27 Agosto 2025

Caritas, Miur e Comune insieme per il concorso “Un incontro, una storia”

Raccontare le storie dei migranti che vivono a Roma, per favorire l’incontro e superare la diffidenza reciproca. Questo l’obiettivo del concorso “Un incontro, una storia” promosso dalla Caritas di Roma in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e con il patrocinio del Comune di Roma, della Città Metropolitana di Roma e della Regione Lazio.

L’iniziativa è stata presentata oggi, martedì 24 settembre, nella Sala Laudato Si’ del Campidoglio, in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebrerà domenica 29 settembre in tutte le chiese. «La presenza dei migranti e dei rifugiati – scrive Papa Francesco nel messaggio per la Giornata – rappresenta oggi un invito a recuperare alcune dimensioni essenziali della nostra esistenza cristiana e della nostra umanità, che rischiano di assopirsi in un tenore di vita ricco di comodità». Il tema della giornata “Non si tratta solo di migranti” è spiegato dal Santo Padre dicendo che «interessandoci di loro ci interessiamo anche di noi, di tutti; prendendoci cura di loro, cresciamo tutti; ascoltando loro, diamo voce anche a quella parte di noi che forse teniamo nascosta perché oggi non è ben vista».

«Il concorso – spiega don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma – è una grande occasione per conoscere molte persone che condividono con noi il loro quotidiano. Per riflettere insieme su quei temi universali dell’umano che ci permettono di riconoscerci gli uni negli altri. Ascoltare le storie degli altri dà vita a quello che è il viaggio umano per eccellenza, quello della conoscenza e della comprensione di sé, e contribuisce a creare un patrimonio culturale indispensabile per una società aperta e accogliente».

Un concorso aperto a tutti, suddiviso in fasce di età e in diverse forme narrative. I partecipanti sono invitati a raccogliere le storie di vita di persone che hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza di migrazione e che, attualmente, si trovano a Roma. Le interviste possono essere presentate in forma scritta o in forma di filmato e devono essere svolte sotto forma di racconto. La partecipazione è gratuita. Gli elaborati dovranno essere inviati, entro il 20 gennaio 2020, al seguente indirizzo: Caritas diocesana di Roma – Area Pace e Mondialità – Concorso “Un incontro, una storia” – Via Casilina Vecchia, 19 – 00182 Roma.

Per ulteriori informazioni, visita la la pagina del concorso.

24 settembre 2019

Caritas, lo sportello di ascolto per i giocatori d’azzardo

Foto Diocesi di Roma / Gennari

La Caritas diocesana di Roma ha attivato uno sportello di ascolto e orientamento per le persone dipendenti dal gioco d’azzardo e per i loro familiari. Il nuovo servizio vede la collaborazione con la Fondazione “Salus Populi Romani” con una serie di avvocati volontari del NALC – Nucleo Assistenza Legale della Caritas di Roma.

Gli operatori saranno pronti ad ascoltare giocatori, ma anche familiari o amici di giocatori, che hanno dubbi sul rapporto con il gioco e che vogliono condividere la propria esperienza. «Insieme – dicono dalla Caritas diocesana – si potrà intraprendere un percorso di conoscenza della rete e dei servizi presenti sul territorio per fuoriuscire dalla propria situazione di difficoltà. Il gruppo di lavoro ha competenze specifiche diverse, che consentiranno di fornire risposte concrete ed efficaci ai famigliari dei giocatori d’azzardo e orientare le vittime verso un percorso terapeutico». Non solo. Lo sportello sarà anche a disposizione dei centri di ascolto parrocchiali, che seguono persone che presentano questa problematica, offrendo loro un supporto per l’accompagnamento.

È possibile contattare lo Sportello al numero 06 888 15 780 o via mail all’indirizzo noazzardo@caritasroma.it per fissare dei colloqui. Gli incontri si terranno presso la sede dello sportello alla Cittadella della Carità (via Casilina Vecchia 19) ogni primo e terzo mercoledì del mese, dalle ore 15.30 alle 17.30, previo appuntamento.

1 luglio 2024

Caritas, lo spazio baby Ohana si ingrandisce

Lo spazio baby Ohana si amplia per accogliere più bambini, grazie ai nuovi spazi messi a disposizione dalla parrocchia Santa Maria Causa Nostrae Letitiae (via di Grotte Celoni, 21) per lo il centro diurno “Ohana” che accoglie bimbi da 0 a 5 anni.

