21 Luglio 2025

Il Rapporto “Caritas in cifre” in occasione della Settimana della carità

L'Ostello Caritas di via Marsala. Foto Gennari

si è celebrata ieri, domenica 31 marzo, la Giornata della carità, con la quale ha preso il via la Settimana della carità. Per l’occasione, l’organismo diocesano presenta il Rapporto “Caritas in cifre” illustrando con dati e grafici l’attività svolta nelle 52 opere-segno diocesane – ostelli, comunità, case famiglia e mense sociali – che operano a supporto delle comunità coordinandosi con i 146 centri di ascolto parrocchiali. «Non si tratta di un bilancio sociale – spiega don Benoni Ambarus, direttore della Caritas – e nemmeno della fredda rappresentazione di un lavoro: con esso vogliamo invitare le comunità a promuovere iniziative sempre più coinvolgenti e innovative per incontrare i poveri. Vuole essere uno stimolo a vivere un senso nuovo dell’esistenza nella vicinanza a chi soffre, nel segno della condivisione, della partecipazione e della passione. Questo anche con piccole iniziative di solidarietà, alla portata di ogni famiglia, dei gruppi giovanili e delle associazioni ecclesiali».

Un’attività che, nel 2018, ha visto impegnati più di 4mila volontari per accogliere nelle mense oltre 11mila persone; ospitare 2mila senza dimora, famiglie, vittime di tratta e violenza; curare 4mila malati indigenti, incontrare e sostenere 15 mila detenuti. Grande l’impegno delle parrocchie per dare “ascolto” a 21mila famiglie. Oltre 385mila pasti distribuiti, 210mila pernottamenti, 13mila prestazioni sanitarie, 52mila visite domiciliari a malati e anziani. Un’opera pedagogica che ha coinvolto anche 7mila studenti delle scuole superiori.

Cresce il numero di situazioni di grave disagio economico e si acutizzano situazioni di emarginazione ed esclusione sociale legate alla solitudine, rileva il Rapporto. «Aumenta il numero dei nuclei familiari con figli minori e adolescenti che vivono forti difficoltà legate al basso reddito e alla mancanza di lavoro – sottolinea don Ambarus – con sfratti, indebitamenti, famiglie costrette a vivere separatamente, ad abitare in case fatiscenti o a condividere con altre persone le proprie stanze. L’attività lavorativa, spesso precaria e sottopagata, non riesce a rappresentare un fattore di riscatto economico e sociale, deprimendo in modo molto grave non solo le possibilità di risalita ma anche la dimensione della fiducia e della speranza. Il reddito di inclusione, nel quale molte famiglie hanno riposto qualche aspettativa per attenuare l’intensità delle preoccupazioni quotidiane, non sembra essere riuscito a fornire forme significative di supporto, sia per l’inadeguatezza degli importi sia per l’inesistenza di fatto dei progetti di inserimento sociale e/o lavorativo che pure sono previsti dalla misura».

Il Rapporto evidenzia come, a parte alcune rare situazioni di regressione parziale del disagio, nella maggior parte dei casi le condizioni di indigenza permangono o si approfondiscono in contesti già molto drammatici, nei quali emergono in modo evidente le caratteristiche di una povertà multidimensionale: disabilità, peggioramento della salute, forme di indebitamento, problematiche penalmente rilevanti, dipendenze… In ambito sanitario cresce il numero di famiglie italiane che chiede assistenza per l’acquisto di medicinali e per le cure odontoiatriche. Tra le persone accolte dai Centri di Ascolto diocesani e dai 146 Centri di Ascolto parrocchiali tra loro collegati attraverso la rete diocesana “fattiDirete” gli italiani sono il 51%, contro il 47% dello scorso anno. Di questi il 65% sono donne. Vive in affitto il 46% delle persone accolte, in dimore di fortuna il 3%, presso amici e parenti l’11%, in occupazione il 3,7%, in centri di accoglienza il 2,8%. L’8,4% ha casa di proprietà.

Nella Settimana della carità – dal 31 marzo al 6 aprile – la Caritas di Roma propone dei percorsi esperienziali per far conoscere a parrocchie, scuole e gruppi i luoghi della solidarietà nel proprio territorio. Mense, comunità e altre opere segno promuoveranno degli incontri aperti alle comunità parrocchiali e alle realtà del quartiere. Un invito molto libero a vivere la carità in questi ambienti in forme che ogni comunità riterrà più opportune: incontri conviviali, esperienze spirituali, servizi di volontariato, sostegno economico.

