22 Agosto 2025

A San Giacomo in Augusta la festa del santo patrono

Si festeggia il 25 luglio la memoria liturgica di san Giacomo il Maggiore. Per l’occasione, nella parrocchia a lui intitolata, San Giacomo in Augusta, nel rione Campo Marzio, sono previste diverse celebrazioni.

Si comincia martedì 23, alle ore 18.30, con il concerto spirituale di preghiera “Labyrinthus”, con lettura di brani della tradizione jacopea, a cura di Edoardo Coen. Ancora, il 24 luglio, sempre alle 18.30, sono in programma i primi vespri cantati e concertati della festa di San Giacomo, presieduti dal parroco don Giuseppe Trappolini. Il 25 luglio ci sarà solenne presieduta da monsignor Benoni Ambarus, alle ore 18.30. Al termine della Messa verranno consegnate le credenziali e la preghiera di benedizione ad un gruppo di nuovi pellegrini romani del Cammino di Santiago. Parteciperà la Cappella San Giacomo che curerà l’aspetto musicale, e inoltre saranno presenti responsabili della Confraternita di San Jacopo di Compostella.

16 luglio 2024

A San Gabriele la preghiera contro la tratta

Alla vigilia della IX Giornata mondiale di riflessione e preghiera contro la tratta, che si celebra l’8 febbraio, memoria liturgica di santa Bakhita, nella parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata, al Tuscolano, si terrà un momento di preghiera intitolato “Camminare per la dignità”. Promossa dalla stessa parrocchia, da Casa del Magnificat e dal Gruppo Sorelle e fratelli tutti, la veglia avrà inizio alle ore 21 e vedrà la partecipazione del vescovo ausiliare Benoni Ambarus, delegato per la Carità; saranno inoltre presenti alcuni membri del Coordinamento anti tratta della diocesi di Roma.

Alla preghiera si accompagnerà un gesto simbolico: si chiede infatti a tutti, anche a chi non potrà partecipare, di accendere una candela, «una luce contro la tratta per squarciare il buio dell’indifferenza». A spiegarlo è suor Rita Giaretta, fondatrice di Casa del Magnificat, una struttura a pochi passi dalla parrocchia di San Gabriele dove sono accolte e sostenute donne vittime di tratta. «Continuiamo a sensibilizzare, a riflettere a pregare – dice la religiosa – credendo, come ci esorta Papa Francesco, che solo insieme, solo unendo le forze, sarà possibile contrastare e sconfiggere questo crimine contro l’umanità».

30 gennaio 2023

A San Frumenzio riapre il servizio docce

Era chiuso dal 202 per lavori di rinnovo dei locali, ma martedì 8 gennaio ha riaperto il servizio docce presso la parrocchia di San Frumenzio ai Prati Fiscali.

Per maggiori informazioni, consultare il sito internet della parrocchia.

11 gennaio 2019

A San Bruno la speciale attenzione per gli anziani

Il cardinale vicario Baldo Reina torna a visitare in questi giorni la parrocchia di San Bruno, alla Pisana, dopo avere preso parte lo scorso gennaio alla celebrazione e ai festeggiamenti per la riapertura della cappella intitolata a san Lauro, «rimasta chiusa per diversi anni e legata alla memoria storica di questo territorio e di tanti parrocchiani, soprattutto anziani», dice il parroco don Jolly Nellanattu Antony. Ieri pomeriggio il porporato ha incontrato il consiglio pastorale parrocchiale, celebrando poi la Messa alle 18; questa mattina, invece, l’incontro è con i referenti dei gruppi parrocchiali e anche con i genitori dei bambini del catechismo. La Messa, animata dal coro parrocchiale, è in programma per le 11.

Sono «una ventina i piccoli che si stanno preparando a ricevere la prima Comunione – riferisce il sacerdote di origine indiana che guida la parrocchia da un anno e mezzo – ma una sessantina in totale i bambini che prendono parte alle attività di catechesi», laddove «pur in una comunità piccola, di 6-7mila fedeli, ci sono diverse famiglie giovani oltre ad una buona parte di popolazione più anziana». Una comunità piccola ma che «dimostra una buona partecipazione ed è molto attiva», sono ancora le parole del parroco, che sottolinea anche la ricchezza di carismi differenti sul territorio per «la presenza di diverse comunità religiose».

