20 Dicembre 2025

Partecipa al 208° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Alle 18.30 presso la Caserma “Salvo D’Acquisto” partecipa al 208° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Adoratori, la conclusione del percorso formativo

Si concluderà sabato prossimo, con una celebrazione alle 11 nel Santuario del Divino Amore, a Castel di Leva, il percorso formativo rivolto ai fedeli che vivono l’esperienza dell’adorazione eucaristica prolungata. A presiedere la Messa, il vescovo ausiliare Paolo Ricciardi, delegato per la pastorale sanitaria, che ha curato questo progetto in sinergia con l’Ufficio liturgico diocesano. Prima della celebrazione, alle 10, la catechesi di padre Andrea Mandonico su “La spiritualità eucaristica di Charles de Foucauld”.

«C’è stato il desiderio di unire il servizio dell’adorazione eucaristica alla preghiera di intercessione per i malati – dice Ricciardi –. Anche la data scelta per la conclusione del percorso formativo per gli adoratori è legata alla volontà dell’Ufficio per la pastorale sanitaria di dedicare l’11 di ogni mese alla preghiera per i malati», guardando all’11 febbraio, memoria della prima apparizione di Maria a Bernadette a Lourdes e Giornata mondiale del malato.

Il presule spiega come «i tre incontri dedicati agli adoratori delle parrocchie romane, che si sono tenuti a febbraio, aprile e maggio, hanno avuto un valore formativo ma anche di incontro e di confronto». L’adesione è stata buona, con circa 150 partecipanti ad incontro, laddove le parrocchie della diocesi dove si vive «l’Adorazione eucaristica o continua, cioè dalla mattina alla sera, o perpetua, cioè anche nelle ore notturne – dice ancora il vescovo –, sono in totale una trentina».

Il primo incontro è stato affidato a monsignor Riccardo Aperti, docente di Liturgia all’Istituto di Scienze religiose Ecclesia Mater, e ha avuto per tema “Dall’Eucaristia celebrata all’Eucaristia adorata”; a guidare il secondo appuntamento su “L’adorazione eucaristica” è stato padre Marko Ivan Rupnik, gesuita e fondatore del Centro Aletti; infine, su “Eucaristia, evangelizzazione e missione” è intervenuto padre Massimo Marellli, dell’Ufficio liturgico del Vicariato.

Ricciardi sottolinea come si è trattato di un cammino «in vista del Congresso eucaristico nazionale, che si svolgerà a settembre a Matera», e anche di «un’occasione per riflettere su come l’Adorazione eucaristica è sì un modo per prolungare l’esperienza di amicizia con il Signore Gesù ma non da vivere esclusivamente come uno spazio privato, sebbene intimo», quanto «come un servizio alla Chiesa, per condurre all’Eucarestia la nostra vita e la vita della Chiesa stessa».

di Michela Altoviti da Roma Sette

6 giugno 2022

Presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale

Alle ore 9.30 a Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale.

Celebra la Messa al Santuario Nuovo della Madonna del Divino Amore

Celebra la Messa al Santuario Nuovo della Madonna del Divino Amore. 

A Montefiolo gli esercizi ignaziani aperti a tutti con don Matteo Casadio

A Montefiolo gli esercizi ignaziani aperti a tutti con don Matteo Casadio.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa in occasione del 150° anniversario della fondazione delle Suore Missionarie Comboniane e delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano celebra la Messa in occasione del 150° anniversario della fondazione delle Suore Missionarie Comboniane e delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice.

Fidei Donum: sul coraggio di vivere e condividere il dono della fede

di suor Elisa Kidane, direttrice del Centro missionario diocesano

Quale tempo migliore per celebrare il 65° anniversario di un’enciclica missionaria se non il tempo pasquale? Un tempo segnato e cadenzato dalla narrazione dell’evangelista Luca, il quale ci ha condotto, giorno dopo giorno, narrandoci il percorso terreno di Gesù e la sua fatica nel preparare i discepoli nell’ardua impresa di divenire testimoni veraci della Storia della Salvezza. Dopo il mistero di Cristo asceso in cielo, eppure ancora in mezzo a noi, dopo lo scombussolamento della Pentecoste, la liturgia ci introduce in un percorso più consono ai discepoli, descritto negli Atti degli Apostoli…

Ed è su questa strada che la Chiesa, di ogni tempo e in ogni luogo, si è sempre impegnata a suscitare e mantenere viva la passione missionaria, nello sforzo di incoraggiare uomini e donne di buona volontà ad uscire dai proprio cenacoli per portare ovunque la Buona Notizia: Gesù è risorto. Una notizia da portare ovunque, fino agli estremi confini della terra. Una missione e una passione che durano nel tempo.

