Corso di formazione di base per i catechisti dell’iniziazione cristiana dei bambini modalità on line; a cura dell’Ufficio catechistico.
Laboratorio di educazione alla cittadinanza, a cura del Servizio per la pastorale sociale e della Pontificia Università Lateranense
Laboratorio di educazione alla cittadinanza, a cura del Servizio per la pastorale sociale e della Pontificia Università Lateranense
Accordo con l’Inps per l’accesso ai bisognosi
Favorire l’accesso alle prestazioni di welfare sociale gestite dall’Inps da parte di coloro che, pur avendone potenzialmente diritto, hanno difficoltà a fruirne, a causa del contesto di emarginazione o della condizione di fragilità economica, sociale e familiare. È questo l’obiettivo del protocollo di collaborazione “Inps per tutti” sottoscritto martedì (23 novembre) dall’Istituto di previdenza con l’Anci regionale, le Caritas delle diocesi del Lazio e la Comunità di Sant’Egidio. L’iniziativa è stata presentata nella sala conferenze della direzione nazionale dell’Istituto alla presenza di Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, e del vescovo Benoni Ambarus, ausiliare della diocesi di Roma e incaricato per la pastorale della carità della Conferenza episcopale del Lazio.
«Il progetto – ha spiegato Rosanna Casella, direttrice Inps Lazio – nasce dalla volontà di supportare chi si trova in condizioni di difficoltà al fine di facilitare l’accesso ai servizi erogati dall’Istituto. L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale, rimuovere gli ostacoli che impediscono l’accesso alle prestazioni assistenziali e previdenziali, tutelare i bisogni sociali ed economici del singolo e delle famiglie e creare isole di accoglienza e comunicazione». Il progetto prevede per i Centri di ascolto diocesani un canale di dialogo dedicato con le agenzie e filiali Inps di riferimento territoriale. Gli operatori Caritas – dopo aver svolto un periodo di formazione coordinato con Inps e Anci – potranno così dialogare direttamente con i funzionari dell’ente previdenziale, per email o con video-conferenze, per seguire le pratiche delle persone in grave emarginazione.
«Con la pandemia abbiamo preso coscienza di essere tutti più poveri, con la consapevolezza che è necessario collaborare – ha detto il vescovo Ambarus -. I poveri sono tali anche e soprattutto per la loro incapacità di accedere ai diritti e, come Caritas del Lazio, non possiamo e non vogliamo dare per elemosina quello che è dovuto per giustizia. I poveri sono prima di tutto cittadini che vanno aiutati a conoscere e comprendere i loro diritti e anche i loro doveri». Con questa iniziativa, ha spiegato il presule «vogliamo essere collanti e facilitatori di coesione sociale».
Il presidente dell’Inps ha parlato dell’importanza di «favorire l’emersione dei diritti che spesso rimangono inespressi». Nelle parole di Tridico, «sono soprattutto quelli che riguardano le fasce più povere e emarginate della popolazione. Esistono molte misure, soprattutto il Reddito di cittadinanza, che spesso non sono conosciute proprio dalle persone che me hanno più bisogno». Per il presidente si tratta di «un progetto di qualità, che non avrà numeri imponenti, ma che vuole cambiare la vita a chi ne ha più bisogno».
Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, è intervenuto insieme ai partner territoriali del progetto spiegando che «questo protocollo di collaborazione si inserisce in un percorso che la diocesi di Roma ha iniziato nel corso della pandemia con il Fondo Gesù Divino Lavoratore in cui 713 operatori delle parrocchie sono stati formati attraverso il Manuale operativo dei diritti. Si tratta – ha detto – di un’opportunità che arricchisce e potenzia tali forme di intervento, con la speranza che possa rappresentare una relazione a doppio senso in cui oltre a facilitare i servizi per le persone in difficoltà che si rivolgono alla Caritas sia possibile far arrivare all’Inps, e attraverso di essa anche alle istituzioni, le reali necessità di chi versa in stato di bisogno. La riuscita – ha spiegato Trincia – dipenderà dalla disponibilità dei soggetti coinvolti di andare oltre i propri limiti, di aprirsi all’innovazione nel modo di comunicare e di lavorare insieme, facendo dell’incontro e della cooperazione tra differenti di punti di vista, approcci e metodi di lavoro».
25 novembre 2021
E’ entrata nella luce della Resurrezione Damiana, madre di don Michele Di Matteo
Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,
sono vicini al dolore di Don Michele Di Matteo,
Vicario cooperatore della Parrocchia Santi Fabiano e Venanzio,
per la morte della sua cara mamma
Damiana
di anni 86
e, assicurando preghiere di suffragio, invocano Dio Padre,
ricco di misericordia, perché conceda a Damiana
il premio della vita eterna e dia conforto ai suoi familiari.
