Epifania del Signore
Entra nel vivo “Officina delle Opportunità”
Entra nel vivo “Officina delle Opportunità”, il servizio di accompagnamento, orientamento e inserimento lavorativo che opera nel territorio della diocesi di Roma, attraverso la rete di volontari e di operatori, e che si rivolge, in particolare, alle persone povere e fragili della città.
Saranno cinque gli incontri in programma – uno per ogni settore in cui è suddivisa la diocesi – per presentare l’iniziativa: per il settore Sud, appuntamento mercoledì 17 maggio, alle ore 17.30, presso il centro Santa Gianna Beretta Molla (via Amedeo Bocchi, 169); per il settore Centro, martedì 23 maggio, alle ore 17.30, presso la parrocchia di San Saba (piazza G. L. Bernini 20); per il settore Est, giovedì 25 maggio, alle ore 17.30, presso la Cittadella della carità Santa Giacinta (via Casilina Vecchia 19); per il settore Nord, martedì 30 maggio, alle ore 17.30, presso la parrocchia di San Frumenzio (via Cavriglia 8); per il settore Ovest, martedì 6 giugno, alle ore 17.30, presso Istituto Figlie della Misericordia e della Croce (Suore di Maria Rosa Zangara – in via Enrico de Ossò 73/75; Boccea via di Val Cannuta).
«L’idea non è di avviare una nuova agenzia del lavoro – spiega il direttore della Caritas diocesana Giustino Trincia nella lettera inviata a tutti i parroci e ai diaconi della diocesi –, ma di provare a spenderci più direttamente per rispondere all’incalzante richiesta di aiuto di coloro che con difficoltà cercano di inserirsi o di reinserirsi nel mondo del lavoro, o di migliorare la propria condizione lavorativa attuale, spesso segnata dalla precarietà o dalla irregolarità».
L’obiettivo di fondo del progetto triennale dell’Officina delle Opportunità (2023-2025), che vedrà nuovamente presenti Roma Capitale e Regione Lazio, è quello di superare la logica assistenzialista per promuovere la dignità delle persone in condizioni di fragilità. Tra i servizi offerti: l’orientamento professionale e l’aiuto alla compilazione del curriculum; l’inserimento in corsi e tirocini; l’accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro e al possibile inserimento lavorativo, attraverso i contatti con aziende e la socializzazione delle proposte; attività di advocacy e comunicazione per sensibilizzare la città rispetto al tema dell’inclusione socio lavorativa.
Per maggiori informazioni: 06.888.15370 / 366.635.6640 o scrivere a officina.lavoro@caritasroma.it.
9 maggio 2023
Enti ecclesiastici e Terzo Settore, corso alla Lateranense
Formare coloro che operano a vario titolo negli enti ecclesiastici e religiosi per rafforzare le competenze necessarie per l’efficace e proficua amministrazione degli enti: è l’obiettivo del corso online di alta formazione in “Amministrazione degli enti ecclesiastici e religiosi: aspetti giuridici, organizzativi, gestionali e Terzo settore” al via il 12 marzo. L’iniziativa è del Centro Lateranense Alti Studi della Pontificia Università Lateranense in collaborazione con il Vicariato di Roma e Cattolica Assicurazioni.
Il corso, organizzato in sette moduli con lezioni online sotto la direzione di Raffaele Lomonaco, direttore del Centro Lateranense Alti Studi, avrà, come spiega una nota, «un focus particolare su costituzione, gestione amministrativa, trattamento tributario e rapporti giuslavoristici, saranno approfondite tematiche di rilevante attualità quali la comunicazione, il fundraising e l’impatto sociale». Principali destinatari gli economi, gli amministratori diocesani e parrocchiali, i direttori amministrativi e i dipendenti di enti ecclesiastici, i membri dei consigli direttivi e gli operatori degli enti nonché consulenti e professionisti. Le lezioni si svolgeranno online di venerdì pomeriggio e sabato mattina, secondo il calendario pubblicato sul sito della Lateranense, www.pul.va. Tra i docenti, avvocati, professori universitari, rappresentanti della Santa Sede, della Cei e del Vicariato, nonché alcuni dirigenti di Cattolica Assicurazioni e della Fondazione Cattolica.
