6 Maggio 2025

Il 6 marzo le famiglie al Divino Amore, in vista del X Incontro mondiale

Foto di Cristian Gennari

Una giornata dedicata alle famiglie romane, in vista dell’Incontro mondiale che si terrà nella Città Eterna dal 22 al 26 giugno, sarà quella di domenica 6 marzo al Santuario del Divino Amore. Il Centro diocesano per la pastorale familiare propone infatti una mattinata di preghiera, riflessione e condivisione attorno al tema dell’evento di giugno: “L’amore familiare: vocazione e via di santità”. I partecipanti si ritroveranno alle 9 per l’accoglienza nell’Auditorium dove don Dario Criscuoli, direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare, terrà una breve introduzione alla giornata. Poi, alle 9.30, al Santuario Nuovo, il vescovo Dario Gervasi, delegato diocesano per la Pastorale familiare, presiederà la celebrazione eucaristica. Le famiglie torneranno poi nell’Auditorium per ascoltare, alle 10.45 circa, la catechesi di don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni. Per i bambini è previsto un servizio di babysitting.

«Siamo entrati nel vivo della preparazione del X Incontro mondiale – riflette don Criscuoli –, e Roma si prepara con gioia ed entusiasmo a vivere l’evento. Si tratta di accompagnare le comunità parrocchiali nel percorso di avvicinamento al mese di giugno, per questo si è pensato ad alcuni eventi preparatori, che vogliono servire da stimolo e da incoraggiamento per le singole famiglie e le parrocchie». E invita all’appuntamento seguente, previsto per domenica 29 maggio: un pellegrinaggio per le famiglie che partirà alle ore 17 dalla basilica di San Giovanni in Laterano. Da lì genitori, nonni e figli si metteranno in cammino verso la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, poi ancora verso la vicina Santa Maria Maggiore per tornare infine alla cattedrale di Roma. «A Santa Maria Maggiore – annuncia il sacerdote – faremo un affidamento di tutte le famiglie alla Vergine Maria».

“L’amore familiare: vocazione e via di santità…. In cammino verso il X Incontro mondiale delle famiglie” è il tema che farà da filo conduttore a entrambi gli appuntamenti, pensati appunto in preparazione all’evento di Roma. Iniziative analoghe stanno nascendo in tante diocesi del mondo perché l’evento di giugno, come stabilito da Papa Francesco, l’Incontro si svolgerà in forma «multicentrica e diffusa». Una novità pensata a causa della pandemia, ma che si sta rivelando una grande opportunità pastorale, rendendo protagoniste comunità locali, gruppi, associazioni. Tutti i sussidi pastorali per l’Incontro, preparati dalla diocesi di Roma e dal Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, sono disponibili in diverse lingue e scaricabili gratuitamente dal sito internet romefamily2022.com: sette catechesi con altrettanti cortometraggi di accompagnamento, il vademecum, il logo, l’inno ufficiale “We believe in love” composto da monsignor Marco Frisina, l’immagine dipinta da padre Marco Ivan Rupnik.

 

28 febbraio 2022

Il 50° di ordinazione sacerdotale di Papa Francesco: gli auguri della comunità diocesana di Roma

La comunità diocesana di Roma si stringe attorno al suo vescovo Papa Francesco in occasione del cinquantesimo anniversario di ordinazione presbiterale, il 13 dicembre. La ricorrenza era stata già ricordata domenica 8 dicembre con una speciale intenzione di preghiera, proclamata durante tutte le Messe in tutte le chiese della diocesi. Alla vigilia dell’anniversario stesso, il cardinale vicario Angelo De Donatis scrive un messaggio a nome di tutta la comunità diocesana. Di seguito il testo:

