10 Maggio 2025

I pellegrinaggi a San Giovanni in Laterano – L’invito del Capitolo Lateranense

Carissimi fratelli e sorelle,
come già certamente saprete, ricorre in questo anno 2024 il XVII Centenario della dedicazione della nostra Cattedrale di Roma, la Papale Arcibasilica di S. Giovanni in Laterano, dedicata il 9 Novembre del 324 dal Papa Silvestro I in seguito alla costruzione e al finanziamento ad opera dell’imperatore Costantino.

Essendo alle soglie del Giubileo Universale del 2025, non abbiamo voluto creare doppioni e confusioni nei fedeli parlando di un giubileo della Cattedrale, ma pensandolo come preparazione a quello del 2025. Perciò, durante questo anno abbiamo organizzato alcune iniziative tese ad una sempre maggiore comprensione da parte dei fedeli al ruolo importante della nostra Cattedrale, chiamata fin dall’antichità “ Madre e Capo di tutte le Chiese dell’Urbe e dell’orbe”, come cuore pulsante della diocesi, dove si svolgono i momenti più significativi della vita diocesana.

Tra queste, abbiamo voluto privilegiare i pellegrinaggi, come occasioni propizie per la conoscenza, la visita, l’amore da parte di tutte le comunità diocesane, delle ricchezze non solo di arte e di storia, ma soprattutto di fede vissuta, che si respirano immergendosi nei 1700 anni di questa Basilica, la prima chiesa in cui i cristiani liberamente e pubblicamente hanno potuto svolgere le loro liturgie e lungo i secoli è sempre stata meta di tanti santi e personaggi illustri, che hanno lasciato la loro impronta.

A questo scopo abbiamo pensato a un interessante itinerario di visita, di riflessione e di preghiera che, partendo dal Battistero Lateranense, ripercorra le tappe dell’iniziazione cristiana e faccia comprendere e vivere il legame che unisce il popolo di Dio che è in Roma alla propria Chiesa madre.

Il periodo più indicato per il pellegrinaggio è il tempo forte della Quaresima e l’opportunità unica che viene offerta alle varie comunità, di una accoglienza dedicata e di un accompagnamento esperto e competente arricchisce l’offerta pastorale delle parrocchie per trarre profitto di vera conversione e rinnovamento spirituale per tutti i fedeli, usufruendo di guide eccezionali, di ampia possibilità di confessori e di liturgie e preghiere, con annessa indulgenza plenaria che la Penitenzieria Apostolica ha concesso per questa ricorrenza.

Vi esortiamo, perciò, per non trovare poi già occupato il giorno e l’orario che desiderate, a prendere quanto prima un appuntamento con la Segreteria della Basilica per prenotare il pellegrinaggio o attraverso email (basilica@laterano.va) o telefono ( 06.6988.6493). Verrete poi contattati personalmente dal Rev.do Don Carlo Stanzial, del clero Lateranense, per concordare, secondo i vostri desideri, i dettagli del pellegrinaggio e sarete accolti dal Camerlengo, Mons. Giovanni Falbo.

Vi salutiamo con fraterno affetto,
il Capitolo Lateranense, con l’Arciprete, Cardinal Angelo De Donatis e il Vicario Arcipretale, il Vescovo Guerino Di Tora

31 gennaio 2024

I panettoni solidali della Caritas

Solo 3 euro per acquistare un panettone solidale della Caritas diocesana e contribuire così alla campagna “La porta è sempre aperta”. Questo lo slogan della campagna che l’organismo diocesano ha promosso per sostenere l’accoglienza, soprattutto nei mesi invernali, di persone senza dimora che hanno perso il proprio “tetto” e si sono ritrovate a vivere in strada.

«Sono oltre 9mila le persone che a Roma vivono in strada e in alloggi di fortuna – sottolineano dalla Caritas –. Un mondo di “invisibili” vasto e sommerso, composto di uomini e donne, italiani e stranieri, giovani e anziani, ma anche di intere famiglie, che subisce le forme più gravi di sofferenza e isolamento e che l’epidemia da Covid-19 ha reso ancora più fragili. In un tempo ancora incerto e carico di bisogni come quello che stiamo vivendo, è importante che la Caritas continui ad essere un luogo di incontro, di scambio, di accoglienza e di ascolto per un’umanità che è sempre vissuta ai margini o ai margini si è trovata a vivere».