Secondo Lomonaco, il corso rappresenta «l’avvio di un percorso formativo all’interno dell’Università Lateranense sul settore del non profit in generale e dell’economia sociale nell’ambito di uno specifico ciclo di studi destinato a tutti coloro intendono operare in tali settori. Oltre 40 docenti tra accademici, professionisti e rap-presentanti di varie confessioni religiose, infatti, affronteranno argomenti di diritto canonico e civile, esamineranno aspetti tributari, del lavoro e la disciplina del Terzo settore applicabile agli enti religiosi».
Terrà delle lezioni anche il prelato segretario generale del Vicariato monsignor Pierangelo Pedretti, che sottolinea come «“la redditività non può essere l’unico criterio da tener presente” (Papa Francesco, Enciclica Laudato sì). Pertanto l’entrata in vigore della Riforma del Terzo settore ha posto in essere delle sfide probanti per coloro che amministrano la cosa comune, tra cui, ma non solo, promuovere la formazione tecnica continua come booster ed elemento positivo e socialmente fondante per la governance. Il corso di Alta Formazione promosso dalla Lateranense offre, a quanti desiderano operare nella gestione degli enti ecclesiastici e religiosi e nel Terzo settore, un approccio per la costruzione delle competenze all’altezza delle sfide del nostro tempo».
Per Piero Fusco, responsabile della Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore di Cattolica Assicurazioni, «la formazione è indispensabile in un settore particolarmente sfidante come quello degli enti ecclesiastici e religiosi e del Terzo Settore, che in questo momento sta vivendo una fase di importanti cambiamenti anche a livello normativo che richiede competenze e professionalità sempre più distintive. Siamo quindi onorati di sostenere la Pontificia Università Lateranense in questa importante iniziativa sostenuta anche dal Vicariato di Roma».
24 febbraio 2021
Enrica Onorante e Aldo Michisanti, due coniugi verso gli altari
Sarà aperta oggi, lunedì 24 giugno, alle ore 12 nell’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense, la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione dei Servi di Dio Aldo Michisanti ed Enrica Onorante, coniugi. Il rito di apertura sarà presieduto dal cardinale vicario Angelo De Donatis; e preceduto alle ore 10 da una celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Brigida a piazza Farnese.
«Enrica Onorante è stata apprezzata collaboratrice del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo della Conferenza episcopale italiana», ricorda il segretario generale della Cei monsignor Stefano Russo. Mentre il cardinale vicario Angelo De Donatis, nell’editto pubblicato lo scorso 17 dicembre, la ricorda come «laica e madre di famiglia», «discreta, attenta e sempre pronta ad accogliere per servire». Morta a Roma nel 2008, Enrica, ricorda ancora il cardinale De Donatis, «con uno stile veramente “materno” incoraggiò molti religiose e religiosi e sacerdoti, di tutto il mondo nella loro attività pastorale, guadagnandosi la loro stima e affetto».
24 giugno 2019
Energia, libero mercato e famiglie: il progetto di Caritas e Acli
Le difficoltà a riscaldare o rinfrescare adeguatamente l’abitazione, ad utilizzare senza estreme limitazioni gli elettrodomestici indispensabili per la vita della famiglia e a far fronte, nei casi più estremi, alla necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali e salvavita, sono i principali ambiti che caratterizzano il fenomeno della povertà energetica. Nel contesto economico e sociale attuale, a fronte del forte aumento dei costi per l’energia domestica e con l’8,5% delle famiglie italiane in situazione di povertà, si sta realizzando, non senza difficoltà e abusi per i consumatori, il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, per quanto concerne le utenze domestiche di luce e gas.
I servizi di tutela sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità destinati ai clienti finali di piccole dimensioni, quali famiglie e microimprese, che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero. La normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela, con un progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero, che nella generalità dei casi rimarrà l’unica modalità di fornitura: per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale il servizio di tutela si è concluso dal gennaio 2024; per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica a partire da luglio 2024; per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023. I clienti vulnerabili potranno continuare ad essere invece serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità.
In tale panorama alquanto indefinito, i clienti finali si trovano spaesati e hanno difficoltà a districarsi tra le miriadi di offerte e notizie, rischiando di diventare vittime di proposte non adatte alla loro situazione o, addirittura, proditorie e mendaci.