La Chiesa di Roma non si dimentica di pregare per Lei Santo Padre. Per Lei sale a Dio la preghiera dei piccoli, dei bambini delle nostre comunità, che Lei benedice con affetto di Padre. Sale al Signore per Lei la preghiera dei poveri, che Lei ama in modo privilegiato; la preghiera degli anziani e dei malati, che offrono le loro sofferenze per la Chiesa. Per Lei è la preghiera dei giovani, spinti dal Suo entusiasmo missionario; e delle famiglie, chiamate a vivere la Gioia dell’Amore. Per Lei è la preghiera di tutti noi, pronti a portare il Vangelo della gioia. E la preghiera dei ministri ordinati, chiamati a camminare insieme al Suo passo per le periferie esistenziali della nostra città. Per Lei è la preghiera dei consacrati e delle consacrate, segno di speranza per la nostra Chiesa.
Per Lei, per la Chiesa e per il mondo, è tutta la nostra preghiera, come anche il ringraziamento per come ci sta portando per mano per le vie dell’uomo, “misericordiando”, con uno sguardo di amore e di tenerezza. Una preghiera quotidiana si innalza per Lei, successore di Pietro, da questa sua città. Oggi in particolare rendiamo grazie al Signore per il dono delle Sue mani consacrate cinquanta anni fa, che sono levate in alto per intercedere per noi, e che sono protese verso tutti per trasmettere amore.
Senta queste Sue mani alzate sostenute dalle nostre, ogni giorno, in ogni istante.
Auguri di cuore, Santità!

13 dicembre 2019

Il 5 novembre la Messa per i sacerdoti defunti

Come ogni anno nel mese di novembre la Chiesa invita a offrire la nostra preghiera in suffragio per i fratelli defunti. «Come presbiterio diocesano e popolo santo di Dio che vive in Roma – scrive il cardinale vicario Angelo De Donatis in una lettera – pregheremo anche quest’anno in ricordo dei sacerdoti e dei diaconi della nostra diocesi che sono entrati nella vita eterna nel 2022». L’appuntamento è per sabato 5 novembre alle 17.30, con la Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano presieduta dal cardinale vicario.

«Invito in particolare – prosegue il porporato – tutte le comunità parrocchiali che hanno avuto come loro pastore uno dei confratelli defunti a sentire forte l’esigenza di unirsi a noi per pregare il Dio della Resurrezione e della vita». I sacerdoti che desiderano concelebrare devono portare camice e stola verde.

Leggi il testo integrale della lettera

12 ottobre 2022

Il 5 novembre gli universitari a L’Aquila

Dopo quello di sabato 15 ottobre, che ha portato gli universitari sulle sponde del Tevere e all’Isola Tiberina, arriva un’altra proposta di pellegrinaggio da parte dell’Ufficio per la cultura e l’università della diocesi di Roma, per il quale sono già aperte le iscrizioni. Sabato 5 novembre è in programma infatti il XIX pellegrinaggio delle matricole e degli universitari, e avrà come meta L’Aquila e in particolare la basilica di Collemaggio. Ad accompagnare i ragazzi sarà il direttore dell’Ufficio diocesano, monsignor Andrea Lonardo.

La mattinata sarà aperta da un momento di preghiera e di meditazione guidato dal cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita de L’Aquila. Seguirà una catechesi di monsignor Lonardo su “Nutre la mente solo ciò che la rallegra”. Quindi, attorno a mezzogiorno, è prevista la testimonianza di una giovane coppia aquilana che racconterà l’esperienza del terremoto del 6 aprile 2009, a seguito del quale morirono 309 persone. La stessa basilica di Collemaggio, insieme ad altri monumenti e palazzi, fu gravemente danneggiata dal sisma. Dopo il pranzo al sacco, gli studenti avranno tempo per visite culturali alla scoperta del capoluogo abruzzese.

24 ottobre 2022

Il 5 agosto il Papa a Santa Maria Maggiore

Anche Papa Francesco sarà presente il prossimo 5 agosto a Santa Maria Maggiore per la tradizionale rievocazione del “miracolo della neve”, che coincide con l’anniversario della dedicazione della basilica. Diffuso, infatti il programma del triduo di preparazione, dal 2 al 4 agosto.

Venerdì 2 l’appuntamento è alle 18, con la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giovanni Cesare Pagazzi, segretario del dicastero per la Cultura e l’educazione. Il 3 agosto, nello stesso orario, a presiedere la messa sarà monsignor Nunzio Galantino, presidente emerito dell’Amministrazione del patrimonio della sede apostolica (Apsa). Ancora, il 4 agosto la celebrazione eucaristica delle 18 sarà presieduta da monsignor Piero Marini, canonico liberiano onorario. Il 5 agosto poi è in programma per le 10 il pontificale con rievocazione del miracolo della neve, presieduto dal cardinale arciprete della basilica Stanislaw Rylko. Nel pomeriggio, alle 17.30, alla presenza di Papa Francesco, i secondi vespri con rievocazione del miracolo della neve, presieduti dall’arciprete coadiutore Rolandas Makrickas. Alle 19, infine, la solenne celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Emilio Nappa, presidente delle Pontificie Opere Missionarie.