13 dicembre 2021

I panettoncini solidali della Caritas

La Caritas di Roma, da sempre vicina ai più fragili, in occasione delle festività natalizie promuove la campagna solidale “La porta è sempre aperta”, tramite la quale sarà possibile raccogliere fondi per la ristrutturazione del Centro di Villa Glori. Con uno sguardo particolare verso i pazienti socialmente esclusi e malati di Aids (accolti nel Centro fin dal 1988), il progetto mira a realizzare un servizio innovativo per persone con fragilità multiple, denominato “Complesso Integrato Villa Glori” e permetterà di ampliare il target dell’utenza, rivolgendosi non solo a persone con Hiv/Aids e affette da Alzheimer ma anche a coloro che hanno reti relazionali ristrette o insufficienti, che presentano problematiche socio-sanitarie e/o di non autosufficienza sia cronica che momentanea.

Con soli 3,50 euro di offerta si può ottenere un panettoncino solidale e sostenere così il progetto di riqualificazione. La donazione può essere effettuata con Paypal, carta di credito o bonifico. Per ulteriori informazioni: 06.88815120; donazioni@caritasroma.it; https://www.caritasroma.it/ .

21 novembre 2023

I nuovi viceparroci, vicari e collaboratori

Numerose le nomine dei vice parroci diocesani. Nel settore Est, don Simone Galletti va a Santa Maria Madre del Redentore; don Mateus Henrique Ataide Da Cruz a Santa Maria Addolorata, don Gianni Contino sarà vicario cooperatore parrocchiale a San Bernardino da Siena. Ancora, don Michele Di Matteo sarà vicario cooperatore ai Santi Fabiano e Venanzio.

Nel settore Nord, invece, a Santa Emerenziana sarà vicario cooperatore don Simone Caleffi, docente alla Lumsa; a Sant’Alessio ecco don Calogero Amato; a San Gelasio I Papa don Antonello Sacco come vicario cooperatore. A San Clemente sarà viceparroco don Salvatore Orazio Lucchesi, mentre don Isidoro Taschin sarà collaboratore parrocchiale. Ancora, in qualità di vice parroci arrivano don Guelcé Barthelemy a San Romano Martire; don Massimo Lucidi a San Basilio e don Elia Del Prete a Sant’Igino. Don Luigi Tedoldi sarà collaboratore parrocchiale a Santa Maria a Setteville, e anche don Alberto Papotti presterà lo stesso servizio a Sant’Ippolito.

Nel settore Sud, in particolare a San Marco Evangelista in Agro Laurentino, il nuovo vicario cooperatore sarà don Fabrizio Benincampi, mentre don Vito Vacca sarà collaboratore parrocchiale a San Francesco Saverio alla Garbatella. Come vice parroci, invece, ci saranno don José Ricardo Leon Chang a Nostra Signora di Bonaria; don Giuseppe Deodato a Santa Maria Mater Ecclesiae; don Samuel Nwosu al Sacro Cuore di Gesù Agonizzante; don Mauro Vera Roa a San Carlo Borromeo; don Giorgio De Iuri a San Tommaso Apostolo; don Manuel Secci alla Santissima Annunziata a via Ardeatina; don Samuel Piermarini a San Giovanni Battista de La Salle; don Riccardo Cendamo a San Carlo da Sezze. Infine, a Gesù Divin Salvatore ecco il vicario parrocchiale don Alberto Daniel Lopez Pantano.

Quanto al settore Ovest, a Santa Maria delle Grazie al Trionfale don Salvatore Marco Montone; a Gesù Divin Lavoratore don Dario Loi; a Santa Paola Romana don Christian Hernan Cabrera Olivares; a San Pio V don Pierangelo Margiotta; a San Lino don George Marius Bogdan; ai Santi Aquila e Priscilla don Diego Armando Barrera Parra. Sarà collaboratore parrocchiale a Nostra Signora di Guadalupe a Monte Mario don Udino Mantoet; Francesco Del Moro sarà invece vicario cooperatore al Santo Volto di Gesù e don Francesco Cerini sarà insegnante a tempo pieno.

Nel settore Centro, a Santa Croce in Gerusalemme, ecco infine don Alessandro Pugiotto.