Il sacerdote, poi, mette in luce un’attenzione speciale rivolta «alla solitudine degli anziani», un’emergenza rilevata cui, tra le altre iniziative, cerca di fare fronte il gruppo “Le formiche di San Bruno” che «si riunisce una volta alla settimana, da circa un anno, la mattina – continua don Jolly – per svolgere attività manuali e realizzare dei lavoretti poi venduti nei mercatini organizzati a Natale e in occasione della festa patronale».

Delle esigenze degli anziani legate alla solitudine si prende cura anche il gruppo della Caritas i cui volontari, «oltre ad accompagnare materialmente con la spesa o il pacco di viveri – riferisce Fabiana –, aiutano le persone anziane nella prenotazione di visite mediche o per il disbrigo di pratiche burocratiche». Il Centro di ascolto parrocchiale è attivo tutti i martedì dalle 17 alle 18 per il primo incontro di conoscenza e per la distribuzione di pacchi viveri; in particolare «dopo la fase emergenziale del Covid, a causa della quale in molti avevano perso il lavoro e si trovavano in situazioni di difficoltà – racconta ancora la volontaria –, attualmente seguiamo tra le 20 e le 25 famiglie, prevalentemente straniere ma qualcuna di italiana c’è».

Riferisce invece delle attività portate avanti per i più giovani Adriano, con Giulia educatore del gruppo del post-Cresima. «In questo ultimo periodo stiamo riavviando da un lato l’oratorio pomeridiano il sabato per i più piccoli – dice – mentre dall’altro dallo scorso anno abbiamo avviato la proposta del cineforum per gli adolescenti. La sera del sabato per fare gruppo abbiamo cominciato col mangiare la pizza e per poi vedere un film, commentandolo insieme». La partecipazione dei ragazzi di terza media e del liceo «è stata ed è buona», sono ancora le parole di Adriano, e quest’anno oltre alla visione dei film «abbiamo aggiunto dei momenti di festa e di gioco». (di Michela Altoviti da Roma Sette)

2 marzo 2025

A San Bonaventura i tutorial per tenere aperto l’oratorio

Stimolare la creatività la fantasia degli adulti e dei bambini attraverso la realizzazione di lavoretti. Offrire a genitori e figli l’opportunità di trascorrere qualche ora divertendosi con attività manuali. Con questo spirito catechisti e animatori dell’oratorio di San Bonaventura da Bagnoregio a Torre Spaccata hanno realizzato dei tutorial, poi caricati sulla pagina Facebook parrocchiale con cadenza settimanale. In calendario ci sono anche la realizzazione di palme in cartoncino e la proposta di un presepe pasquale per rappresentare la Passione con il giardino del Getsemani sul Monte degli Ulivi e il Golgota da allestire in casa durante la Settimana Santa con l’aiuto di mamma e papà Seppur a distanza, prosegue anche il catechismo dell’iniziazione cristiana e la formazione dei giovani.

«Stanno riscuotendo successo i video della serie “Pillole di catechismo alla romana” di Michele La Ginestra, proposti dall’Ufficio catechistico diocesano – spiega il parroco, don Stefano Cascio –. Vengono coinvolti anche i genitori perché attraverso l’applicazione Kahoot formuliamo delle domande a tema e i grandi affiancano i bambini ragionando insieme sulle risposte da dare. Per i più grandi è stato messo on line il video realizzato dalla pastorale universitaria della diocesi con don Fabio Rosini. Le piattaforme per videoconferenze hanno permesso inoltre il ritiro di Quaresima».

Di Roberta Pumpo da Romasette

A San Bonaventura gli incontri con i candidati al Municipio

Si chiama “Da che pulpito viene la predica” l’ultima interessante iniziativa della parrocchia di San Bonaventura da Bagnoregio, a Torre Spaccata: dal 20 al 24 settembre, alle ore 19.30, ogni sera un diverso candidato presidente del VII Municipio interverrà per rispondere alle domande dei fedeli e cittadini. Perché la comunità di via Marco Calidio ha fatto dell’apertura al territorio uno dei suoi punti di forza, grazie alla guida del parroco don Stefano Cascio.