12 luglio 2024

Il 40° anniversario di istituzione della Caritas diocesana di Roma

Giovedì 10 ottobre, alle ore 18, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale Angelo De Donatis, vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma, presiederà la celebrazione eucaristica per il 40° anniversario di istituzione della Caritas diocesana di Roma. Alla Messa di ringraziamento, che sarà concelebrata da diversi cardinali, dall’intero consiglio episcopale e dai presbiteri della diocesi, parteciperanno gli ospiti e i volontari dei centri diocesani e delle Caritas parrocchiali, i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti ecclesiali, le autorità cittadine. Nella Messa verrà ricordato monsignor Luigi Di Liegro, primo direttore della Caritas, nell’anniversario della scomparsa (12 ottobre 1997).

Istituita con decreto del cardinale Ugo Poletti del 10 ottobre 1979, che ufficializzò un’attività presente in diocesi per volere di monsignor Di Liegro già dal 1976 – quando promosse un gruppo di volontari per coordinare gli aiuti per il terremoto in Friuli – la Caritas è l’organismo della diocesi che «promuove la testimonianza della carità della comunità ecclesiale, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica». Un’opera che si esplica in quattro ambiti: animazione, coordinamento, assistenza diretta e formazione.

Attualmente la Caritas, oltre all’accompagnamento e al sostegno delle numerose opere di carità promosse dalle 337 parrocchie della diocesi, è presente nel territorio romano con 52 opere-segno – ostelli, comunità, case famiglia e mense sociali – che operano coordinandosi con i 146 centri di ascolto parrocchiali. Luoghi dove la comunità cristiana e la città tutta può incontrare e farsi carico dei fratelli in difficoltà attraverso esperienze di volontariato e solidarietà partecipata.

Un’attività che, nel 2018, ha visto impegnati più di 4mila volontari per accogliere nelle mense oltre 11mila persone; ospitare 2mila senza dimora, famiglie, vittime di tratta e violenza; curare 4mila malati indigenti, incontrare e sostenere 15mila detenuti. Grande l’impegno delle parrocchie per dare “ascolto” a 21mila famiglie. Solo nell’ultimo anno sono stati oltre 385mila i pasti distribuiti, 210mila i pernottamenti offerti, 13mila le prestazioni sanitarie effettuate, 52mila le visite domiciliari a malati e anziani.

«La Caritas è sempre stata una terra di incontro tra la città e la Chiesa – spiega il direttore don Benoni Ambarus –, coinvolgendo sui temi della giustizia e della promozione umana quanti sono impegnati per il bene in diversi ambiti. Desideriamo continuare a esserlo con l’accortezza di stare vicini alle comunità parrocchiali e avendo i poveri come maestri di vita perché ogni persona ha qualcosa da dare agli altri, anche coloro che riteniamo più fragili».

Intanto, per festeggiare l’importante anniversario, la mattina di mercoledì 9 ottobre la prima cittadina Virginia Raggi ha visitato la Cittadella della Carità Santa Giacinta, in via Casilina Vecchia.

La celebrazione del 10 ottobre verrà trasmessa in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd, 515 su Sky) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

4 ottobre 2019

Il 31 ottobre la veglia missionaria diocesana

Il “grido” dei cinque continenti risuonerà nella basilica di San Giovanni in Laterano, il prossimo giovedì sera. Si terrà infatti la veglia missionaria diocesana, alle ore 20.30, presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis, e avrà come filo conduttore “Ho udito il suo grido”. Se in questo anno pastorale, infatti, la diocesi di Roma ha deciso di mettersi in ascolto del “grido della città”, non si può ignorare quello che si leva da Paesi lontani, «perché la missione è nel cuore della Chiesa e non possiamo illuderci che si esaurisca nel nostro ambiente». A sottolinearlo è don Michele Caiafa, addetto del Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma, che presenta il momento di preghiera in programma per il 31 ottobre, a conclusione del mese missionario straordinario voluto da Papa Francesco.