“Energia, Libero Mercato e Famiglie. Azioni di sensibilizzazione, informazione e tutela delle persone e delle famiglie” sono queste le azioni messe in campo dal progetto “Tuteliamo le Energie” che la Caritas diocesana di Roma e le Acli di Roma promuovono nella Capitale. Un progetto di informazione e prima assistenza, al fine di fornire elementi utili per una scelta consapevole degli utenti finali dei servizi elettrici e gas, nonché di ausilio per le categorie deboli, le quali hanno diritti e possibilità di cui spesso ignorano l’esistenza.
L’iniziativa è stata presentata oggi, 18 aprile, con una conferenza nella Sala “Ugo Poletti” del Vicariato di Roma con gli interventi del vescovo Baldo Reina, vicegerente della Diocesi di Roma; Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma; Lidia Borzì, presidente Acli Roma aps; Giacomo Martelli, vicepresidente Caf Acli Nazionale; e Valerio Vasale, referente del progetto per la Presidenza Acli Roma aps.
Sono tre i pilastri del progetto “Tuteliamo le energie”: la formazione degli operatori dei centri di ascolto parrocchiali e dei promotori sociali di Acli Roma, la sensibilizzazione e l’informazione nei confronti delle famiglie, il sostegno alle famiglie più fragili che chiedono aiuto alle parrocchie attraverso la rete dei Caf Acli.
La necessità di questo periodo storico è quella di garantire un servizio di primo orientamento, gratuito, che attraverso operatori e volontari impegnati in particolare nei centri di ascolto delle parrocchie di Roma, debitamente formati, favorisca l’apertura al dialogo umano e diretto e non tramite call center, all’informazione, la consulenza di natura tecnica, sociale, giuridica, per una scelta consapevole e attenta.
Con l’ausilio di esperti legali, esperti energetici, nonché operatori delle due organizzazioni, gli animatori e i volontari delle parrocchie verranno mesi in condizione di acquisire una più ampia consapevolezza della esigibilità dei diritti, nonché una formazione dedicata alla procedura interna e alla implementazione di un canale dedicato all’accoglienza e accompagnamento degli utenti appartenenti a categorie fragili che usufruiranno dei servizi gratuiti di informazione e prima consulenza in tema di mercato libero, energia elettrica e gas.
Nel caso in cui l’operatore o volontario Caritas, dopo una prima informativa e consulenza del Centro di ascolto, valuti che l’utente del Servizio necessiti di approfondimento e aiuto, potrà indirizzarlo e accompagnarlo, verso un Caf Acli di Roma o presso lo Sportello legale della Caritas diocesana, per avere una informativa più approfondita e specifica e per essere seguito in caso di necessità.
La Caritas di Roma, tra il 2022 e il 2023, ha condotto un’indagine per monitorare l’attività delle parrocchie nell’ambito del sostegno alle famiglie in difficoltà economica sui temi della povertà energetica.
L’analisi ha coinvolto complessivamente 104 centri di ascolto parrocchiali, la metà di quelli che sono nel sistema di “rete diocesana” della Caritas e circa un terzo delle comunità parrocchiali di Roma. Un campione certamente non rappresentativo, anche perché disomogeneo a livello territoriale, ma che – correlato ad altri indicatori dell’attività svolta dalla Caritas – permette di tracciare alcune caratteristiche presenti nella realtà romana.
Nella quasi totalità delle parrocchie romane è emerso che ci sono famiglie, che si rivolgono ai volontari della Caritas per far fronte a bollette “insolute” in particolare elettricità e gas. In un contesto in cui, per il 53% di coloro che si rivolgono alle parrocchie, la spesa per l’energia costituisce oltre un quarto del totale del reddito.
Anzitutto la dimensione del fenomeno.
La quasi totalità (99%) dei Centri di ascolto (CdA) parrocchiali ha dichiarato di aver attivato interventi di aiuto a persone (singoli o famiglie) che dovevano far fronte al pagamento di bollette insolute. Nel 56% si è trattato di molte richieste, nel 42,3% di un fenomeno sporadico.
Il 90 % dei CdA parrocchiali ha ricevuto richiesta di aiuto per utenze insolute di elettricità e gas, seguite dalle rate condominiali (8%) in cui rientrano le spese per il riscaldamento nei sistemi centralizzati. Sporadiche le richieste per il pagamento dell’acqua.