Alla luce di questa preziosa eredità, il Centro missionario diocesano desidera fortemente dare risalto al 65° anniversario della Fidei donum. L’11 giugno ci sarà un convegno nel quale ci metteremo in ascolto delle testimonianze vive di chi ha vissuto concretamente lo spirito dell’enciclica, considerata la magna carta della missione per il coraggio evangelico che traspira. Una enciclica scritta in tempi non facili per lo scenario mondiale del tempo. Quasi uno spartiacque tra un prima e un dopo di un’era, che necessariamente dovrà decidere quale direzione prendere guardando al futuro che l’attendeva.

Papa Pio XII ebbe l’ardire di scrivere quest’enciclica incoraggiando ed esortando le Chiese a guardare fuori dal proprio recinto; erano tempi in cui la paura, l’incertezza, le fatiche sociali ed economiche rendevano tutto più difficile e, più che guardare oltre, c’era forse la voglia di serrare le fila e cercare sicurezze dentro casa. La sua audacia sembra voler scuotere la Chiesa e prepararsi a vivere l’inedito tempo del Concilio Vaticano II. Con la Fidei donum, il 21 aprile 1957, il Papa lanciava un appello a tutto il mondo cattolico perché dirigesse gli «sguardi verso l’Africa, nell’ora in cui si apriva alla vita del mondo moderno e attraversava gli anni forse più gravi del suo destino millenario». Un chiaro invito a far cadere gli steccati e considerarsi semplicemente Chiese sorelle. Insomma, una chiamata ecclesiale ad un respiro universale.

L’enciclica, ed è qui la sua grande novità, mentre esorta tutti e tutte a farsi carico della grande missione di annunciare al mondo l’avvento del Regno di Dio, incoraggia i sacerdoti diocesani a partire, anzi, rivolgendosi alle diocesi più provviste di clero, le esortava: «Date in proporzione dei vostri mezzi… non si tratta di ridurvi alla penuria, ma di applicare il principio di uguaglianza». 65 anni fa questo testo ebbe l’effetto di suscitare un grande entusiasmo tra sacerdoti e laici, che vedevano in questa opportunità la possibilità di “uscire” e sperimentare non ad vitam, ma per un periodo concordato con i propri responsabili ecclesiali, la gioia di condividere la propria fede con altri popoli e con altre Chiese.

Dobbiamo affermare senza reticenza alcuna che è stata una stagione ecclesiale davvero interessante. Preti, laici, famiglie, che sotto il titolo di fidei donum, ebbero il coraggio di partire inviati dalla propria diocesi, dai propri vescovi, e consegnati ad altri vescovi per servire altre comunità cristiane. Da qui ebbe inizio quella circolarità che diede alla Chiesa un sapore sempre più cattolico, sempre più universale. Non ci sono alternative a questa modalità. E ancora oggi la Chiesa necessita di questi scambi, per crescere.

Oggi, a 65 anni da allora, con il dono del Concilio Vaticano II, che ampiamente rafforzò lo spirito missionario; con le encicliche missionarie che continuarono a ravvivare il coraggio di uscire dalla propria terra; con la risposta entusiasta di tantissime diocesi sparse lungo i confini della terra, sentiamo la necessità di risvegliare e ravvivare la passione, lo stupore, la generosità del Kerigma che «deve occupare il centro dell’attività evangelizzatrice e di ogni intento di rinnovamento ecclesiale» (EG 164).

