20 Dicembre 2025

A Sant’Eusebio la festa di sant’Antonio Abate

Sant'Eusebio

Torna la tradizionale benedizione degli animali in occasione della festa di sant’Antonio Abate, a Sant’Eusebio all’Esquilino. Una tradizione che va avanti dal 1437 e che vede arrivare al Rione Esquilino centinaia di fedeli accompagnati dai loro amici a quattro zampe.

In particolare, domenica 15 gennaio alle ore 10.30 di terrà la Messa solenne di sant’Antonio Abate, a cui seguirà l’esibizione della banda musicale della Polizia Locale di Roma Capitale e, al termine, la benedizione generale degli animali sul sagrato della chiesa di piazza Vittorio. La benedizione si ripeterà martedì 17 gennaio alle ore 9.30 e alle ore 11.30; alle 18.30, poi, la Mesa di sant’Antonio.

In occasione della ricorrenza, la parrocchia propone anche due visite guidate: la prima all’Auditorium di Mecenate, il 15 gennaio alle ore 17; domenica 22 alle 17 è invece in programma la passeggiata archeologica dei Fori Imperiali.

9 gennaio 2023

Il matrimonio tra diritto canonico e diritto italiano: il corso del Tribunale Interdiocesano

La vita quotidiana pone sempre più spesso interrogativi e sfide su istituti che forse non avremmo mai pensato fossero messi in discussione. E così gli incontri di formazione organizzati per il 2023 dal Tribunale Interdiocesano di Prima Istanza presso il Vicariato di Roma e dal Coetus Advocatorum, mettono al centro “Il matrimonio tra diritto canonico e diritto italiano”, affrontando tematiche che coinvolgono valori e prospettive dell’uomo di oggi.

Apre gli incontri il 18 gennaio Geraldina Boni che proporrà una riflessione sul “Matrimonio concordatario: istituto attuale o anacronistico”, alla quale farà eco Paolo Papanti Pellier con il tema del “Matrimonio o matrimoni: chiesa e Stato a confronto”.

Il 15 febbraio la riflessione di Orietta Grazioli verterà sul “Responsum del Dicastero per la Dottrina della Fede sulla benedizione delle coppie omosessuali”, mentre Marta Ienzi relazionerà sulla tematica inerente “Le unioni civili all’interno dell’ordinamento statuale”.

Il 22 marzo, nel solco dei cosiddetti beni del matrimonio, e nello specifico del bonum prolis, Lucia Bozzi affronterà il tema della “Fecondazione omologa, eterologa ed utero in affitto: ordinamento statuale e canonico a confronto”, Arnaldo Morace Pinelli quello del “Matrimonio e sterilità: ordinamento statuale e canonico a confronto”.

Chiudono gli incontri, il prossimo 19 aprile, Paolo Di Marzio e monsignor Andrea Ripa che affronteranno il tema sempre attuale della delibazione, rispettivamente con una relazione sulla “Delibazione della sentenza canonica di nullità di matrimonio” e “La specificità del matrimonio concordatario alla luce del decreto di esecutività della Segnatura Apostolica”.

Gli incontri avranno luogo in presenza nell’aula del terzo piano del Palazzo Lateranense alle ore 15 e sono accreditati dall’Ordine degli Avvocati di Roma con due crediti a sessione.

9 gennaio 2023

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale

A Villa Campitelli a Frascati presiede i lavori della Conferenza Episcopale Laziale.

Presso la Casa delle Missionarie della Divina Rivelazione celebra la Messa in occasione della visita alla Comunità

Presso la Casa delle Missionarie della Divina Rivelazione celebra la Messa in occasione della visita alla Comunità.

Il vescovo Baldo Reina nominato Vicegerente

Il Santo Padre ha nominato Vicegerente della Diocesi di Roma Sua Eccellenza Reverendissima Monsignore Baldassare Reina, Vescovo Ausiliare di Roma. È stato consacrato vescovo il 29 giugno 2022 a San Giovanni in Laterano dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Gli è stata poi assegnata la delega per i seminari e le vocazioni.

