20 Dicembre 2025

La Giornata per le vittime della strada

«Sappiamo bene quanto può essere grande il dolore di una famiglia che ha perso uno dei propri cari in un incidente stradale, avvenimento che purtroppo non è né raro né eccezionale. Sono tante, troppe, le vite prematuramente troncate da incidenti, che impongono alla Chiesa l’urgenza spirituale di accompagnare le famiglie costrette ad affrontare un lutto così grave e improvviso, nonché di sostenere, sia umanamente che spiritualmente, coloro che sono stati lesi in maniera più o meno grave da eventi di questo tipo e la cui vita ne è stata segnata in modo indelebile». Il vescovo Benoni Ambarus riflette su queste tematiche all’approssimarsi della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, istituita dall’Onu, che si celebra la terza domenica del mese di novembre.

Domenica 19 novembre, annuncia quindi il vescovo Ambarus, «si può inserire nella preghiera universale della Messa una intenzione particolare, quale segno di vicinanza a coloro che hanno dovuto affrontare questa difficile prova e di sostegno alle iniziative di ambito educativo per promuovere comportamenti più responsabile da parte degli automobilisti». A livello diocesano, inoltre, viene celebrata la Messa domenica prossima alle ore 16 al Nuovo Santuario della Madonna del Divino Amore, «durante la quale pregheremo in particolare per colore che hanno perso la vita e per i loro familiari».

10 novembre 2023

La Giornata per la custodia del creato

Sarà celebrata il primo settembre, come indicato dalla Cei, la Giornata per la custodia del creato. Inoltre, a partire dal 2015, Papa Francesco ha indicato per la stessa data la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Un tema sul quale la diocesi di Roma è impegnata grazie al lavoro dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato. Sul sito internet dell’Ufficio si trovano anche i testi di riferimento.

Di seguito la riflessione sulla Giornata di quest’anno di monsignor Francesco Pesce, direttore dell’Ufficio diocesano.

Ogni anno facciamo memoria della bellezza della Creazione. Ricordati è l’invito di Mosè per sapere quello che avevi nel cuore. Ricordare il bene ricevuto, una bella storia, non solo personale. Il Tempo del Creato ci aiuterà a riflettere che non è solo Memoria, perché è facile dimenticare la storia ma un Memoriale, cioè un cibo, un pane nel quale c’è lui con il sapore del Suo amore; l’Eucarestia sostiene la nostra memoria a volte delusa, e ingannata.

Celebrare l’eucaristia ci ricorda Il più antico testo sull’Eucaristia – la Lettera ai Corinzi, vuole insegnarci come vivere. Si vive consegnandosi, consegnando ogni giorno a Lui la propria storia, senza difendersi, come ha fatto Gesù, come hanno fatto gli apostoli.

Il Tempo del Creato ci può aiutare a tener saldo il rapporto tra l’Eucaristia e la carità. I discepoli, di fronte alla fame della moltitudine sono stati tentati di far finta di niente, tentati di allontanare il problema, che erano persone, volti, storie concrete. Deturpare il Creato si può fare in tanti modi: quando facciamo finta di non vedere ciò che poi abbiamo sotto gli occhi, quando per tacitare la nostra coscienza, diciamo tanto è impossibile cambiare le cose, quando ci chiudiamo dentro il nostro benessere. Accogliamo con fiducia quello che scrivono i vescovi italiani nel loro messaggio: “La condivisione così può diventare stile di cittadinanza, della politica nazionale e internazionale, dell’economia: da quel pane donato può prendere forma la civiltà dell’amore”.
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30 settembre 2022

La Giornata per la Carità del Papa: la lettera del cardinale vicario

Si avvicina la solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, e con questa la tradizionale “Giornata per la Carità del Papa”, celebrata da tutte le diocesi del mondo. Lo ricorda il cardinale vicario Angelo De Donatis, che per l’occasione ricorda come la raccolta di offerte destinate alle opere di carità scelte dal Santo Padre sarà anticipata a domenica 27 giugno.