Data e luogo delle esequie saranno comunicati nei prossimi giorni
25 novembre 2021
Al Pontificio Seminario Romano Maggiore incontra i seminaristi candidati alle prossime Ammissioni agli Ordini
Al Pontificio Seminario Romano Maggiore incontra i seminaristi candidati alle prossime Ammissioni agli Ordini.
Incontro per i cappellani a cura del Centro per la pastorale sanitaria
Incontro per i cappellani a cura del Centro per la pastorale sanitaria.
Il “momento della luce” da vivere in Avvento
Un incontro familiare della durata di venti minuti, al massimo mezz’ora, che non richiede alcuna particolare preparazione religiosa, ma solo il desiderio di parlare e pregare insieme. È il “momento della luce”, proposta dell’Ufficio catechistico diocesano alle famiglie. In vista dell’Avvento, che inizia domenica 28 novembre, è stata preparata una traccia per prepararsi al Natale e riflettere su questo tempo.
Ogni settimana, in Avvento, le famiglie potranno vivere il “momento della luce”. Semplice la preparazione di ciascun incontro, diviso in cinque punti: inizio, condivisione, ascolto, preghiera, conclusione. L’ascolto prevede la lettura di un breve testo – diverso per ogni settimana – a cui è abbinata una domanda a cui rispondere, ed è ispirato a un brano del vangelo.
Uno schema essenziale, dal quale non è opportuno togliere qualcosa. A seconda delle necessità della settimana o delle abitudini familiari, invece, si possono aggiungere liberamente degli elementi nuovi: per esempio un simbolo particolare, una canzone o un canto religioso, oppure delle preghiere spontanee, o ancora un momento in cui ci si chiede perdono o ci si ringrazia per qualcosa.
I materiali per vivere i “momenti della luce” sono messi a disposizione dall’Ufficio catechistico e sono scaricabili anche nella sezione Archivio Documenti – Documenti della diocesi del nostro sito internet. Disponibile anche un video disponibile sul canale YouTube dell’Ufficio diocesano: https://youtu.be/_Js5rW5TVW4
23 novembre 2021
Pastorale sociale e Pul, parte il Laboratorio di cittadinanza
Un Laboratorio per costruire cittadinanza. È questo l’obiettivo del percorso pensato dalla diocesi di Roma, in particolare dall’Ufficio della pastorale sociale e del lavoro – Giustizia, pace e cura del Creato, con l’Università Lateranense per riflettere sui temi della politica e ricollocarli nel loro ambito di servizio alla collettività. Il percorso, coordinato dal professor Giulio Alfano, inizierà giovedì 25 novembre e vedrà impegnati una trentina di cittadini tutti i giovedì pomeriggio presso le aule dall’Università Lateranense.
«La necessità nasce dalla consapevolezza che, nonostante momenti di disaffezione e fatica, con la politica occorre fare pace – sottolineano monsignor Francesco Pesce, incaricato dell’Ufficio diocesano, e Oliviero Bettinelli, vice direttore –. Non pensiamo alla politica pensata e vissuta come potere che impone idee e visioni, ma alla politica che si preoccupa del bene comune e della “cosa pubblica”, convinti che sia necessaria una connessione articolata e complessa tra chi si assume il servizio di governare e chi deve sviluppare il dovere diritto a partecipare, da cittadino consapevole, a questo indispensabile processo».
Il percorso, volutamente inquadrato in un contesto di laboratorio, vuole offrire elementi di riflessione e di analisi che possano sfociare in processi condivisi esperienziali e significativi. L’idea stessa di laboratorio lascia aperte quelle possibilità di interazione e di confronto che sono alla base di una cittadinanza che vuole essere attenta alle provocazioni del contesto storico, è capace di leggerne la complessità e in grado di rappresentare istanze che abbiano alla base diritti e uguaglianza.
«Viviamo un momento di grandi cambiamenti e molte certezze che pensavamo di avere abbiamo scoperto che non lo erano – proseguono –. In questo cambiamento siamo comunque coinvolti come cittadini e come cristiani. Il magistero di Papa Francesco ci richiama a questa responsabilità e il processo sinodale ne fortifica la dimensione fortemente comunitaria. Per viverla non abbiamo certezze se non quelle di doverci preparare, di non lasciarci sconfiggere dalla paura e di testimoniare con una partecipazione responsabile la nostra fiducia nel futuro. La buona politica si costruisce con pazienza, si plasma con gli strumenti culturali e progettuali di cui senz’altro ci possiamo dotare, ma parte da qui».