Il 56% dei centri di ascolto ha dichiarato che si sono rivolte anche persone che avevano subito un distacco o una diminuzione di potenza dovute a morosità ricevendo assistenza per fare richiesta di misure straordinarie per la riduzione dell’importo (bonus) o per la rateizzazione del debito.
La spesa per le utenze energetiche, tra coloro che si sono rivolti ai centri di ascolto, assorbe una quota molto considerevole del reddito familiare: quasi la metà dei CdA parrocchiali indica che tra i propri assistiti il costo mensile delle bollette pesa tra il 26 e il 50 per cento del totale, per l’8% arriva ad assorbirne oltre la metà. Questo fa ipotizzare che la difficoltà a sostenere i costi delle utenze è “strutturale” e non necessariamente legata ai recenti aumenti tariffari. La spesa energetica essenziale rappresenta dunque una voce consistente per le famiglie con redditi bassi, che va ad aggiungersi ad altre situazioni di estrema fragilità: tra queste troviamo situazioni di case senza impianti di riscaldamento in cui viene chiesta assistenza per acquistare bombole di gas, legna, stufe elettriche e altre fonti di calore.
Nel 36% di centri di ascolto, inoltre, vi sono state richieste per l’acquisto di caldaie elettriche di persone che non potevano accedere ad alcun contributo pubblico vivendo in situazioni di irregolarità amministrativa (affitti in nero, occupazioni). Per gli stessi motivi, emerge che soltanto il 2% del campione intervistato ha presentato o richiesta di assistenza o informazioni per l’accesso a incentivi di riqualificazione energetica.
Da considerare inoltre che nel 77% dei CdA Parrocchiali, le famiglie che hanno richiesto aiuto per l’approvvigionamento di energia erano composte da persone con “condizioni di salute cagionevoli” e nel 17% segnalano la presenza di malati che hanno bisogno di utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita (carrozzine elettriche, sollevatori mobili, materassi antidecubito) per le quali spesso non si è a conoscenza delle specifiche agevolazioni e tutele previste.
18 aprile 2024
Empori della solidarietà, riapre quello al Trionfale
Ha riaperto mercoledì 18 novembre l’Emporio della solidarietà “Trionfale”. Dopo un periodo di sospensione dovuto a motivi organizzativi e alla normativa di sicurezza per la pandemia, la struttura al numero 20 di via Ireneo Affò è tornata operativa. Sarà aperto dalla ore 15 alle 19 ma si potrà accedere solo su appuntamento dato dai centri di ascolto delle parrocchie.
24 novembre 2020
Emergenza Ucraina, le indicazioni della Caritas per le parrocchie
Attivare una mappatura delle risorse del territorio per prepararsi all’accoglienza dei profughi dall’Ucraina. Intensificare l’attività di animazione e sensibilizzazione della comunità parrocchiale. Contribuire alla colletta di solidarietà della Chiesa italiana tramite le Caritas diocesane. La Caritas di Roma ha inviato a tutti i parroci prefetti una comunicazione sull’emergenza Ucraina.
«In una situazione così complessa, soggetta a possibili continui cambiamenti ed esposta a drammatiche conseguenze ad ogni livello, è importante che ogni comportamento delle comunità parrocchiali sia improntato alla corresponsabilità, al dialogo e alla collaborazione all’interno e all’esterno della comunità ecclesiale», si legge nel documento. Di qui una serie di indicazioni pratiche per fronteggiare questa prima fase di emergenza.
Innanzitutto, si ricorda che la Conferenza episcopale italiana ha stanziato 100mila euro per sostenere i primi interventi ed ha attivato una raccolta fondi a cui aderiscono tutte le Caritas diocesane. Per quanto riguarda Roma, è possibile contribuire con donazioni al conto corrente postale 001021945793 intestato a Fondazione “Caritas Roma” – ONLUS (Via Casilina Vecchia 19), causale “Sostegno Ucraina”; bonifico bancario Banco Posta IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793. Sconsigliate, al momento, raccolte di farmaci, vestiario o alimenti a livello parrocchiale.
Importante anche «fare una ricognizione nel proprio territorio – è l’invito ai parroci prefetti –, per censire immobili, strutture per la possibile accoglienza; famiglie disposte ad ospitare; persone in grado di operare come volontari, mediatori e insegnanti di italiano nelle strutture di accoglienza, che possibilmente conoscano le lingue ucraina, russa o polacca». Lavorare in rete è fondamentale, è l’esortazione della Caritas, che suggerisce anche di promuovere momenti di incontro, di preghiera, di approfondimento.