20 giugno 2021

I nuovi sacerdoti ordinati da Papa Francesco: “Servire con gioia la comunità”

La preghiera sorta spontaneamente davanti al crocifisso di una chiesetta di paese, la supplica inginocchiato ai piedi di Cristo vivo nell’Eucarestia, il desiderio di farsi prossimo a chi è in difficoltà per tutta la vita. Storie diverse che hanno un denominatore comune: servire con gioia. Tra i nove sacerdoti ordinati da Papa Francesco per la diocesi di Roma ieri, IV domenica di Pasqua, ci sono Salvatore Lucchesi, Salvatore Marco Montone e Diego Armando Barrera Parra. Insieme a altri 3 neo presbiteri hanno studiato al Pontificio Seminario Romano Maggiore.

Il più anziano del gruppo è Salvatore Lucchesi, nato 43 anni fa a Aci Catena in provincia di Catania, che sarà vicario nella parrocchia di San Clemente Papa a Monte Sacro. Con il «cuore traboccante di gioia» ringrazia Dio «per il dono della chiamata» che si concretizza con l’ordinazione presbiteriale in questo tempo di pandemia «durante il quale il Signore, tra le tante sofferenze, chiama tutti a stare accanto a chi ha davvero bisogno di aiuto». La sua è stata una vocazione matura, arrivata dopo una vita a suo dire «dissoluta» e lontana dalla Chiesa. «Il Signore è stato infinitamente misericordioso – dice – e durante un cammino di conversione, pregando davanti ad un crocifisso, ho avvertito chiaramente la Sua chiamata a seguirlo e la mia vita è completamente cambiata».

Salvatore Marco Montone, 32 anni, è cresciuto a Spezzano Albanese, in provincia di Cosenza, in una famiglia «semplice e molto unita dalla fede». Nato il Venerdì Santo del 1989, ha sentito sempre al suo fianco «la presenza forte del Signore» e la sua vita è costellata da quelle che definisce «dioincidenze». La prima quando aveva pochi mesi di vita, il giorno del battesimo erano terminate le vesti bianche solitamente consegnate ai bambini in «segno della nuova dignità», a quel punto il sacerdote, spiega Salvatore Marco «decise di usare la sua stola». Dopo le superiori il trasferimento a Roma per studiare Giurisprudenza ma comprese che la sua vocazione era un’altra e una notte, durante l’adorazione eucaristica, prese la ferma decisione di entrare in seminario. Sarà vicario parrocchiale a Santa Maria delle Grazie al Trionfale e spera di essere un pastore con “l’odore delle pecore addosso” come dice Papa Francesco. «Vorrei che chi mi sta accanto avverta la bellezza di chi si sta donando facendo trasparire Gesù e non se stesso» conclude.

Diego Armando Barrera Parra, 27enne colombiano, grazie all’accademia di ballo che frequentava da adolescente conobbe un gruppo di laici e sacerdoti che facevano volontariato nel carcere minorile. Decise di unirsi a loro e rimase «stupito dell’amore che donavano ai ragazzi e del lavoro meraviglioso che facevano per aiutare alcuni giovani tossicodipendenti». Da qui il desiderio «di servire il prossimo e di essere accanto alle persone bisognose d’amore seguendo l’esempio del santo Curato d’Ars e di San Giovanni Bosco».

I nuovi parroci prefetti

A seguito della consultazione diocesana del 24 e 25 settembre scorso è stato rinnovato il Consiglio dei prefetti, che sarà valido per il quadriennio 2020-2024. Al di là dei membri di diritto, come il cardinale vicario, i vescovi ausiliari, il segretario generale e i direttori degli Uffici del Vicariato, sono stati rinnovati i parroci prefetti in alcune prefetture della diocesi.