Monsignor Reina è nato il 26 novembre 1970 a San Giovanni Gemini, in provincia ed Arcidiocesi di Agrigento. È entrato nel Seminario Arcivescovile nel 1981. Nel 1995 ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia e nel 1998 la Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.

È stato ordinato presbitero l’8 settembre 1995. Dal 1998 al 2001 è stato Assistente Diocesano di Azione Cattolica e Vicerettore del Seminario Arcivescovile di Agrigento. Dal 2001 al 2003 è stato Parroco della Beata Maria Vergine dell’Itria di Favara. Dal 2003 al 2009 è stato Prefetto degli studi dello Studio Teologico San Gregorio Agrigentino e dal 2009 al 2013 Parroco di S. Leone ad Agrigento. Dal 2013 al 2022 è stato Rettore del Seminario Maggiore di Agrigento.

“In ecclesiarum communione”, la nuova Costituzione apostolica sull’ordinamento del Vicariato di Roma

“Nella comunione delle Chiese, alla Chiesa di Roma è affidata la particolare responsabilità di
accogliere la fede e la carità di Cristo trasmesse dagli Apostoli e di testimoniarle in modo esemplare. È quindi primaria preoccupazione del suo Vescovo provvedere a quanto è necessario perché questa Chiesa corrisponda a ciò che le dice lo Spirito del Signore Gesù Cristo…”. Queste le prime righe della nuova Costituzione Apostolica “In ecclesiarum communione” firmata da Papa Francesco e che regolerà il funzionamento del Vicariato di Roma.

Insieme alla nuova Costituzione Apostolica, è stato pubblicato anche il Decreto per l’assegnazione dei settori, degli ambiti e servizi pastorali ai Vescovi Ausiliari della Diocesi (è possibile leggerlo qui). I Direttori degli Uffici – si legge nel documento -, i membri del Consiglio per gli Affari Economici e del Collegio dei Consultori sono prorogati donec aliter provideatur.

Ai Vescovi Ausiliari sono stati affidati i seguenti settori, ambiti e servizi pastorali:

− S.E. Mons. Daniele Libanori, S.I., settore centro, ambito dell’educazione;
− S.E. Mons. Daniele Salera, settore nord, ambito della formazione cristiana;
− S.E. Mons. Riccardo Lamba, settore est, ambito della Chiesa ospitale e «in uscita», Servizio
per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili;
− S.E. Mons. Dario Gervasi, settore sud, ambito per la cura delle età e della vita;
− S.E. Mons. Baldassare Reina, settore ovest, ambito dell’Amministrazione dei beni, ambito
giuridico, servizio della Segreteria generale, Seminari;
− S.E. Mons. Paolo Ricciardi, ambito per la cura del diaconato, del clero e della vita religiosa, Ordo Virginum;
− S.E. Mons. Benoni Ambarus, ambito della Diaconia della Carità.

Leggi qui il testo completo della Costituzione

In data 21 dicembre 2023 il Santo Padre ha emanato il Decreto di approvazione del nuovo Regolamento Generale del Vicariato di Roma, in vigore dal 1° gennaio 2024.
Nei prossimi giorni sarà disponibile il download del testo integrale.

Scarica il testo del Decreto

Celebra la Messa presso la Parrocchia Sacra Famiglia del Divino Amore

Celebra la Messa presso la Parrocchia Sacra Famiglia del Divino Amore.

«Benedetto, che la tua gioia sia perfetta!»: il funerale di Benedetto XVI

Foto di Cristian Gennari

La bara di cipresso, sopra il Vangelo aperto. La nebbia che avvolge piazza San Pietro. I fedeli, migliaia, composti, in silenzio. Qualcuno regge in mano uno striscione, qualcuno si asciuga gli occhi umidi. Sono le immagini del funerale del Papa emerito Benedetto XVI, celerato questa mattina da Papa Francesco. Con lui il cardinale Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio, 130 cardinali, 400 vescovi e quasi 3.700 sacerdoti. In prima filma il segretario personale di Ratzinger, monsignor Georg Gänswein, che ha posto il Vangelo sulla bara prima dell’inizio del rito.

