Scatta in Parrocchia: Giovanni Nannini, “Fare foto è un po’ come pregare”

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scatta in parrocchia

Scatta in Parrocchia: la Messa sul tetto durante il lockdown

“Il Signore sia con voi” risuona nel quartiere Trieste. È una domenica mattina di Quaresima. Sono giorni, ormai, che la città osserva il mondo dalla finestra. Dal tetto di Santissima Trinità a Villa Chigi padre Raffaele Giacopuzzi, con i paramenti viola, spicca tra le chiome verdi degli alberi e le forti tinte gialle e rosse dei palazzi.

«Ci ha fatto una sorpresa. Aiutato dal sacrestano, ha portato su con una scala il tavolo per l’altare, gli altoparlanti, gli amplificatori. Durante il lockdown era importante che la Chiesa in qualche modo si facesse sentire. Alla fine della Messa è scattato l’applauso. È stato molto bello e commovente» racconta Giovanni Nannini, piccolo imprenditore in un’azienda privata, e autore di una delle tre foto vincitrici di Scatta in Parrocchia 2020.

«Con padre Raffaele poi c’è un rapporto speciale: è il mio padre confessore. Sono legato a lui da una stima profonda. Una delle sue peculiarità  – spiega Giovanni – è l’ascolto». Ma non solo. Grande è «la sua capacità di stare con i ragazzi, di organizzare eventi musicali. Anche noi ne beneficiamo e respiriamo aria di gioia che in questo periodo non è assolutamente male condividere. Padre Raffale è un atleta dello spirito».

scatta in parrocchia, giovanni nannini

Foto di Giovanni Nannini – Santissima Trinità a Villa Chigi

Scatta in Parrocchia: la condivisione contro una crisi più profonda del virus

Quando Giovanni ha scattato la foto non era solo. Con lui, non solo la moglie Elisabetta e i suoi due figli Diletta, studentessa di Fisica, e Gianrico «che quest’anno farà questa strana maturità», ma tutto il condominio di via Casella. Dunque la vittoria non la sente solo sua. «Con lo stesso spirito “parrocchiale”, come condominio cerchiamo di condividere tutto: gioie e dolori, guasti e cose che funzionano. Io poi, come consigliere di scala, ho anche delle piccole responsabilità che condivido con Marco, un altro scatta in parrocchia, santissima trinità a villa chigicondomino.

Io ho scattato la foto dalla palazzina, ma adesso vedremo come dividere il premio.

È la condivisione che dà più gioia – aggiunge Giovanni che si porta dietro questo valore dagli sport di squadra praticati in passato – è bello vincere insieme.

Stare insieme, in comunità, penso sia anche l’unica soluzione per uscire da questa crisi che è ben più profonda del virus che ci ha preso, è una crisi di contenuti purtroppo».

Ascolta l’intervista a Giovanni Nannini:

Scatta in parrocchia: alla ricerca della “luce”

scatta in parrocchia, giovanni nannini, www.radiopiu.eu

Giovanni Nannini da Santissima Trinità a Villa Chigi

E a proposito di condivisione, racconta ancora il vincitore di Scatta in Parrocchia, «la passione per la fotografia è nata tanti anni fa. Insieme a mio fratello abbiamo fatto camera oscura prima che arrivasse la fotografia digitale.

Avevamo un certo estro, ma c’era necessità di continuare gli studi. Quindi sia io che lui abbiamo lasciato questo hobby praticandolo di tanto in tanto, io a Roma e lui a Milano.

Se c’è l’occasione si scatta. È un po’ quando preghiamo. Fare entrare la luce nella macchina fotografica non è così facile. A scattare, scattiamo tutti, così come tutti potremmo cristiani. Ma essere dei buoni cristiani è davvero molto difficile. Ecco, questo è quello che provo quando faccio le foto: cerco di far entrare la miglior luce in modo da evidenziare ciò che mi colpisce. Il fatto che poi questa foto sia piaciuta a molti, mi ha fatto un enorme piacere».

Leggi e ascolta l’intervista a Davide Caia, vincitore della sfida online di Scatta in Parrocchia 2020

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