Di seguito l’elenco dei nuovi parroci prefetti e la rispettiva prefettura:
Don Giuseppe Trappolini – I Prefettura
Padre Davide Carbonaro – II Prefettura
Padre Sergio Cavicchia – III Prefettura
Don Francesco Pesce – IV Prefettura
Padre Lucio M. Zappatore – V Prefettura
Don Maurizio Modugno – VI Prefettura
Don Carlo Purgatorio – VII Prefettura
Don Danilo Spagnoletti – VIII Prefettura
Don Diego Conforzi – IX Prefettura
Monsignor Giulio Giuseppe Villa – X Prefettura
Don Stefano Sparapani – XI Prefettura
Don Giuseppe Petrioli – XII Prefettura
Don Antonio Saturno – XIII Prefettura
Don Luigi Lani – XIV Prefettura
Don Concetto Occhipinti – XV Prefettura
Don Stefano Charles Cascio – XVI Prefettura
Don Francesco De Franco – XVII Prefettura
Don Andrea Carlevale – XVIII Prefettura
Don Walter Groppello – XIX Prefettura
Don Alberto Contini – XX Prefettura
Don Michele Di Matteo – XXI Prefettura
Don Mauro Manganozzi – XXII Prefettura
Monsignor Paolo Aiello – XXIII Prefettura
Don Paolo Adolfo Pizzuti – XXIV Prefettura
Don John Harry Bermeo Sanchez – XXV Prefettura
Don Roberto Visier Cabezudo – XXVI Prefettura
Don Gianfranco Corbino – XXVII Prefettura
Don Vittorio Bernardi – XXVIII Prefettura
Don Stefano Meloni – XXIX Prefettura
Don Francesco Giuliani – XXX Prefettura
Don Roberto Cassano – XXXI Prefettura
Don Alessandro Zenobbi – XXXII Prefettura
Don Marco Vianello – XXXIII Prefettura
Don Massimiliano Parrella – XXXIV Prefettura
Don Simone Carosi – XXXV Prefettura
Padre Guy Léandre Nakavoua-Londhet – XXXVI Prefettura

 

Leggi il Decreto del Cardinale Vicario

9 ottobre 2020

I nuovi italiani nella diocesi di Roma

Foto Diocesi di Roma / Gennari

«La crescita costante del numero di immigrati nel nostro Paese – con una incidenza sul totale della popolazione residente passata da meno dell’1% nel 1990 a più dell’8,7% nel 2023 (pari a 5.141.341 stranieri regolarmente residenti) – pone il tema dell’integrazione al centro del dibattito pubblico e del confronto politico. Dell’intero numero di stranieri residenti, circa il 29% appartiene alla classe demografica “giovane” (14-34 anni), producendo una categoria di cittadini che in Italia, tradizionalmente Paese di emigrazione anziché di immigrazione, era sostanzialmente inedita sino a una generazione fa: i “nuovi italiani”, su cui maggiormente si gioca la partita dell’integrazione».

Lo spiegano Fabrizio Battistelli e Francesca Farruggia, entrambi docenti alla Sapienza, rispettivamente presidente e segretaria generale dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo (Iriad), con il quale hanno curato, su commissione della diocesi di Roma, la ricerca su “I nuovi italiani nella diocesi di Roma”. Lo studio verrà presentato il 5 novembre alle ore 16 nella parrocchia di San Giuseppe Cafasso, a Torpignattara, uno dei quartieri più multietnici della Capitale. A presentarlo, oltre ai due studiosi, ci saranno – moderati da padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi – il vicario monsignor Baldo Reina, il vescovo Benoni Ambarus, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e l’assessora alle Politiche Sociali di Roma Capitale Barbara Funari. Porterà la sua testimonianza Veronica Kallarakkal.

L’analisi è basata su 119 rilevazioni faccia a faccia, tra interviste focalizzate a testimoni privilegiati e focus group aventi come protagonisti giovani residenti a Roma con background migratorio (sia nati e cresciuti in Italia, sia nati in un altro Paese) e originari di 21 Paesi diversi.

«Le traiettorie di vita dei nuovi italiani sono molto eterogenee e necessitano di percorsi di inclusione modulati sui differenti vissuti e sui codici culturali di provenienza – spiegano Battistelli e Farruggia –. Comune a tutti i giovani intervistati è tuttavia quella particolare condizione di “sospensione” che, a livello sia sociale sia culturale, rende questi giovani né totalmente parte del Paese di insediamento né totalmente parte della società di provenienza dei loro genitori. Tale condizione è il fil rouge della loro esistenza, che ne permea i diversi ambiti di vita, a cominciare dal rapporto con se stessi». Complesso il quadro educativo, per questi giovani, dove talvolta, grazie alla migliore conoscenza della lingua italiana e della tecnologia, si verifica «un paradossale rovesciamento dei ruoli – sottolineano gli autori della ricerca – per cui appaiono, per certi aspetti, come “genitori dei propri genitori”. Inoltre rischiano di apparire “troppo italiani” agli occhi della propria famiglia e “troppi stranieri” agli occhi degli autoctoni».

Osserva il vescovo Ambarus: «Finalmente come Chiesa iniziamo a vedere questi ragazzi, a capire che sono nostri futuri cittadini. La speranza è che questa ricerca, che faremo girare in diversi ambienti, possa innescare ulteriori spazi di dibattito, di riflessione e di confronto».