Aperto dalle 8 alle 13, continua ad accogliere bambini gratuitamente per offrire un sostegno a quelle famiglie che non riescono, o non possono, accedere agli asili nido comunali. Nella zona abitano molte famiglie straniere, ma anche italiane, prive dei requisiti per poter fare l’iscrizione al nido comunale (residenza, regolare contratto di lavoro, ecc.) e i posti negli asili nido non coprono comunque il fabbisogno, in una delle periferie dove maggiore è la presenza di bambini in quella fascia di età.

Questa situazione costringe spesso le neo mamme, prive di rete familiare, a restare a casa ad occuparsi dei bambini, alimentando così solitudine, isolamento e rallentando il percorso di integrazione e reinserimento lavorativo.

È cambiato lo spazio, l’orario di accoglienza, ma non il messaggio che Ohana tenta di portare nel territorio del VI Municipio: accogliere e sostenere le famiglie che si trovano in un momento di difficoltà, tendendogli la stessa mano che dà ai loro figli quando si avventurano nel percorrere i primi passi, così cerca di sostenere anche le famiglie durante il percorso di autonomia socio-economica, ricordano che “Nessuno viene abbandonato”.

25 ottobre 2021

Caritas, la Summer School per operatori di pace

Happy Teenage Group with Hands on Stack

Sono aperte le iscrizioni alla Summer School per operatori di pace, promossa dall’Area pace e mondialità della Caritas diocesana. C’è tempo fino al 13 giugno per presentare la domanda di iscrizione, scaricabile dal sito internet www.caritasroma.it. La partecipazione è aperta a un massimo di 30 persone.

La Summer School si svolge a Roma, è itinerante e prevede incontri con esperti, laboratori interattivi e testimonianze, da lunedì 18 a martedì 19 giugno dalle ore 9 alle ore 18. «Operare per la pace richiede consapevolezza, lavoro e metodo – sottolineano gli organizzatori –. Si è operatori di pace non solo perché si prendono a cuore le cose quando l’emozione ci massacra di sensi di colpa, ma soprattutto perché si organizzano la vita, le scelte, le energie, convinti che valga la pena farlo perché ogni uomo possa vivere con dignità. Il percorso formativo non si limita all’analisi delle situazioni ma propone piste di lavoro e buone pratiche».

30 maggio 2018

Caritas, la Settimana Santa nelle opere-segno

I riti della Settimana Santa si svolgeranno anche nelle opere-segno della Caritas di Roma per favorire la partecipazione in sicurezza degli ospiti e dei volontari che vi operano. Le liturgie saranno presiedute dal direttore, monsignor Benoni Ambarus, e da sacerdoti che svolgono volontariato nei diversi centri.

In particolare il Giovedì Santo, 1 aprile, ore 16.30, si terrà la “Messa in Coena Domini” alla Cittadella della carità; Venerdì Santo, 2 aprile, ore 16.30, la liturgia dell’Adorazione della Croce e Via Crucis avranno luogo sempre alla Cittadella della carità; mentre alle ore 17.30 verrà celebrata la Passione del Signore a Villa Glori. Domenica di Pasqua, 4 aprile, ore 10 si terrà la celebrazione eucaristica di Pasqua alla Cittadella della carità, mentre alle ore 11 a Villa Glori.

29 marzo 2021

Caritas, la lettera di don Ambarus ai volontari

Carissimi, spero che questa mia lettera trovi ciascuno di voi in salute e pace a vivere uno spazio di riposo e di rigenerazione interiore. Vi scrivo per condividere con voi alcuni pensieri che mi accompagnano da alcune settimane.

Per prima cosa, vorrei rivolgere a ciascuno un sentito ringraziamento per quanto fate, giorno dopo giorno, dando concretezza al desiderio di trasformazione del mondo, rendendolo più umano. Questa vostra azione, ne sono convinto, non si svolge soltanto nelle nostre Opere Segno, di qualsiasi tipo esse siano, ma in ogni settore della nostra società. Il volontariato infatti non ha bisogno di un luogo per essere vissuto; un simile atteggiamento, lo sappiamo tutti, sarebbe soltanto un frazionamento ed un conseguente impoverimento della vostra azione quotidiana.

