catacombali di norma chiusi al pubblico si può fare riferimento al seguente link: Catacombe D’Italia e indirizzando la richiesta a protocollo@arcsacra.va

Durante l’Anno Giubilare sono previsti numerosi eventi e occasioni per recarsi in pellegrinaggio alle catacombe. La Pontificia Commissione offrirà un percorso agevolato, con un “passaporto del pellegrino”, a chi vorrà visitare nelle catacombe di Roma le memorie dei Martiri. Se ne darà notizia sul sito www.catacombeditalia.va.

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