«Quella dell’Obolo – scrive il vicario – è una storia antica e moderna allo stesso tempo. Antica perché ha radici evangeliche. I primi cristiani che si riunivano intorno agli apostoli mettevano infatti in comune le loro sostanze per venire incontro alle necessità dei fratelli più deboli e bisognosi ed è nell’ottavo secolo comunque che gli anglosassoni ‘inventano’ il cosiddetto Denarius Sancti Petri a favore del successore di Pietro. Moderna perché l’Obolo così come lo conosciamo oggi è stato normato dal Beato Pio IX con l’Enciclica Saepe venerabilis emanata nel 1871, dopo che la Santa Sede si era trovata in uno stato di particolare debolezza e vulnerabilità materiale in conseguenza della fine dello Stato pontificio. In tutte le Chiese del mondo ogni singolo fedele è invitato ad offrire il suo contributo, piccolo o grande a seconda della propria disponibilità e generosità, in favore del Papa».

Come di consueto, il soci del Circolo di San Pietro collaboreranno, per quanto loro possibile e in accordo con la diocesi, alla raccolta, che potrà essere consegnata direttamente a loro o versata presso l’Amministrazione del Vicariato.

Leggi il testo integrale della lettera

3 giugno 2021

La Giornata per la carità del Papa: l’appello del vicario a «un gesto di fraternità»

Compiere «un gesto di fraternità» e partecipare così «all’azione del Papa a sostengo dei più bisognosi e delle comunità ecclesiali in difficoltà e che si rivolgono alla Sede Apostolica». Lancia l’appello «a ogni fedele» il cardinale vicario Angelo De Donatis, in vista di sabato 29 giugno. Nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, si tiene infatti l’annuale Giornata per la carità del Papa.

In ogni chiesa di Roma, in pratica, si terrà una colletta il cui ricavato sarà destinato alle opere di carità del Santo Padre. I soci del Circolo San Pietro collaboreranno, in accordo con la diocesi, alla raccolta, che potrà essere consegnata al sodalizio o versata presso l’amministrazione del Vicariato.

«Il nostro vescovo – sottolinea il cardinale De Donatis – sempre ci richiama all’attenzione ai poveri, ai fratelli e alle sorelle “scartati” dalla società e sempre ci chiede di essere solidali con loro dandoci per primo l’esempio. In questa sua attenzione non vogliamo lasciarlo solo ma desideriamo rafforzare l’impegno di condivisione, che attraversa tutta la Chiesa, nel suo farsi prossima ad ogni uomo».

27 giugno 2019

La Giornata per la Carità del Papa

Il 29 giugno si celebra in tutte le Chiese del mondo la Giornata per la Carità del Papa. Di seguito la lettera inviata dal vicario generale Angelo De Donatis alla diocesi di Roma:

Carissimo,

come è ormai tradizione in occasione della Solennità dei Santi Pietro e Paolo celebreremo la “Giornata per la Carità del Papa” insieme con tutte le Diocesi del mondo. Venerdì 29 giugno siamo invitati a contribuire alle tante opere di carità che il Santo Padre realizza in tutto il mondo venendo in soccorso di quanti sono afflitti dalla povertà.

«Non amiamo a parole ma con i fatti», «La carità è seminare speranza», «È misericordioso quello che sa condividere e anche compatire i problemi delle altre persone”: sono queste alcune delle frasi pronunciate da Papa Francesco per spiegare ai fedeli la misericordia, la carità, la solidarietà, la speranza, la condivisione, valori strettamente legati alla tradizionale colletta dell’Obolo di San Pietro.

Ti chiedo la carità di sensibilizzare i fedeli sull’importanza ed il significato di questa Giornata.