«Anche noi – ha detto il Santo Padre nell’omelia – saldamente legati alle ultime parole del Signore e alla testimonianza che marcò la sua vita, vogliamo, come comunità ecclesiale, seguire le sue orme e affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita». Un’omelia tutta incentrata sulle ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce, ascoltate nel Vangelo letto poco prima: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Quindi la citazione di San Gregorio Magno: «In mezzo alle tempeste della mia vita, mi conforta la fiducia che tu mi terrai a galla sulla tavola delle tue preghiere, e che, se il peso delle mie colpe mi abbatte e mi umilia, tu mi presterai l’aiuto dei tuoi meriti per sollevarmi».

«Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito – ha proseguito Papa Francesco citando le ultime parole di Gesù – è l’invito e il programma di vita che sussurra e vuole modellare come un vasaio il cuore del pastore, fino a che palpitino in esso i medesimi sentimenti di Cristo Gesù. Dedizione grata di servizio al Signore e al suo Popolo che nasce dall’aver accolto un dono totalmente gratuito: “Tu mi appartieni… tu appartieni a loro”, balbetta il Signore; “tu stai sotto la protezione delle mie mani, sotto la protezione del mio cuore. Rimani nel cavo delle mie mani e dammi le tue”. È la condiscendenza di Dio e la sua vicinanza capace di porsi nelle mani fragili dei suoi discepoli per nutrire il suo popolo e dire con Lui: prendete e mangiate, prendete e bevete, questo è il mio corpo che si offre per voi. Dedizione orante, che si plasma e si affina silenziosamente tra i crocevia e le contraddizioni che il pastore deve affrontare e l’invito fiducioso a pascere il gregge».

«È la condiscendenza di Dio – sono ancora parole del Santo Padre – e la sua vicinanza capace di porsi nelle mani fragili dei suoi discepoli per nutrire il suo popolo e dire con Lui: prendete e mangiate, prendete e bevete, questo è il mio corpo che si offre per voi. Dedizione orante, che si plasma e si affina silenziosamente tra i crocevia e le contraddizioni che il pastore deve affrontare e l’invito fiducioso a pascere il gregge. Come il Maestro, porta sulle spalle la stanchezza dell’intercessione e il logoramento dell’unzione per il suo popolo, specialmente là dove la bontà deve lottare e i fratelli vedono minacciata la loro dignità. In questo incontro di intercessione il Signore va generando la mitezza capace di capire, accogliere, sperare e scommettere al di là delle incomprensioni che ciò può suscitare. Fecondità invisibile e inafferrabile, che nasce dal sapere in quali mani si è posta la fiducia. Fiducia orante e adoratrice, capace di interpretare le azioni del pastore e adattare il suo cuore e le sue decisioni ai tempi di Dio».

Poi ha concluso: «Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce!». Il feretro del Papa emerito è stato poi portato nelle Grotte Vaticane per la tumulazione. Dalla piazza, dove c’erano oltre cinquantamila fedeli, un forte applauso e il grido: «Santo subito!».

5 gennaio 2023

La Peregrinatio delle reliquie del beato Livatino

Saranno a Roma dal 14 al 21 gennaio le reliquie del “giudice ragazzino”, il beato Rosario Livatino, martire della lotta alla mafia. Si tratta della prima solenne Peregrinatio Beati Rosarii Livatino – Fidei et Justitiae Martyris, un’iniziativa voluta dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani in Roma e organizzata dal Comitato Peregrinatio Beati Rosarii Livatino presieduto dal Primicerio dell’Arciconfraternita, per rendere omaggio a questa esemplare e contemporanea testimonianza di figura unificante.

La Peregrinatio riguarda una particolare reliquia, la camicia che il giudice indossava ed è impregnata del suo sangue. Sarà esposta e venerata nei luoghi delle massime istituzioni del Paese tra i quali Camera e Senato, Suprema Corte di Cassazione, Consiglio Superiore della Magistratura, Ministero di Grazia e Giustizia, Comune di Roma, Comando Generale della Guardia di Finanza, università, scuole superiori, parrocchie.