Clicca qui per il calendario completo degli incontri
23 novembre 2021
Le comunità immigrate nel cammino sinodale
“La città interculturale nella prospettiva del cammino sinodale” è il tema dell’incontro promosso dalla Caritas, dall’Ufficio Migrantes e dal Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma che si svolgerà alle ore 10 di sabato 27 novembre nella chiesa dei Santi Fabiano e Venanzio (via Terni, 92).
L’incontro vedrà gli interventi di Caterina Boca, dell’Ufficio Rifugiati di Caritas Italiana, padre Gioacchino Campese, missionario Scalabriniano docente della Pontificia Università Urbaniana. Modera padre Gabriele Beltrami, responsabile dell’Ufficio Comunicazione dei padri Scalabriniani.
22 novembre 2021
Al via il percorso di formazione alla celebrazione eucaristica

“La Chiesa evangelizza con la bellezza della liturgia”. Si ispira a questa affermazione di Evangelii gaudium il percorso di formazione alla celebrazione eucaristica, promosso dall’Ufficio liturgico della diocesi. Tre incontri di formazione che si terranno presso la parrocchia di Santa Monica (piazza omonima).
Il primo è in programma il 26 novembre alle ore 19; vedrà l’intervento di padre Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio diocesano, su “Partecipare alla celebrazione eucaristica”. Secondo appuntamento il 3 dicembre, sempre alle 19, con suor Emanuela Viviano sul tema “La liturgia della Parola”. La conclusione il 10 dicembre, allo stesso orario, con monsignor Riccardo Aperti su “La liturgia eucaristica”.
22 novembre 2021
Violenza sulle donne, panchina rossa a San Gabriele
Joy, Rita e Isoke sono tre donne accomunate da uno stesso, difficile, percorso di vita: sono passate attraverso la tratta e le violenze, ma sono riuscite a uscirne. Al loro fianco, suor Rita Giaretta e suor Eugenia Bonetti, che le hanno aiutate e continuano a sostenere tante altre donne. Le loro storie sono raccontate nel docufilm “Sue”, di Elisabetta Larosa, che sarà presentato domenica prossima (28 novembre) alle 17 nella Sala Miriam della parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata (via Ponzio Cominio, 93), in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre. Al termine della proiezione, un segno concreto: verrà inaugurata una panchina rossa posta davanti all’entrata della chiesa, simbolo della lotta contro ogni forma di violenza sulle donne.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Casa del Magnificat, che ha sede nel territorio parrocchiale, e accoglie donne che vengono da situazioni difficili. A gestirla c’è proprio suor Rita Giaretta, che già a Caserta, negli anni Novanta, aveva fondato Casa Rut. «La Casa del Magnificat segna l’evoluzione di un cammino, nasce dal desiderio di fare “sororità” insieme, di essere “sorelle tutte” come dice Papa Francesco – spiega la religiosa delle Orsoline del Sacro Cuore di Maria –. Più che casa di accoglienza, mi piace chiamarla casa di ospitalità, dove le fragilità e le violenze diventano una forza di ricchezza e di trasformazione. Attualmente ci vivono stabilmente due ragazze, che vengono da situazioni difficili». Una di loro, Joy, protagonista del libro “Io sono Joy”, con prefazione di Papa Francesco: «La sua storia rappresenta un po’ quella di tutte le sue amiche e sorelle – sottolinea suor Rita –. Ora porta avanti un cammino di sensibilizzazione e informazione, perché di fronte alla violenza sulle donne, a questo crimine contro l’umanità che è la tratta, l’unica cosa da fare è incidere a livello culturale, creare una sensibilità nuova».
Vanno in questo senso, infatti, il documentario di Larosa e l’installazione della panchina rossa. «È un simbolo che ci interpella – riflette –, ci invita a chiederci: da che parte stiamo? Da quella del dominio o da quella dell’empatia, della sopraffazione o della gentilezza? Vuoi insanguinare ancora questa terra, o stendere braccia e mani per prenderti cura degli altri? In una zona popolosa come il quartiere Don Bosco, vogliamo essere un piccolo presidio, sale e lievito di un territorio, accanto a tante donne che hanno subito o continuare a subire violenza affinché questo dramma venga fermato».
Per partecipare, per motivi di spazio, è necessario confermare la presenza in segreteria parrocchiale: 067610441. Sarà necessario esibire il green pass.
22 novembre 2021