I Soci del Circolo di San Pietro collaboreranno, per quanto loro possibile e in accordo con la Diocesi, alla raccolta, che potrà essere consegnata direttamente a loro o versata presso l’Amministrazione del Vicariato.

Certo che non mancherà il tuo impegno, invoco la protezione di Maria Salus Populi Romani su di te e sulla tua comunità e di cuore ti benedico.

 

Angelo De Donatis

Vicario Generale di Sua Santità

per la Diocesi di Roma

La Giornata per la Carità del Papa

Mercoledì 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma, la diocesi celebra la Giornata per la Carità del Papa.

«Siamo invitati a contribuire alle tante opere di carità che il Santo Padre realizza in tutto il mondo venendo in soccorso di quanti sono afflitti dalla povertà e dalla guerra», scrive il cardinale vicario Angelo De Donatis nella lettera rivolta per l’occasione alla comunità ecclesiale della diocesi. «Il nostro Vescovo sempre ci richiama all’attenzione ai poveri, ai fratelli e alle sorelle “scartati” dalla società e ci spinge ad essere solidali con loro. In questa sua attenzione non vogliamo lasciarlo solo ma desideriamo rafforzare l’impegno di condivisione, che attraversa tutta la Chiesa, nel suo farsi prossima ad ogni uomo. Con questo spirito – sottolinea il porporato – ti invito pertanto a prender parte alla colletta per la Carità del Papa, certo che saprai trovare il modo giusto di sensibilizzare i fedeli della tua comunità sull’importanza ed il significato di questa Giornata».

I soci del Circolo San Pietro collaboreranno, per quanto loro possibile e in accordo con la Diocesi, alla raccolta, che potrà essere consegnata direttamente a loro o versata presso l’Amministrazione del Vicariato.

22 giugno 2022

La Giornata per la carità del Papa

Foto Diocesi di Roma / Gennari

Si celebra domenica 30 giugno la Giornata per la carità del Papa e tutti «siamo invitati ad offrire il nostro contributo per sostenere il Santo Padre nella sua azione di aiuto ai tanti poveri che si rivolgono a lui e che sono in difficoltà in ogni parte del mondo». Lo scrive il vicegerente della diocesi, il vescovo Baldo Reina, nella lettera indirizzata per l’occasione a parroci, rettori, sacerdoti, diaconi, religiose e religiosi e fedeli laici della diocesi.

Come di consueto, collaborano con la diocesi di Roma nella raccolta i soci del Circolo S. Pietro: quanto raccolto potrà essere consegnato direttamente a loro o versato presso l’Amministrazione del Vicariato.

A livello complessivo nel 2022 le entrate dell’Obolo di San Pietro sono ammontate a 107 milioni di euro. Di questi, 43,5 milioni sono arrivati da donazioni pervenute attraverso la raccolta effettuata in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo in tutte le diocesi del mondo, dalle offerte dei fedeli e dai lasciti ereditari a favore dell’Obolo stesso o direttamente del Papa. In particolare il 63% è arrivato dalle diocesi, il 29% da fondazioni, il 5,5% da offerenti privati e il 2,5% dagli ordini religiosi.

La lettera del vicegerente

7 giugno 2024

La Giornata per l’Africa nella diocesi di Roma

«L’anniversario della nascita dell’Organizzazione dell’Unità Africana (Oua), fondata il 25 maggio 1963 ad Addis Abeba e divenuta dal 2002 Unione Africana (Ua), rappresenta l’occasione privilegiata per riflettere sull’importanza del nostro partenariato con un continente, quanto a dimensioni, tre volte l’Europa, valorizzandone la varietà, la ricchezza storica, artistica, culturale e politica». Padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese, presenta così la Giornata per l’Africa, che si celebra oggi. In questo contesto, il prossimo 11 giugno, a partire dalle 17.30, presso il monastero di San Gregorio al Celio, l’Ufficio diocesano propone una giornata di riflessione sul tema “Uno sguardo decolonizzato sul continente africano e la cooperazione”. Al pomeriggio di studio interverranno il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo metropolita emerito di Agrigento; Chiara Castellani, medico cooperante in Africa; Luca Attanasio, giornalista geopolitico; Matteo Giusti, giornalista africanista. Modererà con Mario Zanotti, monaco camaldolese.