«Abbiamo preso il tema che ci ha proposto la diocesi in vista del Giubileo del 2025, “abitare con il cuore la città”, e lo abbiamo declinato nel nostro quartiere, la parte di città dove siamo chiamati a vivere», spiega il sacerdote, 43 anni appena compiuti. «Con l’altra parrocchia della zona, Santa Maria Regina Mundi, e insieme ad associazioni, istituzioni e scuole, è nata “La Rete”, con la quale portiamo avanti diverse iniziative – spiega don Stefano –. In questo contesto abbiamo pensato di farci sentire da quelli che saranno i futuri amministratori del nostro Municipio, del quale tra l’altro facciamo parte da poco. Nei mesi scorsi abbiamo attivato una raccolta di firme per cambiare Municipio, quindi ora siamo nel VII e non più nel VI. A quanto ne so, è la prima volta che succede una cosa del genere!». Per farsi conoscere dai nuovi amministratori e per dire la loro sul territorio, i membri della “Rete” hanno preparato un decalogo, con varie domande sul quartiere, che verrà sottoposto ai diversi candidati durante la prossima settimana. «Ciascuno avrà a disposizione cinque minuti per ogni risposta», anticipa il parroco.

Tra gli argomenti all’ordine del giorno, anche la questione degli autodemolitori e del parco di Torre Spaccata. «Continuiamo a lottare per avere più verde intorno alla nostra parrocchia – dice don Cascio –, vogliamo liberare il parco di Centocelle dalla presenza degli autodemolitori e vorremmo far riconoscere il pratone di Torre Spaccata come un vero parco pubblico. Nelle nostre battaglie non siamo mai soli, ma sempre al fianco di associazioni e realtà della zona. Anche la nostra Caritas parrocchiale collabora con un supermercato vicino; con le scuole abbiamo contatti continui anche per un progetto sulla legalità».

Agli incontri con i candidati presidenti si potrà accedere soltanto con il green pass. Il primo a intervenire, domani, sarà Manuel Trombetta per Virginia Raggi sindaca; martedì Francesco Laddaga per Roberto Gualtieri sindaco; mercoledì 22 Luca Di Egidio per Carlo Calenda; il 23 Luigi Avveduto per Enrico Michetti e infine, venerdì, Salvatore Vivace per Monica Lozzi.

17 settembre 2021

A San Bartolomeo la veglia per i missionari martiri

La basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina

Padre Olivier Maire, superiore provinciale di Francia dei monfortani, è stato assassinato il 9 agosto 2021, nella casa provinciale di Saint Laurent sur Sèvre, da un cittadino ruandese con problemi psichici che ospitava da tempo nella comunità e di cui si prendeva cura, Emmanuel Abayisenga. Non si conosce invece l’identità degli uomini che, la sera del 24 gennaio 2021, hanno ucciso don René Bayang Regalado, mentre stava rientrando al Seminario San Giovanni XXIII nel villaggio di Patpat, sull’isola di Mindanao, nel sud delle Filippine. Il sacerdote sosteneva i contadini delle comunità più isolate e aveva ricevuto minacce di morte. Nadia de Munari, missionaria laica italiana di cinquant’anni, apparteneva al gruppo di volontari dell’Operazione Mato Grosso in Perù, dove è morta sabato 24 aprile 2021 dopo essere stata aggredita con un machete mentre dormiva, nella casa famiglia dove abitava e operava, nel quartiere povero di Nuevo Chimbote. Le loro storie saranno ricordate, insieme a decine di altre, giovedì 24, alle ore 18.30, nella basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, nella veglia di preghiera in ricordo di coloro che in questi ultimi anni hanno offerto la loro vita per il Vangelo.

Organizzata dall’Ufficio missionario diocesano, dalla Caritas diocesana di Roma e dalla Comunità di Sant’Egidio, la liturgia sarà presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis e vedrà la partecipazione anche di rappresentanti delle comunità ortodossa, anglicana, evangelica. «Questa memoria avviene in un tempo dolorosissimo, di pandemia e di guerra – riflette monsignor Marco Gnavi, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo e referente organizzativo della veglia –, il conflitto in Ucraina che rischia di allargarsi all’intera Europa, e che già coinvolge le altre nazioni chiamate ad accogliere milioni di profughi e fronteggiare le conseguenze del conflitto. Il terribile flagello della guerra ci parla di morte, di vessazione, di feriti, di bambini orfani, di famiglie spezzate, di menzogna. Papa Francesco ha lanciato più volte un grido accorato di dolore a partire dal Mercoledì delle Ceneri, quando ci siamo raccolti in digiuno in preghiera, e nel cuore di questo tempo cerchiamo la luce della pace, chiedendo l’intercessione dei martiri contemporanei. È un atto doveroso raccoglierci in preghiera e ascoltare la voce di chi, disarmato, ha affrontato la morte difendendo sempre la vita».