Chi è il volontario Caritas? Colui che vede la realtà della società, si lascia ferire dalle vulnerabilità e povertà, e la affianca rimboccandosi le maniche convinto di poter fare la propria parte. Noi possiamo intervenire perché per primi sappiamo cosa significhi non essere autosufficienti o ricevere un sostegno. Abbiamo fatto esperienza di essere dei “guaritori feriti”, per usare l’immagine di un grande saggio della vita spirituale.

Ora, nei mesi scorsi, la pandemia sanitaria ha costretto molti di voi a ridurre le possibilità di intervento concreto nella nostra realtà; costretti a rimanere dentro casa, o per motivi di età o per tutelare i più fragili tra i nostri familiari ed amici. Altri, invece, si sono ritrovati con tempo ed energie a disposizione che hanno subito messo a frutto. I volontari “della prima ora e dell’ultima ora”. A ciascuno di voi va la nostra riconoscenza, soprattutto a nome dei più piccoli che insieme abbiamo servito e aiutato.

Se dovessi fare un piccolo riassunto dei mesi scorsi, sono stati di una intensità e fecondità straordinaria. Oltre all’aiuto materiale che abbiamo dato alle tante persone che hanno bussato ai presidi della Caritas diocesana e a quelli parrocchiali, abbiamo messo in campo azioni e misure senza precedenti. Queste azioni spaziano dall’iniziativa del percorso di formazione sui diritti, con la logica del non vogliamo dare per elemosina ciò che è dovuto per diritto, con il conseguente Manuale Operativo dei diritti; all’istituzione -da parte del Santo Padre- del Fondo Gesù Divino Lavoratore, con la conseguente Alleanza per Roma. Molte altre iniziative, di cui spero poter parlare insieme a voi al più presto, potremmo portare avanti.

Il periodo appena passato ci aveva lentamente aperto le prospettive per un ritorno alla normalità… Le statistiche ed i numeri dei contagi di questi giorni, invece, ci portano a ridimensionare le speranze di normalità. Tuttavia, vorrei dirvi questo: il tempo sospeso, la normalità provvisoria che stiamo vivendo, proviamo a viverlo con un atteggiamento di opportunità.

Lo dico perché vorrei invitarvi a vivere insieme il passaggio dal probabile al possibile. Il periodo che ci sta davanti è certamente nelle mani di Dio, in quanto Signore della storia umana e del Regno, ma non è un periodo sospeso, di cristallizzazione, bensì di dinamicità e di nuove opportunità. Per questo, sono contento di potervi dire che nel prossimo periodo ci piacerebbe potervi incontrare, ascoltare e confrontare su questo nostro tempo e sulla nostra azione di servizio.

È probabile che il prossimo futuro sarà duro, soprattutto per quanto riguarda le fasce più deboli. Possiamo prevedere che aumenteranno le disuguaglianze, le povertà e le marginalità, ma il nostro cuore dovrà cercare di rafforzare i ponti di solidarietà. La dimensione del servizio del volontario è duplice: azione e pensiero. Siamo cultori di azioni, diamo l’esempio e contributo concreto, ma allo stesso tempo non smettiamo di sognare come dovrebbe essere la nostra società, cosa bisognerebbe mettere in atto per cambiare le cose. Curiamo le ferite sociali ma nello stesso tempo portiamo avanti prevenzione sociale; potiamo le disuguaglianze ma nello stesso tempo non rinunciamo a trovarne le radici ed eliminare le cause.

Ci siamo ulteriormente resi conto, nel periodo recente, che la nostra seconda ricchezza nel servire gli ultimi di questa città, siete voi. Immediatamente prima vengono i poveri, perché sono loro che ci richiamano ad un indubbio realismo, alla comprensione autentica della vita e di ciò che veramente in essa conta. Sono il volto concreto del Signore. Sono i poveri che ci possono aiutare a trovare la bussola giusta delle nostre azioni, dei nostri pensieri, delle politiche attraverso le quali costruire la nostra società.

Mi permetto quindi di chiedervi di serrare insieme i ranghi, quell’alleanza tra noi che, come un solo Popolo, favorisce un’azione di trasformazione del mondo sempre più in Regno di Dio.

Vi saluto con riconoscenza ed affetto,
don Benoni Ambarus

3 settembre 2020

Caritas, l’assemblea dei volontari

Si terrà sabato 20 marzo, dalle ore 10 alle 12, l’assemblea dei volontari delle opere segno della Caritas di Roma. L’incontro si svolgerà sulla piattaforma Zoom. Dopo la prima esperienza dell’ottobre scorso, l’assemblea del 20 marzo potrà essere «un’occasione per tornare a fare il punto della situazione a partire dal vissuto e dalle esperienze concrete all’interno dei Centri, tenendo presenti gli spunti e gli stimoli venuti alla luce negli incontri precedenti», sottolineano dalla Caritas diocesana.