«Le frizioni Est-Ovest – riflette padre Albanese in un editoriale pubblicato oggi da Avvenire – hanno acutizzato, con declinazioni diverse, anche in Africa, la polarizzazione e le perturbazioni, portando all’inflazione, all’aumento dei tassi d’interesse, al rischio di recessione e al crescente aumento dell’esclusione sociale. Sta di fatto che persistono le politiche predatorie da parte di potentati stranieri di vario genere. Oltre alle ex potenze coloniali, oggi esercitano un’azione invasiva gli interessi cinesi, russi, statunitensi, turchi, dei Paesi del Golfo. Inoltre, pesano, sia la fragilità dei sistemi di governo locali, come anche la limitatezza di strumenti finanziari. A questo riguardo gli analisti ritengono che lo sviluppo del continente africano debba passare attraverso l’apporto del credito internazionale, nonché di un’ampia politica di ristrutturazione dei debiti sovrani di interi Paesi».

«Si tratta di temi importanti – aggiunge – che non possono prescindere dalla cosiddetta economia sommersa. Ogni anno quasi 90 miliardi di dollari, equivalenti a poco meno del 4% del pil africano, viene trafugato sottoforma di flussi finanziari illeciti (Iff), vale a dire movimenti illegali di denaro e beni attraverso le frontiere che risultano, alla prova dei fatti, illegali nella fonte, nel trasferimento o nell’uso del denaro. Se a tutto ciò aggiungiamo i devastanti effetti del global warming, il continente rischia la marginalizzazione. L’unico vero antidoto è rappresentato dalla sua capacità di creare un’effettiva sinergia tra i Paesi della Ua che, proprio quest’anno, celebra i suoi 60 anni dalla fondazione del suo predecessore, l’Oua».

25 maggio 2023

La Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro

«In questa domenica, ci ritroviamo a celebrare la Messa pregando per tutti i lavoratori, ma in particolare per chi, nel tempo del lavoro, è stato vittima di un incidente che ha portato alla morte o ad una forma di invalidità. È un tema attualissimo, che riempie spesso purtroppo la cronaca dei nostri giornali e che coinvolge tante famiglie che cercano consolazione e giustizia». Il cardinale vicario Angelo De Donatis ha celebrato domenica, nella parrocchia di Santa Maria in Portico in Campitelli, la Messa per la 76esima Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

Promossa dall’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocino di Roma Capitale e Regione Lazio, la Giornata, oltre alla cerimonia religiosa nella parrocchia del centro storico, ha visto anche una cerimonia civile in Campidoglio, con un convegno sul tema.

«Il lavorare nella vigna di un altro – ha detto il cardinale commentando il Vangelo –, immagine di ogni lavoro, indica già un senso di corresponsabilità e di dignità che è offerta a tutti. Le braccia, le mani, le competenze intellettuali e manuali, messe al servizio della società attraverso il lavoro, sono braccia, mani, corpi e anime da tutelare, da difendere, non da sfruttare e da disprezzare. Dietro quelle braccia ci sono i valori di una vita, di una famiglia, di relazioni, di affetti, di fatiche del corpo e del cuore».

«La celebrazione di questa giornata – ha concluso il vicario – vuole essere un segno di speranza per molti. Abbiamo bisogno di sicurezza, come di una siepe costruita con cura intorno alla vigna; ma abbiamo bisogno anche di umanità, di attenzione ai dettagli, di chi riesce a dare un’anima al lavoro che si fa».