22 marzo 2022

A San Barnaba riparte la scuola sociopolitica

“Una città da amare, un territorio da incontrare”. Questo il tema che fa da filo conduttore alla seconda edizione della Scuola di formazione sociopolitica della parrocchia di San Barnaba, promossa dall’Azione cattolica parrocchiale e intitolata a Lodovico Pavoni, il fondatore dei padri pavoniani a cui la comunità è affidata.

«Vogliamo riprendere e fare nostra la sensibilità del santo e imparare da lui nell’accogliere il grido della città di Roma, così come ci chiedono Papa Francesco e il cardinale De Donatis», spiega la presidente Daniela Lombardi. Nella parrocchia di piazza dei Geografi, a Torpignattara, è in programma un appuntamento al mese, fino al 16 maggio con docenti universitari, ricercatori ed esperti del mondo istituzionale, culturale e politico.

Al termine del percorso – che ha la direzione scientifica di Rocco D’Ambrosio, docente della Pontificia Università Gregoriana – sarà consegnato l’attestato di partecipazione.

5 novembre 2019

A Sacrofano, concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione del meeting “Comunità accoglienti: liberi dalla paura”

A Sacrofano, concelebra la Messa presieduta dal Santo Padre in occasione del meeting “Comunità accoglienti: liberi dalla paura”.

A Sacrofano una due giorni per tutti gli sposi di Roma

“Incantevole come l’amore” è l’esperienza formativa per riscoprire la bellezza della vita nuziale che l’associazione pugliese “Ingannevole come l’amore” propone agli sposi della diocesi di Roma per questo fine settimana – dal 22 al 24 marzo -, alla cittadella dell’accoglienza Fraterna Domus di Sacrofano. Il progetto, curato e guidato da Mimmo e Cinzia Armiento, «è un vero e proprio “tagliando” al matrimonio – dice don Simone Giovannella, parroco di San Carlo da Sezze e promotore dell’iniziativa a Roma -, un’occasione imperdibile per le coppie di ogni età per tornare a far risplendere l’amore nuziale e ripartire con quello slancio che solo la vera gioia fornisce».

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A Sacrofano l’incontro di inizio anno dei seminaristi

Nelle giornate del 6 e 7 settembre scorsi si è tenuto a Sacrofano, presso la Fraterna Domus, l’incontro di inizio anno dei seminaristi della diocesi di Roma. La tappa è ormai un momento di ritrovo tradizionale che segna la ripresa delle attività formative dei quattro seminari dove studiano i candidati al sacerdozio della diocesi: il Seminario Romano Maggiore, il Collegio Capranica, il Collegio Redemptoris Mater ed il Seminario della Madonna del Divino Amore.

La prima giornata si è aperta con la relazione del professor Armando Nugnes, della diocesi di Aversa, e nuovo rettore del Pontificio Collegio Urbano De Propaganda Fide, che si è soffermato su alcuni aspetti caratteristici del kèrigma, declinando questa sintetica espressione che compendia l’evento dell’annuncio del Vangelo in tutti i suoi aspetti (predicazione, insegnamento, cura delle persone). Il relatore, dopo una breve introduzione storico-teologico, ha invitato, in particolare, i presenti a provare a vivere con maggiore consapevolezza la tensione tra annuncio dell’evento passato e la sua traduzione nel contesto presente. È seguita una relazione di don Federico Corrubolo, storico e docente all’Istituto di Scienze Religiose “Ecclesia Mater”, sulla storia della diocesi di Roma. Il relatore ha sottolineato, con puntualità, l’importanza che ha rivestito il pontificato di Giovanni XXIII nel far nascere il senso di “chiesa locale” in una diocesi spesso in tensione tra le due polarità che identificano la sua vocazione, ad un tempo universale e particolare, dovuta alla funzione del Santo Padre di essere sia vescovo di Roma che pastore della Chiesa universale.