Rafforzati da tutta questa bella eredità, abbiamo sentito importante questa occasione unica per ritornare a rileggere questa enciclica, ri-stamparla e ri-consegnarla alle generazioni di oggi e a quelle che verranno. Non sarà possibile a tutte e a tutti partire, ma la gioia coltivata dall’esperienza condivisa darà ai giovani che sono tra voi la forza di sentirsi ingaggiati con una testimonianza ecclesiale per un impegno missionario a vita. Vi aspettiamo! Per ripartire.

Clicca qui per scaricare il libretto

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3 giugno 2022

La veglia di Pentecoste al Divino Amore

1944, i tedeschi bombardano Roma. Papa Pio XII decide di far portare l’immagine della Madonna del Divino Amore dal santuario di Castel Divina fino al centro di Roma, per preservarla. Prima viene ospitata nell’omonima chiesetta di piazza Fontanella Borghese, e poi, a maggio, dato l’enorme afflusso di fedeli, viene spostata a San Lorenzo in Lucina e ancora a Sant’Ignazio di Loyola. Il 4 giugno i romani a migliaia si ritrovano nella chiesa, e fanno voto alla Madonna affinché la città venga risparmiata. E così accade: la città viene abbandonata dai tedeschi e le truppe alleate fanno il loro ingresso trionfale, senza colpo ferire.

In occasione dell’anniversario e alla vigilia della Pentecoste, sabato 4 giugno, alle ore 21, si terrà la solenne Messa vespertina della Vigilia di Pentecoste, presso la Torre del Primo Miracolo del Santuario del Divino Amore. A presiedere la celebrazione sarà il cardinale Enrico Feroci, parroco al Divino Amore e rettore del Seminario degli Oblati della Madonna del Divino Amore.

1 giugno 2022

Presso la casa di accoglienza Foyer de Charité a Ronciglione incontra il Consiglio dei Prefetti.

Presso la casa di accoglienza Foyer de Charité a Ronciglione incontra il Consiglio dei Prefetti.

E’ entrato nella luce della Resurrezione Valentino, padre di don Scomparin

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

sono vicini al dolore di Don Ottavio Scomparin,
Presbitero itinerante nella Repubblica di Cina (Taiwan),
per la morte del suo caro papà

Valentino
di anni 98

e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Valentino
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.

I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 1° giugno 2022, alle ore 15.00,
presso la Parrocchia Sant’Elena
a Sant’Elena di Silea (TV)

 

31 maggio 2022

A Zoomarine la Festa degli oratori estivi

Sono aperte le iscrizioni alla Festa degli oratori estivi, di cui ricorre il decennale. L’appuntamento, per i tutti i gruppi degli oratori estivi di Roma, è per giovedì 23 giugno a Zoomarine, per una giornata all’insegna del divertimento e della condivisione. Per iscrivere il proprio gruppo è necessario compilare l’apposito form, disponibile sul sito https://www.oresroma.org/, entro e non oltre il 20 giugno. I ragazzi degli oratori estivi potranno accedere al parco al prezzo agevolato di 5 euro; è inoltre prevista una gratuità ogni dieci ragazzi paganti. I biglietti prenotati andranno ritirati presso la segreteria del Cor al quarto piano del Palazzo del Vicariato, a partire da lunedì 6 giugno, fino a mercoledì 22 giugno, alle ore 12. Il pagamento dovrà essere effettuato tramite bonifico o contanti al momento del ritiro. Per qualsiasi informazione si può contattare la segreteria del Centro oratori romani: info@centrooratoriromani.org; 06.69886406; 3316829050.

Quest’anno il sussidio degli oratori estivi, messo a punto dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile con Acr Roma, Agesci Lazio, Anspi Roma e appunto Cor, prende ispirazione da “La storia infinita” di Michael Ende; è possibile scaricarlo dal sito dell’Ores. Intanto è in programma una mattinata di formazione per gli animatori, il 4 giugno dalle 9.45 alle 12, presso l’oratorio della parrocchia di Santa Maddalena (via della Lucchina). Destinata anche a educatori e responsabili delle attività estive, verterà sul tema “Le buone prassi e le tecniche di animazione per l’animatore dell’oratorio estivo”. Per informazioni, contattare padre Giuseppe Tarì: giuseppe.tari@canossiani.org.