L’assemblea, che ha per tema “Riflessioni sul ruolo”, prevede un momento introduttivo comune a tutti e la divisione in gruppi di lavoro, in ciascuno dei quali ci si focalizzerà dunque su alcune tematiche precise. Il primo gruppo si confronterà su “Volontari e centro: come favorire una condivisione?”. In sostanza il gruppo si confronterà su come si possa facilitare la reciproca condivisione fra l’esperienza dei volontari e quella degli operatori nella vita del Centro, nelle attività e nell’elaborazione del progetto. “Caritas e Istituzioni: quali proposte? Quali denunce?” è il tema del secondo gruppo, che parlerà di come si possa favorire una collaborazione fra il servizio e le istituzioni, per superare i rischi di un’eccessiva delega e supplenza, proponendo al tempo stesso possibili scenari di cooperazione. Infine, “Volontari e territorio: quale rapporto nella comunità?”, nel quale il gruppo si confronterà su come l’esperienza di volontariato possa incidere all’interno dei territori e della comunità, valorizzando le singole realtà e le risorse presenti.

9 marzo 2021

Caritas, l’appello a donare coperte

La Caritas di Roma, in preparazione al Piano freddo, invita i cittadini e le comunità parrocchiali a donare coperte e sacchi a pelo che i volontari distribuiranno nel corso del Servizio Notturno Itinerante.

Le coperte e i sacchi a pelo (non si accetta vestiario), possono essere consegnati tutti i giorni, dalle ore 8 alle ore 22 presso l’Ostello “Don Luigi Di Liegro” in via Marsala 109

27 novembre 2023

Caritas, incontro sulla crisi in Libano

“Libano. Le ragioni di una crisi” è il tema dell’incontro in programma domani, martedì 12 novembre alle ore 17.30, alla Cittadella della Carità Santa Giacinta di via Casilina Vecchia, promosso dalla Caritas di Roma.

«Da alcune settimane – ricordano dall’Area pace e mondialità della Caritas di Roma – i cittadini libanesi sono tornati a scendere in piazza contro il governo, in un livello di tensione e conflitto sempre crescente: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’imposizione di nuove tasse tra cui quella sulla messaggistica, tanto che alcuni titolisti hanno raccontato gli eventi con lo slogan “in piazza per WhatsApp”. Il 29 ottobre il primo ministro Hariri si è dimesso: cosa succederà ora? Perché siamo arrivati a questo? E perché la crisi libanese riguarda anche noi?»

Queste ed altre domande verranno approfondite con Riccardo Cristiano, giornalista vaticanista, già coordinatore dell’informazione religiosa di Radio Rai, da sempre attento al Madio Oriente ed ai temi del dialogo interreligioso, che lo ha portato, nel 2015, a fondare l’Associazione Giornalisti Amici di padre Dall’Oglio e a concentrarsi sulla tragedia siriana, scrivendo al riguardo due libri: “Siria, l’ultimo genocidio” e “Siria, la fine dei diritti umani” e uno sulla primavera araba “Il giorno dopo la primavera”, scritto con l’intellettuale libanese Samir Frangieh. Di Libano in particolare ha scritto fin dal 2011, con il volume “Beirut, Libano. Tra assassini, missionari e grand cafés”. Collabora con Reset, Vatican Insider e Formiche.

11 novembre 2019

Caritas, incontro per le parrocchie sui progetti sanitari

Il Poliambulatorio Caritas alla Stazione Termini (foto Cristian Gennari)

Il 15 aprile, dalle 10 alle 12, si svolgerà l’incontro online dei referenti parrocchiali delle comunità che aderiscono alla Rete di prossimità per la salute. L’incontrò sarà l’occasione per fare il punto sull’attività svolta dai “progetti sanitari” durante questo periodo di pandemia. Sono 103 le realtà parrocchiali di Roma che hanno attive forme di promozione della salute per le persone indigenti.

Per partecipare all’incontro è necessario contattare l’Area Sanitaria al numero 06.88815400 email: area.sanitaria@caritasroma.it.