Il calendario degli appuntamenti della Settimana e il testo completo del Rapporto sono disponibili sul sito www.caritasroma.it.

1 aprile 2019

In Vicariato presiede il Consiglio dei prefetti

In Vicariato presiede il Consiglio dei prefetti.

Consiglio dei prefetti

Consiglio dei prefetti.

Settimana della carità

Settimana della carità.

Partecipa al Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana

Partecipa al Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana.

Celebra la Messa nella parrocchia di San Giovanni XXIII

Celebra la Messa nella parrocchia di San Giovanni XXIII.

Ritiro di Quaresima per gli operatori socio-sanitari al Santuario del Divino Amore

Ritiro di Quaresima per gli operatori socio-sanitari al Santuario del Divino Amore, a cura del Centro per la pastorale sanitaria.

IV Domenica di Quaresima. Inizia la Settimana della Carità

IV Domenica di Quaresima. Inizia la Settimana della Carità.

Celebra la Messa nella parrocchia del Santo Volto di Gesù

Celebra la Messa nella parrocchia del Santo Volto di Gesù.

Visita la parrocchia di San Romano Martire

Visita la parrocchia di San Romano Martire.

Nella basilica di San Giovanni in Laterano amministra il sacramento della Riconciliazione

Nella basilica di San Giovanni in Laterano amministra il sacramento della Riconciliazione.

“Contro Don Abbondio. La conversione nei Promessi Sposi”: catechesi e letteratura a San Giovanni in Laterano

Una serata tra letteratura, catechesi e musica, per riflettere sulla conversione in questo tempo di Quaresima. Questo il senso di “Contro Don Abbondio. La conversione nei Promessi Sposi”, in programma giovedì 4 aprile alle 20.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, a ingresso libero e gratuito. L’evento si aprirà con il saluto del cardinale vicario Angelo De Donatis. Seguirà la lettura di alcuni brani del capolavoro manzoniano da parte dell’attore Giovanni Scifoni, abbinate ai commenti del direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma don Andrea Cavallini; i due saranno accompagnati dai musicisti Davide Vaccari e Desirée Infascelli, mentre su uno schermo verranno proiettate alcune illustrazioni delle edizioni ottocentesche de “I Promessi Sposi”, in gran parte di Francesco Gonin. Le conclusioni della serata saranno affidate al presidente del Pontificio Consiglio della cultura, il cardinale Gianfranco Ravasi.

«Focalizzeremo l’attenzione sulle storie di quattro personaggi in particolare – anticipa don Cavallini –: Lodovico che diventa Fra’ Cristoforo; l’Innominato che incontra il cardinale Borromeo; Renzo che perdona don Rodrigo nel Lazzaretto; e per finire Don Abbondio. Le prime tre sono storie di conversione, mentre l’ultima è quella di una “conversione mancata”, perché Don Abbondio finisce il romanzo così come lo ha cominciato, nonostante abbia vissuto le stesse vicende degli altri e incontrato gli stessi personaggi». “I Promessi Sposi”, riflette ancora il sacerdote, «è un romanzo che si studia moltissimo a scuola, ma non è detto che sia apprezzato tanto quanto è studiato, anzi. In realtà è davvero una “storia bella” come dice Manzoni nell’introduzione, è anche ironico, divertente. Questa sarà l’occasione di scoprirlo da un’altra prospettiva, più immediata».

Giovanni Scifoni è attore, regista, conduttore televisivo, e non è nuovo alle collaborazioni con don Andrea Cavallini. L’anno scorso i due avevano presentato uno spettacolo su “La Storia Infinita” di Michael Ende, alla Festa dei Cresimandi organizzata dalla diocesi di Roma per i ragazzi che si apprestano a ricevere il sacramento della Confermazione. «Dentro alle grandi opere d’arte c’è quasi sempre un pezzettino di Cielo – spiega Scifoni – e il nostro compito è far brillare questo pezzettino di Cielo. Raccontiamo qualcosa dell’uomo contemporaneo attraverso la bellezza. Io dò voce a questi giganteschi capolavori, mentre don ANDREA entra nelle feritoie del testo per indagare gli aspetti più nevralgici dell’essere umano».

L’incontro verrà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della diocesi di Roma (@diocesiroma) e su Telepace il 7 aprile alle ore 21 (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky).

29 marzo 2019

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