28 ottobre 2025

I nuovi direttori della Caritas di Roma e del Centro missionario della Diocesi di Roma

Il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma, ha nominato oggi i nuovi responsabili per la Caritas e per il Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma. Dal mese di settembre a guidare l’organismo preposto alla pastorale della carità saranno il diacono Giustino Trincia come direttore e don Paolo Salvini come vicedirettore. Dal mese di luglio, a dirigere l’ufficio preposto alla cooperazione missionaria è stata nominata suor Elisa Kidane, religiosa delle Missionarie Comboniane. I due uffici, insieme all’Ufficio Migrantes, saranno coordinati da monsignor Benoni Ambarus, attuale direttore della Caritas e vescovo ausiliare incaricato per la carità, le missioni e la pastorale delle migrazioni.

Giustino Trincia è un diacono della diocesi di Roma di 64 anni; è nato a Spoleto ed è a Roma dal 1984. Sposato dal 1980, ha due figlie e due nipotini. Ordinato diacono permanente nel 2015, da sempre nella comunità parrocchiale di Santa Maria Madre della Provvidenza, segue la pastorale per le persone povere e le famiglie in difficoltà e le cellule parrocchiali di evangelizzazione. Laureato in Analisi delle politiche pubbliche e in Scienze religiose, Trincia ha lavorato undici anni nella pubblica amministrazione. Poi un’esperienza ventennale in Cittadinanzattiva, organizzazione civica di promozione e tutela dei diritti dei cittadini, di cui è uno dei fondatori (1978); dieci anni presso l’Associazione Bancaria Italiana, come responsabile dell’Ufficio rapporti con le associazioni dei consumatori. Dal 2019 condivide l’esperienza della Comunità Laudato Sì Roma 2 e collabora con la Fondazione “Salus Populi Romani” della diocesi di Roma, per la prevenzione e la lotta al sovraindebitamento e all’usura. Dall’ottobre 2020 è il segretario della Consulta Nazionale Antiusura “San Giovanni Paolo II” Onlus.

Don Paolo Salvini è un sacerdote romano. È nato nel 1962 ed educato alla fede nella comunità dei Santi Protomartiri Romani. Si è formato all’Almo Collegio Capranica; ha poi perfezionato gli studi di filosofia e teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Ordinato presbitero per la diocesi di Roma il 26 novembre 1988, è stato vicario parrocchiale alla Gran Madre di Dio e a Santa Maria Maddalena de’ Pazzi. Nel 1998 è stato nominato parroco a San Giuseppe Moscati e dal 2011 è alla guida della parrocchia di San Fulgenzio. Per molti anni è stato responsabile per la Caritas del Settore Ovest.

Suor Elisa Kidane è nata nel 1953 in Eritrea e dal 2008 è cittadina italiana. È entrata nel 1977 nelle Suore Missionarie Comboniane facendo la professione religiosa nel 1980 ad Asmara e i confermando i voti perpetui nel 1986 a Verona. Diplomata alla Scuola superiore di Opinione pubblica con specializzazione in giornalismo, dal 2001 è iscritta come pubblicista all’Ordine dei giornalisti del Lazio. È stata missionaria con la sua congregazione in Perú, Ecuador e Costa Rica e superiora nella Delegazione della Casa generalizia a Verona. Molte le collaborazioni giornalistiche, in modo particolare con le riviste Nigrizia, Cittadini del Mondo, Milizia Mariana, Mosaico di Pace. Ha diretto a lungo Combonifem.

18 giugno 2021

I nuovi diaconi, un «dono» alla Chiesa di Roma (video all’interno)

Sono la Parola e i poveri le due «strade» che i diaconi permanenti non devono mai abbandonare: «Senza poveri non sapreste con quale spirito aprire le Scritture; senza Parola non capireste perché e per chi servire i poveri». Seguendole sapranno davvero essere «immagini vive della carità di Dio». Lo ha detto il cardinale vicario Angelo De Donatis, che sabato 24 novembre ha presieduto la Messa con le ordinazioni diaconali, in una gremita basilica di San Giovanni in Laterano.

Nelle prime file, c’erano i familiari dei cinque nuovi diaconi: Marcello Ciampi, Marco Defelice, Pier Gianni Medaglia, Andrea Migani e Andrea Pennelli. Tra i concelebranti, il vescovo Daniele Libanori, delegato per il diaconato permanente, il vice delegato don Walter Insero, il vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per la pastorale sanitaria, e il vescovo del settore Centro Gianrico Ruzza, segretario generale del Vicariato.