31 maggio 2022

Il Festival e il Congresso, verso il X Incontro mondiale delle famiglie

Il via mercoledì 22 giugno con il Festival delle famiglie presentato da Amadeus e da Giovanna Civitillo; poi il Congresso teologico pastorale con cinque conferenze principali; infine le celebrazioni con il Santo Padre. Senza dimenticare gli incontri nelle parrocchie romane di venerdì 24 e il concerto nel chiostro del Palazzo Lateranense di giovedì 23. Prende forma il X Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno 2022. Maggiori dettagli sul programma delle giornate romane sono stati svelati nel corso di una conferenza stampa, questa mattina nella Sala Stampa vaticana, alla quale sono intervenuti Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; Leonardo Nepi, officiale del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; monsignor Walter Insero, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Roma; Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini, rappresentanti della Pastorale familiare della diocesi di Roma. Collegati via Zoom, c’erano anche Amadeus e la moglie Giovanna, mentre hanno inviato un video messaggio i membri de Il Volo, che parteciperanno al Festival delle famiglie.

A differenza delle precedenti edizioni, nelle quali il Festival delle Famiglie si svolgeva nella serata di sabato, come momento di festa al termine del Congresso, questa decima edizione dell’Incontro mondiale delle famiglie sarà aperta dal Festival il mercoledì, presentando al pubblico i temi che verranno poi approfonditi nel convegno. L’evento, che avrà come titolo “The beauty of the family” avrà luogo in Aula Paolo VI dalle 18.15 alle 19.50 e verrà trasmesso in diretta su Rai Uno. «Più che fare discorsi e teorie sulle famiglie, daremo voce al racconto delle loro testimonianze – annuncia monsignor Walter Insero –. La scelta di conduttori, artisti e coloro che interverranno è pensata per valorizzare la loro esperienza di famiglia cristiana».

Il Congresso è costruito intorno a 5 conferenze principali su alcuni temi fondamentali. Il tema di ogni conferenza viene poi articolato in tre o quattro sotto-temi, nell’ambito di panel, ossia tavole rotonde, che sviluppano ulteriori questioni pastorali prioritarie per le Chiese particolari. In tutto 30 interventi, per un totale di 62 relatori, oltre a 13 moderatori delle sessioni: questi ultimi, tutti romani, segno e simbolo di una città che ospita e presenta i relatori che vengono dagli altri Paesi. I relatori saranno quasi tutte coppie di sposi, 3 soli sacerdoti; provengono da 17 Paesi diversi, scelti per competenza ed esperienza pastorale nelle varie tematiche.

«Il Congresso, a differenza di quelli delle edizioni precedenti, penso a Filadelfia, a Milano o Dublino – spiega Gambino – non avrà conferenze strutturate accademicamente con contenuti teologico-dottrinali, ma sarà un momento di incontro, ascolto e confronto tra operatori della pastorale familiare e matrimoniale. Lo scopo è quello di sviluppare il tema scelto dal Papa: “L’amore familiare: vocazione e via di santità”, tenendo conto di alcune indicazioni forti che emergono da Amoris laetitia, un testo che si presenta con delle linee programmatiche molto chiare per gli sviluppi possibili della pastorale familiare nei prossimi anni». Ecco, allora, che si parlerà di corresponsabilità sposi e sacerdoti nella pastorale delle Chiese particolari; di alcune concrete difficoltà delle famiglie nelle società attuali; della preparazione alla vita matrimoniale delle coppie; della formazione dei formatori in una pastorale famigliare piena di sfide e questioni difficili.

Infine, sabato pomeriggio la Messa in Piazza San Pietro con il Santo Padre e domenica l’Angelus. In tutto «sono stati invitati circa duemila delegati – spiega Nepi –, scelti dalle Conferenze episcopali, dai Sinodi delle Chiese orientali e dalle realtà ecclesiali internazionali che operano in maniera significativa nell’ambito dell’apostolato familiare. Il numero di delegati è stato assegnato in maniera proporzionale rispetto alle dimensioni di ciascuna Conferenza episcopale o realtà ecclesiale». I delegati delle Conferenze episcopali più povere che ne hanno fatto richiesta potranno venire a Roma grazie a uno speciale fondo di solidarietà.

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