Nella settimana dedicata a Rosario Livatino saranno inoltre organizzati due convegni: il primo a cura dal Centro Studi Rosario Livatino, dal titolo “L’attualità del Beato Rosario Livatino”, che si terrà mercoledì 18 gennaio alle 15 presso la Biblioteca del Senato della Repubblica – Sala Capitolare di Santa Maria sopra Minerva (piazza della Minerva, 38) alla presenza del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità. Il secondo importante momento di confronto è invece intitolato “Beato Rosario Livatino: l’universale esempio del giusto. Dialoghi tra economia, fede e giustizia”; avrà luogo giovedì 19 gennaio alle 10.15 presso la sede nazionale di Confindustria (viale dell’Astronomia, 30), in occasione dell’ostensione della reliquia.

Inoltre dal 16 al 23 gennaio, nella Sala Capitolare del convento di Santa Maria sopra Minerva sarà possibile vistare la mostra “Sub Tutela Dei: il Giudice Rosario Livatino”, un’occasione per conoscere la storia dell’uomo Servo di Dio la cui credibilità fu per lui coerenza piena e invincibile tra fede cristiana e vita. Nel corso dell’intera settimana si svolgeranno tavole rotonde e simposi sempre dedicati al beato.

A rendergli omaggio anche il poeta pittore Tahar Ben Jelloun e l’artista Pizzi Cannella, con quattro grandi tele che verranno esposte nella navata della basilica di Stato di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri dove si terranno le celebrazioni conclusive. Venerdì 20 gennaio (ore 20.30), avrà luogo il concerto dal titolo: “Beatus vir – Vespri per un martire”, mentre sabato 21 verrà celebrata la Messa alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni civili, militari ed ecclesiastiche.

2 gennaio 2023

A Sant’Ignazio di Loyola preghiera per Benedetto XVI

Oggi, mercoledì 4 gennaio, nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, il pomeriggio e la serata saranno dedicati al Papa emerito Benedetto XVI. A partire dalle 18 sono in programma una veglia di preghiera, una celebrazione e un concerto. Si esibirà la corale di 200 bambini della Cattedrale di Salt Lake City, proponendo canti religiosi.

La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal cardinale Garcìa Rodrìguez, arcivescovo de La Habana, ospite nella comunità in questi giorni. La veglia sarà incentrata su tre brevi testi di Benedetto XVI su famiglia, giovani e comunità, intervallati da essenziali introduzioni e ritornelli cantati. I tre temi corrispondono all'”orizzonte pastorale” nella chiesa di Sant’Ignazio.

4 gennaio 2023

Benedetto XVI: il rito del funerale

Roma 2/1/2023 Basilica Vaticana San Pietro Papa Benedetto XVI esposizione della salma Ph: Cristian Gennari/Siciliani

Sarà simile a quello di un pontefice regnante il funerale del Papa emerito Benedetto XVI, come ha chiarito il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni durante un incontro con i giornalisti, nel pomeriggio di ieri (3 gennaio 2023). È stato infatti diffuso il libretto delle esequie preparato dall’Ufficio per le celebrazioni liturgiche, scaricabile on line. La Messa esequiale avrà inizio alle ore 9.30 di giovedì 5 gennaio, sul sagrato della basilica di San Pietro; sarà presieduta da Papa Francesco, il quale terrà l’omelia e i riti di commiato, e celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. Concelebranti oltre 120 cardinali, più di 400 vescovi e quasi quattromila sacerdoti. Più di 60 mila i fedeli previsti dalla Prefettura di Roma. Per volere dello stesso Papa emerito Benedetto XVI, saranno due le delegazioni ufficiali presenti ai funerali: quella della Germania, Paese natale di Joseph Ratzinger, e dell’Italia.

Il feretro con le spoglie di Benedetto XVI sarà portato sul sagrato alle 8.45 di giovedì, per la recita del Rosario di tutti i fedeli. Al termine della celebrazione delle esequie avverrà la sepoltura nelle Grotte vaticane, nello stesso luogo dove è stato sepolto Giovanni Paolo II prima che la sua tomba venisse spostata nella parte superiore della basilica, dopo la canonizzazione. Il rito della sepoltura comincerà con una fettuccia che verrà avvolta intorno alla bara di cipresso, con i sigilli della Camera apostolica, della Casa Pontificia e dell’Ufficio per le celebrazioni liturgiche. La bara di cipresso verrà poi collocata in una cassa di zinco, appositamente chiusa e sigillata, e infine in una terza cassa, di legno.