Nell’omelia il cardinale si è soffermato sulla regalità di Cristo, sulla Passione, sul dialogo con Pilato, in occasione della solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo. «Quando accettiamo che la nostra vita possa diventare, senza alcun vanto, senza alcun eroismo, trasparenza dell’amore di Dio, del mistero di Dio – ha detto il porporato –, anche la nostra regalità diventa una luce che rischiara le tenebre di questo mondo»

Leggi l’omelia completa

26 novembre 2018

I nuovi corsi per volontari Caritas

Sono aperte le iscrizioni al nuovo Corso base di formazione al volontariato, promosso dalla Caritas di Roma. Il percorso formativo, dieci incontri strutturati in moduli base e in approfondimenti, inizierà il 14 ottobre per concludersi il 6 dicembre. La formazione è indirizzata non solo a quanti desiderano impegnarsi nei centri Caritas, ma anche a coloro interessati ad approfondire le tematiche e gli aspetti del volontariato.

Gli incontri, che comprendono sia aspetti teorici – animazione pastorale, dinamiche di lavoro di rete, conoscenza dei servizi sociali – che esperienze di tirocinio, saranno tenuti da operatori Caritas insieme ad esperti del mondo del volontariato e dei servizi sociali pubblici e privati, e si svolgeranno in orari diversi e sedi dislocate in tutta la città per favorire il più possibile la partecipazione.

Chi lo desidera, al termine del corso, potrà operare come volontario nei 51 centri della Caritas a livello diocesano in attività a favore dei senza dimora, dell’integrazione dei cittadini immigrati, nella promozione della solidarietà al fianco dei giovani in difficoltà, delle famiglie, dei malati di Aids.

Per iscrizioni – fino all’11 ottobre – rivolgersi all’Area Educazione al Volontariato della Caritas diocesana di Roma, telefono 06.88815150, dal lunedì al venerdì ore 9-16, e-mail: volontariato@caritasroma.it

13 ottobre 2019

I nuovi corsi dell’Ufficio catechistico

L’Ufficio catechistico diocesano annuncia due nuove occasioni di formazione per i catechisti all’inizio del nuovo anno pastorale: un corso base (da settembre a dicembre 2022) e un corso di formazione permanente (da febbraio a marzo 2023). Il primo, al via giovedì 22, rivolto ai catechisti dell’iniziazione cristiana, consiste in un percorso di 11 incontri online (su piattaforma Cisco Webex), ogni giovedì dalle 18.15 alle 19.45, con due mezze giornate in presenza (di sabato, dalle 9.30 alle 13.15). Un itinerario, spiega il direttore dell’Ufficio don Andrea Cavallini, «adatto anche a chi non abbia ancora maturato esperienza come catechista» e «pensato come formazione essenziale per tutti i catechisti delle parrocchie della nostra diocesi di Roma». Il corso, che avrà carattere sia contenutistico che metodologico, prevedrà gli incontri in presenza, il 15 ottobre e il 12 novembre, nella parrocchia San Gregorio Barbarigo (via delle Montagne Rocciose 14, zona Eur).

Dedicato alla preghiera il corso di formazione permanente, da giovedì 9 febbraio a giovedì 16 marzo 2023: approfondirà diversi aspetti della preghiera. Previsti due momenti in presenza, nel Monastero dei Santi Quattro Coronati. Il percorso è di 6 incontri online (sempre su piattaforma Cisco Webex), ogni giovedì dalle 21 alle 21.45; gli incontri saranno tenuti dalla badessa suor Fulvia Sieni.

Entrambe le proposte sono completamente gratuite. Per partecipare è necessario segnalare la propria adesione tramite mail a ufficiocatechistico@diocesidiroma.it, specificando nome, cognome, telefono, email, parrocchia di appartenenza e relativo percorso formativo a cui si intende partecipare.

7 settembre 2022

I nuovi cardinali italiani al Quirinale da Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha offerto la tradizionale colazione in onore dei porporati creati nel Concistoro del 28 giugno scorso. Tra i presenti, il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, il cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto nominato della Congregazione delle Cause dei santi, e il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila.

Presenti anche il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, monsignor Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia, e Pietro Sebastiani, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede.

 

(Media: Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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