7 aprile 2021

Caritas, incontro con Tarquinio e Pignatone

Continua il cammino di riflessione sull’enciclica Fratelli tutti proposto dalla Caritas diocesana e dal Servizio per la pastorale sociale, con il titolo “Si tratta di un’altra logica”. Venerdì 12 alle ore 18 interverranno Giuseppe Pignatone, presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, e Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire; tema dell’incontro: “Una cultura della superficialità”.

L’incontro on line si svolgerà sulla piattaforma Zoom; prevista al diretta sulla pagina Facebook della Caritas di Roma.

10 marzo 2021

Caritas, il tavolo sinodale con gli amministratori locali

Di Alberto Colaiacomo

Il servizio al bene comune e i problemi della città, le responsabilità della comunità cristiana e l’impegno politico, il grido di aiuto del mondo giovanile, la possibilità di nuove collaborazioni con strutture e spazi di aggregazione. Molti i temi trattati nel seminario “Nessuno si salva da solo: incontro sulla città”, il tavolo sinodale con gli amministratori locali di Roma Capitale promosso dalla Caritas diocesana che si è svolto nei giorni scorsi nel Palazzo Lateranense. Presieduto dal vescovo Benoni Ambarus, ausiliare incaricato per la Pastorale della carità, l’incontro ha visto la presenza dell’assessore alle politiche sociali Barbara Funari, insieme ai rappresentanti dei 15 Municipi e delle tre Asl del territorio comunale.

«Un’occasione – ha detto Ambarus – per confrontarci con gli amministratori che vivono il territorio e hanno una predisposizione ad affrontare il bene comune come atto di generosità personale. Ci piacerebbe che vi fosse una maggiore sintonia tra le comunità parrocchiali e voi che siete impegnati a livello locale». L’incontro ha avuto come prologo la presentazione di alcuni dati sulla situazione socio-economica della Capitale tratti dal Rapporto povertà 2021 della Caritas.

Il diacono Giustino Trincia, direttore della Caritas, ha spiegato come «ci troviamo di fronte a una città con due vestiti: uno splendente, quello delle sue bellezze, della generosità delle persone, della sua storia, della sua millenaria attrattività. L’altro, quello della sua complessità, delle sue molteplici criticità e sofferenze». Una situazione «difficile e frammentata» che, ha spiegato Trincia, «richiede di poter affrontare insieme i suoi molteplici problemi, perché nessuno da solo può farcela».

Priorità nell’incontro è stata data all’ascolto degli amministratori. Per Mauro Caliste, presidente del Municipio V, «occorre un piano sociale che abbia come priorità la famiglia e il contrasto alla povertà». Francesco Laddaga, guida del Municipio VII, ha posto l’accento «sull’importanza dei cattolici in politica» che, spesso, «si scontra con la chiusura delle parrocchie in modo autoreferenziale e in un pregiudizio verso tutti coloro che si impegnano in politica». Laddaga ha invitato le parrocchie e gli istituti religiosi ad aprire maggiormente i loro spazi e le strutture ai giovani e alle famiglie senza casa. Tematiche riprese da Gianluca Lanzi, presidente del Municipio XI, che ha evidenziato il ruolo «insostituibile» delle parrocchie nel «curare le relazioni per riannodare i fili di una città sfilacciata». Paola Ilari, vicepresidente del Municipio III, ha messo in risalto il loro impegno evidenziandone «la peculiare vocazione a incontrare ed educare le nove generazioni».

Proprio sui giovani e la necessità di integrare i figli degli immigrati si sono soffermati gli assessori alle politiche sociali Denise Lancia (Municipio X) e Giovanna Sammarco (IV). Alessandra Aluigi (VIII) ha ricordato l’impegno della parrocchia del Martiri dell’Uganda per le famiglie che vivevano nell’occupazione di via del Caravaggio e il ruolo di mediazione per evitare uno sgombero in strada.

Numerosi anche i progetti che vedono la collaborazione delle amministrazioni con le comunità parrocchiali: l’emergenza freddo, l’accoglienza dei profughi ucraini, il coordinamento dell’assistenza in strada per i senza dimora, gli aiuti alimentari alle famiglie durante il lockdown, l’anagrafe dei bisogni, i doposcuola. «A nove mesi dalle elezioni – ha detto Funari – è la prima volta che ci incontriamo insieme per uno confronto di questo tipo. Un incontro che rompe gli schemi a cui siamo abituati e mette al centro l’ascolto reciproco in un confronto costruttivo».

2 maggio 2022

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