Una celebrazione «essenziale», la definisce, con la recita del Salmo 39, l’ascolto della Parola di Dio, la consegna del mandato missionario, da parte del cardinale De Donatis, a quanti partiranno per la missione ad gentes nel corso dell’anno pastorale. Inoltre cinque rappresentanti dei cinque continenti daranno idealmente voce al proprio popolo, portando all’attenzione dell’assemblea una particolare piaga che affligge quella determinata parte del mondo.

Spiega don Caiafa: «Quest’anno, anziché ascoltare singole storie o testimonianze di vita, abbiamo provato ad accogliere la voce del mondo intero. Molti sono i problemi del pianeta, ma abbiamo fatto una scelta tenendo conto dei pesi maggiori che affliggono le diverse zone. Per l’Africa, ad esempio, abbiamo riflettuto su quanto poco la dignità delle persone sia considerata, quanto i malati siano dimenticati. Penso ai tanti bambini, ai quali basterebbero farmaci facilmente reperibili qui da noi per avere salva la vita». Ancora, per l’Asia ci si è concentrati sulle diseguaglianze e discriminazioni nei confronti delle donne. «Ma ascolteremo anche il grido di pace che si alza dalla Siria, portando nel cuore il dolore di quella gente. Attenzione particolare – aggiunge il sacerdote – sarà dedicata pure all’Amazzonia, per il continente americano, a conclusione del Sinodo dei vescovi che si è appena svolto».

Anche l’animazione musicale della veglia rifletterà, in qualche modo, la globalità degli intenti dell’iniziativa: ci saranno canti eseguiti dalla comunità congolese, dal coro della comunità siriana e dal coro della parrocchia di Sant’Ippolito.

28 ottobre 2019

Il 30 giugno scadenza dell’Imu per i beni ecclesiastici

Come noto il prossimo 30 giugno scade il termine di presentazione della dichiarazione IMU per gli enti non commerciali – tra i quali l’Agenzia delle Entrate ricomprende gli enti ecclesiastici – relativa alle annualità 2021 e 2022.

Come ricordato dalla Cei (https://giuridico.chiesacattolica.it/dichiarazione-annuale-imu/), detta dichiarazione dovrà essere presentata entro il 30 giugno di ogni anno e non più come avveniva negli anni passati, in cui la dichiarazione doveva essere presentata solo per quegli immobili di proprietà per i quali erano intervenute variazioni e/o modificazioni.

I professionisti (dottori commercialisti) che seguono l’Ente che rappresentate sapranno darvi le indicazioni operative. In ogni caso l’Ufficio amministrativo è a disposizione per eventuali chiarimenti, tramite l’indirizzo email scadenzaimu2022@diocesidiroma.it

Per le Parrocchie di proprietà dell’Opera Romana per la Preservazione della Fede, sarà questa a provvedere alla dichiarazione.

20 giugno 2023

Il 29 giugno i sacramenti per i catecumeni

«Il nostro cardinale vicario Angelo De Donatis ha stabilito lunedì 29 giugno, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni della città di Roma, come data per la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana». A comunicarlo sono suor Pina Ester De Prisco, responsabile diocesana del catecumenato, e don Andrea Cavallini, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano. Ciascun catecumeno riceverà i sacramenti nella propria parrocchia di appartenenza, insieme alla propria comunità. Il cardinale vicario presiederà invece la Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano alle ore 10.30 e impartirà i sacramenti ai catecumeni appartanenti alle comunità estere.

«In questo tempo il materiale che vi abbiamo inviato – sottolineano suor Pina e don Andrea – vi ha permesso di pregare e mettervi in ascolto della Parola, ma è necessario che prima del Battesimo facciate dei riti in parrocchia. Tra qualche giorno invieremo ai parroci e ai catechisti lo schema da seguire per la celebrazione degli esorcismi, le consegne del Credo e del Padre nostro e i riti delle unzioni prebattesimali da celebrare prima del 29 giugno». Per questi passaggi le date stabilite sono:

Domenica 7 giugno
– SS. Trinità: Primo esorcismo e Consegna del Simbolo
Domenica 14 giugno – SS. Corpo e Sangue di Cristo: Secondo esorcismo e Consegna del Padre nostro
Domenica 21 giugno – XXII del Tempo Ordinario: Terzo esorcismo, riconsegna del Simbolo e unzioni prebattesimali
Lunedì 29 giugno (oppure domenica sera 28 giugno): Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana
Domenica 5 luglio: Deposizione della veste bianca

29 maggio 2020

Il 28 giugno il concistoro, il 29 la Messa e i Vespri

Si terrà il 28 giugno alle ore 16, nella basilica vaticana, il concistoro ordinario pubblico per la creazione dei nuovi cardinali, tra i quali il vicario Angelo De Donatis; dalle 18 alle 20 dello stesso giorno sono poi in programma le visite di cortesia dei neo cardinali stessi.

Il giorno successivo, venerdì 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, alle ore 9.30, è prevista sul sagrato della basilica di San Pietro la Messa con benedizione dei palli per i nuovi arcivescovi metropoliti; alla celebrazione parteciperanno anche i neo cardinali. Sempre il 29, alle ore 18, il vicario De Donatis presiederà i Vespri solenni nella basilica di San Giovanni in Laterano; quindi saluterà i fedeli nel cortile del Palazzo Lateranense.

I fedeli e i sacerdoti che intendano partecipare al concistoro, possono richiedere come di consueto i biglietti alla Prefettura della Casa Pontificia; per i Vespri a San Giovanni in Laterano non è invece richiesto biglietto, e si può accedere liberamente alla basilica.

1 giugno 2018

Il 28 giugno i Vespri con il cardinale Angelo De Donatis

Un lungo lavoro di ascolto che ha coinvolto parrocchie, comunità religiose, scuole, carceri, ospedali, comunità etniche, ambienti giovanili. Compiuto da una “Chiesa in uscita” con le “armi” della disponibilità e dell’apertura agli altri. È l’itinerario sinodale della diocesi di Roma, che avrà il punto di arrivo ufficiale della prima fase martedì 28 giugno alle ore 19, quando, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà la preghiera dei primi Vespri della solennità dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, con la partecipazione di una rappresentanza delle parrocchie e delle altre realtà ecclesiali della Chiesa di Roma. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Telepace e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.

Ad annunciarlo è una lettera del prelato segretario del Vicariato, monsignor Pierangelo Pedretti. «Alla luce del percorso ecclesiale sinora svolto, in quest’occasione – scrive il sacerdote – consegnerà alla comunità diocesana la sintesi del cammino sinodale della diocesi di Roma recentemente presentata alla Conferenza Episcopale Italiana e alcuni suggerimenti per continuare il cammino di ascolto».

Sì, perché se la prima fase dell’itinerario voluto dal Papa e compiuto dalla diocesi in comunione con le altre Chiese locali si è esaurita, le comunità parrocchiali e le altre realtà ecclesiali della diocesi sono invitate a proseguire in questo stile dell’ascolto sinodale affinché possa restare come segno permanente di un impegno al servizio degli altri, non solo dei fedeli ma di tutta la città.

da Roma Sette

13 giugno 2022

Il 27 novembre la Messa a San Giovanni per i defunti

«Come ogni anno nel mese di novembre la Chiesa ci invita ad offrire la nostra preghiera in suffragio per i fratelli defunti. Come Presbiterio diocesano e Popolo santo di Dio che vive in Roma pregheremo anche quest’anno in ricordo dei sacerdoti e dei diaconi della nostra Diocesi che sono entrati nella vita eterna nell’anno 2023. Celebreremo insieme la Santa Messa lunedì 27 novembre alle ore 17.30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano». Questo l’invito che il cardinale vicario Angelo De Donatis fa oggi ai sacerdoti, ai diaconi, alle religiose, ai religiosi e a tutti i fedeli della diocesi di Roma.

«Invito in particolare – aggiunge – tutte le comunità parrocchiali che hanno avuto come loro pastore uno dei confratelli defunti a sentire forte l’esigenza di unirsi a noi per pregare il Dio della Risurrezione e della vita. Per la concelebrazione si è pregati di portare con sé camice e stola viola».

Il testo integrale della lettera del cardinale

2 novembre 2023

Articoli recenti