Si ricorda inoltre che il Comune di Roma ha attivato, presso l’ufficio immigrazione, una sala operativa cittadina per chiunque – associazioni o singole persone – desidera avere informazioni e offrire aiuti. Numero verde 800 93 88 73 – attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20; è stata avviata una ricognizione per verificare gli alberghi disponibili ad accogliere persone in fuga dall’Ucraina; verrà rafforzata la collaborazione con la Regione Lazio per venire incontro alla necessità di predisporre un apposito servizio di vaccinazione dei profughi e con il Ministero degli Esteri per quanto riguarda i possibili problemi legati ai documenti delle persone fuggite.
Per saperne di più: http://www.caritasroma.it/emergenza-ucraina/
4 marzo 2022
Emergenza Ucraina, l’impegno della Caritas
Due voli umanitari della Caritas Italiana porteranno in Italia la prossima settimana da Varsavia 400 profughi ucraini vulnerabili. Nell’ambito del programma, la diocesi di Roma accoglierà 87 persone fragili, in più scaglioni, ospitati in 19 tra parrocchie e istituti religiosi. L’annuncio è stato dato dalla delegazione dell’organismo pastorale della Cei dopo il viaggio nei centri di accoglienza profughi in Moldavia, Romania e Polonia dove ha partecipato anche il vescovo Benoni Ambarus.
Nelle strutture della Caritas romana sono attualmente accolti 84 profughi, mamme con bambini, nell’ambito del sistema “Cas diffuso” in collaborazione con la Prefettura di Roma e 11 donne nell’ambito del sistema Sai in collaborazione con Roma Capitale.
17 marzo 2022
Emergenza abitativa, donazioni anche da Papa Francesco per il Fondo don Sardelli
Anche Papa Francesco ha contribuito, nelle scorse settimane, prima del suo ricovero ospedaliero, al Fondo don Roberto Sardelli per l’emergenza abitativa: ha infatti donato un milione di euro per la ristrutturazione dell’ex Casa del Clero di via Vergerio, i cui spazi verranno trasformati in 20 appartamenti destinati a chi ha bisogno.
La notizia era stata già annunciata il 30 gennaio in un incontro dedicato alla memoria di don Sardelli nella parrocchia di San Policarpo, ma non era stato detto a quanto ammontasse la donazione del Santo Padre. Nei giorni scorsi, poi, la cifra è stata resa nota in una lettera inviata dal cardinale vicario Baldassare Reina ai presbiteri della diocesi di Roma.
«Dal 23 al 27 giugno 2025 celebreremo il Giubileo dei seminaristi, dei vescovi e dei presbiteri – scrive il cardinale vicario –; per giungere preparati spiritualmente è opportuno pensare a un segno concreto di carità e speranza da offrire come Chiesa di Roma».
Lo scorso 25 ottobre, quando Papa Francesco venne a San Giovanni in Laterano per l’assemblea diocesana, «tra i temi trattati – ricorda il cardinale Reina – è emersa la questione dell’emergenza abitativa, un problema che come Chiesa abbiamo portato all’attenzione delle autorità competenti. Se abbiamo alzato la voce ritengo sia importante realizzare un gesto profetico, capace di dare maggiore credibilità a quanto abbiamo detto».
«Per questo motivo, dopo ampio e approfondito dialogo con il Consiglio presbiterale – scrive ancora il porporato –, si è pensato a questo “segno di speranza”: alimentare il Fondo don Roberto Sardelli (presbitero della nostra diocesi che nel suo ministero ha vissuto con passione la vicinanza a coloro che erano senza casa) attraverso le offerte destinate a questo scopo, per sostenere le famiglie che non hanno le garanzie necessarie per accedere a un contratto di locazione o a quanti non riescono a pagare i canoni (sempre più alti)». Pertanto, si legge ancora nel testo, «vi invito a contribuire con una mensilità del sostentamento economico che riceviamo, oppure con una parte di esso».
«Mi auguro – è l’auspicio del porporato – che questa nostra scelta tocchi il cuore di tanti altri, affinché la Chiesa di Roma riesca a sensibilizzare sempre più uomini e donne a sostenere il Fondo Sardelli e affrontare concretamente l’emergenza abitativa nella nostra città».
6 marzo 2025