Nel pomeriggio ci si è divisi in dieci gruppi per riflettere sulla storia della propria chiamata vocazionale, condividendo con i compagni degli altri seminari alcuni aspetti comuni alle varie storie di sequela del Signore Gesù. È stata sottolineata, da quasi tutti i gruppi, la presenza di un filo conduttore che unifica ed accomuna le esperienze di ciascuno: ci si è soffermati sugli incontri e sulle esperienze che hanno originato il desiderio di seguire Cristo e di servire la sua Chiesa. È stata, inoltre, molto importante la condivisione su quanto necessaria sia, per ciascuno, la presenza di una comunità, sia essa parrocchia o movimento, capace di sostenere la scelta intrapresa ed accompagnare, in ogni tappa, ciascuno nel cammino di discernimento. Si è riflettuto, infine, sul significato di essere seminaristi a Roma, in una Chiesa da vivere ed amare proprio grazie alla sua ricca varietà di carismi, di proposte, di movimenti e di speranze. Ciascuno ha condiviso cosa significa, concretamente, per lui amare la Chiesa di Roma. In particolare, ci si è detti grati per la storia di cui si è eredi e si è provato a volgere lo sguardo al futuro, con la consapevolezza che le molte sfide che si profilano, benché non prive di difficoltà, potranno essere affrontate con la necessaria consapevolezza che dalla comunione ecclesiale potrà nascere un nuovo paradigma di Chiesa, capace di annunciare coerentemente e credibilmente Cristo in contesti sociali sempre nuovi e sfidanti.

Particolarmente coinvolgente è stata l’omelia del cardinale Enrico Feroci, che ha condiviso la sua esperienza vocazionale ed ha sintetizzato che cosa significa per lui essere prete di Roma. Nella mattina del 7 settembre, dopo la preghiera delle Lodi, sono stati presentati al cardinale vicario Angelo De Donatis i risultati dei lavori di gruppo. Sua Eminenza si è detto particolarmente felice per le belle suggestioni ricevute e, nel ricordare quanto il tema dell’incontro nasca dal desiderio di coinvolgere i seminaristi della diocesi nel lungo percorso di conversione che come Chiesa di Roma si è deciso di intraprendere, ha ricordato le tappe salienti di questo cammino: l’aver voluto declinare nel contesto romano le prospettive che Papa Francesco ha offerto a tutta la Chiesa in Evangelii Gaudium, il lungo ed attento lavoro di mappatura che si è fatto nelle parrocchie, ed ora la fase di un ascolto capace di coinvolgere le varie componenti della realtà ecclesiale, siano esse gruppi o singoli fedeli. Si tratta di un’opportunità di autentica conoscenza del contesto ecclesiale, per poter avere una sempre più efficace capacità di proposta e di azione.

Un lavoro che si presenta, ormai, come naturalmente propedeutico in vista del Sinodo dei Vescovi, dal titolo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, che nel periodo tra il 2021 ed il 2023, vuole coinvolgere, a vari livelli, sia le Chiese particolari, nel 2021, che la Chiesa universale, con l’Assemblea Generale del 2023, ed infine, nuovamente le Chiese particolari nella fase attuativa. La mattinata si è conclusa con la celebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinal Vicario.

Nel pomeriggio i partecipanti all’incontro sono andati presso la cattedrale di La Storta, dove sono stati accolti dall’amministratore apostolico della diocesi di Porto- Santa Rufina, il vescovo Gianrico Ruzza, per un pellegrinaggio alla cappella della Visione, che ricorda l’esperienza mistica che ebbe Sant’Ignazio di Loyola nel venire a Roma nel 1537. L’occasione è stata un’opportunità per ricordare la figura del santo fondatore della Compagnia di Gesù nell’anno a lui dedicato in occasione dei cinquecento anni dalla battaglia di Pamplona, evento al quale lo stesso sant’Ignazio fa risalire l’inizio della sua conversione.

di Nicola Pigna

8 settembre 2021

A Roma le reliquie di santa Bernadette in vista della Giornata del malato

Dal Santuario di Lourdes a San Giovanni in Laterano, passando per parrocchie e ospedali. Saranno a Roma dal 5 all’11 febbraio le reliquie di santa Bernadette Soubirous, abitualmente custodite nel santuario mariano di Lourdes.

Lunedì 5 febbraio saranno esposte al policlinico universitario Campus Bio – Medico; il giorno seguente, 6 febbraio, saranno all’ospedale Sandro Pertini e ancora mercoledì 7 al Policlinico di Tor Vergata, giovedì 8 al policlinico Agostino Gemelli e venerdì 9 all’ospedale San Giovanni. Sabato 10 febbraio, poi, il reliquiario arriverà nella parrocchia intitolata alla santa a cui apparve la Vergine Maria: quella, appunto, di Santa Bernadette Soubirous, in viale Ettore Franceschini 40 (zona Colli Aniene). Domenica 11 febbraio, alle 16, saranno nella basilica di San Giovanni in Laterano per la celebrazione della XXXII Giornata mondiale del malato, con il cardinale vicario Angelo De Donatis.

30 gennaio 2024

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