Il testo integrale dell’omelia

10 ottobre 2023

La Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione

Foto DiocesiDiRoma/Gennari

La diocesi di Roma aderisce all’iniziativa della Conferenza episcopale italiana per una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione. La data scelta è martedì 17 ottobre, in comunione con i cristiani di Terra Santa secondo le indicazioni del cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che a nome di tutti gli Ordinari ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi «nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione».

«In un momento di grande dolore e forte preoccupazione per l’escalation di violenza in Medio Oriente, l’invito della presidenza della Cei – si legge in una nota – è rivolto alle comunità diocesane perché aderiscano all’iniziativa. Per l’occasione è stato predisposto uno schema di preghiera».

Nel frattempo, domenica 15 ottobre, in tutte le celebrazioni eucaristiche, può essere adottata questa intenzione: «Padre misericordioso e forte: ‘tu non sei un Dio di disordine, ma di pace’. Spegni nella Terra Santa l’odio, la violenza e la guerra, perché rifioriscano l’amore, la concordia e la pace. Preghiamo».

13 ottobre 2023

La Giornata mondiale per la vita consacrata

Nella festa liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio, si celebra ogni anno la Giornata mondiale della vita consacrata. A Roma, quest’anno, la XXIV edizione sarà celebrata sabato 1° febbraio con la Messa presieduta da Papa Francesco nella basilica di San Pietro alle ore 17; tra i concelebranti il cardinale vicario Angelo De Donatis. Prevista la partecipazione dei consacrati e delle consacrate della diocesi, guidati dal vicario episcopale don Antonio Panfili.

Nel darne l’annuncio, la Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica sottolinea che sarà una giornata di preghiera per le vocazioni e di ringraziamento al Signore per il dono di tanti consacrati e consacrate che, in terre di missione o nella ferialità della vita e nel lavoro quotidiano, vivendo in contesti spesso anche difficili, si prendono cura degli ultimi e dei più fragili e sono testimoni e annunciatori della presenza di Dio nel mondo.

Nella circostanza tutti i consacrati rinnovano l’impegno a essere «luce del mondo e sale della terra», a operare per la pace e la fratellanza accogliendo l’invito del Pontefice a essere «uomini e donne che illuminano il futuro». La celebrazione nella basilica di San Pietro sarà anche arricchita dalla presenza di circa 300 monache contemplative che, dal 31 gennaio al 1° febbraio, si incontreranno a Roma, convocate dal Dicastero, per riflettere sul tema della gestione dei beni.

24 gennaio 2020

La Giornata mondiale di preghiera contro la tratta

Quella del prossimo 8 febbraio sarà la decima edizione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, istituita da Papa Francesco nel 2015 nella festa di santa Bakhita. Quest’anno sarà dedicata al tema “Camminare per la dignità. Ascoltare. Sognare. Agire”, che farà da filo conduttore alla mobilitazione e alla preghiera in tutto il mondo.

A Roma, dal 2 febbraio, sono attesi 50 giovani, rappresentanti delle reti internazionali partner della giornata. Il 3 sono in programma attività di formazione e sensibilizzazione sul tema; la mattina di domenica 4, poi, la partecipazione alla preghiera dell’Angelus con il Papa, in piazza San Pietro. Ancora, martedì 6 febbraio alle 16.15 verrà realizzato un flash-mob contro la tratta a piazza Santa Maria in Trastevere, al termine del quale, alle 17.30, la basilica di Santa Maria in Trastevere ospiterà una veglia ecumenica in 5 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese). Un appuntamento a cui parteciperà il Coordinamento antitratta della diocesi di Roma e al quale «l’intera comunità diocesana è invitata a partecipare», come dice il vescovo Benoni Ambarus. Si prosegue mercoledì 7 febbraio, con la partecipazione del gruppo internazionale all’udienza generale con il Papa in Aula Paolo VI. Giovedì 8 febbraio, infine, il pellegrinaggio online di preghiera che attraversa tutti i continenti e fusi orari, coordinata da Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta.

31 gennaio 2024

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