Questa sera, mercoledì 4 gennaio, dopo le 19 e la chiusura della basilica all’omaggio dei fedeli, verrà chiusa la bara di cipresso nella quale riposerà il Papa emerito, inserendo, come da tradizione, le medaglie e le monete coniate durante il pontificato, i pallii da arcivescovo metropolita di Monaco e di Roma, e poi il rogito, il testo che descrive in breve il suo pontificato, in un cilindro di metallo.

Intanto continua, incessante, l’omaggio dei fedeli nella basilica di San Pietro: leggi l’articolo su Romasette.it.

4 gennaio 2023

“In nome del Padre”, musica e preghiera nelle chiese del centro

Roma, Auditorium Parco della Musica 05 01 2018. Ambrogio Sparagna e la OPI Orchestra Popolare Italiana. ©Musacchio&Ianniello / Fondazione Musica Per Roma ************************************************************************ La seguente foto può essere utilizzata esclusivamente per l'avvenimento in oggetto o per pubblicazioni riguardanti la Fondazione Musica per Roma ************************************************************************

La musica, la preghiera e alcune delle più belle chiese di Roma si ritrovano, unite, nel progetto “In nome del Padre”, dal 6 gennaio al 16 aprile, promosso dal Municipio I in collaborazione con il Vicariato di Roma. In tutto dodici diversi appuntamenti, con una parte dedicata alla riflessione e alla preghiera e poi un concerto di musiche di ispirazione religiosa, per un ventaglio di stili che va dal popolare al colto.

Si parte nella chiesa di Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova), per passare alle basiliche di Santa Maria degli Angeli, Santa Maria in Trastevere e Santa Maria dei Martiri Pantheon, e via via alle chiese di Santa Maria Liberatrice, Santa Lucia, Santa Maria delle Grazie al Trionfale, Sant’Eusebio, Santa Sabina, San Francesco Saverio Oratorio del Caravita, Santa Maria in Traspontina, la Cappella della Divina Sapienza.

Tra i protagonisti ci saranno artisti quali Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana, il griot senegalese Badara Seck, il cantante arabo Alì Mahag, il cantante Romanì Santino Spinelli, la voce armonica mongola di Xue Hulan, la cantante cilena Monserrat Balmaceda e il Coro Gospel Seven Hills, il gruppo musicale Jemma, la cappella Gregoriana del Pantheon di Padre Loda e le Orchestre barocche e Cori di Europa InCanto e del Conservatorio Casella dell’Aquila.

E ancora il cardinale Enrico Feroci, il 22 gennaio a Santa Maria Liberatrice; il vescovo ausiliare Benoni Ambarus, domenica 8 alle 16.30 con la Messa Criolla di Santa Maria degli Angeli; don Marco Gnavi, parroco di Santa Maria in Trastevere, con la Messa Romanì del 19 febbraio alle 17. Sono tanti i sacerdoti coinvolti nei diversi incontri del progetto, tra i quali padre Rocco Camillò, don Alessandro Zenobbi, padre Ottavio De Bertolis, padre Antonio Raimondo Fois, monsignor Daniele Micheletti.

«La progettualità interculturale di “In nome del Padre” – spiega il suo ideatore Oscar Pizzo – si coniuga con un pensiero profondamente spirituale per offrire alla città motivi per un vero dialogo inclusivo in vista del prossimo giubileo. Unire musica e parola, rappresentando valori quali il rispetto, la comprensione e l’armonia, con le tradizioni culturali colte e multietniche vuol dire preparare e dar valore a una società aperta».

Collaborano al progetto Istituzione Universitaria dei Concerti, Federcori, Conservatorio Casella – L’Aquila, Europa InCanto e Langshining, Radio Vaticana, che trasmetterà tutti questi momenti di musica e spiritualità in tutto il mondo. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito.

3 gennaio 2022

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