19 Agosto 2025

La Messa con le coppie che festeggiano gli anniversari di matrimonio

Nell’Anno Amoris Laetitia dedicato alla famiglia, il Centro diocesano per la pastorale familiare propone una speciale celebrazione in cui verranno ricordati gli anniversari di matrimonio. L’appuntamento è per domenica 9 maggio alle ore 12.30 al Santuario della Madonna del Divino Amore, per la Messa presieduta dal vescovo Dario Gervasi, ausiliare del settore Sud e delegato per la Pastorale familiare nella diocesi. Al termine della celebrazione eucaristica, le coppie di sposi presenti riceveranno una particolare benedizione.

L’invito, spiega il diretto del Centro diocesano don Dario Criscuoli, è rivolto in particolare alle «coppie di sposi che si sono unite in Matrimonio nel corso dell’anno 2020, durante il periodo della pandemia da Covid-19», ma anche alle «coppie di sposi che, nel corso dell’anno 2021, hanno festeggiato (o festeggeranno), il loro decimo, venticinquesimo o cinquantesimo anniversario del loro matrimonio».

7 maggio 2021

La Giornata diocesana contro la tratta

Verrà celebrata venerdì 14 maggio la Giornata diocesana contro la tratta; “La dignità NON tratta” è il tema scelto per accompagnare i diversi eventi in programma. In particolare la mattina, a partire dalle 10, si terrà un incontro on line (sulla piattaforma Zoom) per le scuole romane, su “Si tratta di uguaglianza e dignità”. A dare il benvenuto ai partecipanti sarà l’arcivescovo Gianpiero Palmieri, vicegerente della diocesi di Roma; quindi Francesca Romana Cocchi, dell’Associazione Slaves No More, illustrerà il fenomeno della tratta. Seguirà la proiezione del video “Io sono Joy”, tratto dal libro di Mariapia Bonanate con la prefazione di Papa Francesco, che racconta la vera storia di una giovane arrivata dalla Nigeria in Italia con la promessa di un futuro migliore e finita poi a lavorare sulle strade di Castel Volturno. Infine spazio alle testimonianze di una ex vittima di tratta e di alcuni volontari delle unità di strada.

Nel pomeriggio l’appuntamento è invece alle 16.30 a Santa Maria in Ara Coeli. Dapprima, sulla scalinata davanti alla chiesa, è previsto un momento di riflessione sulla Giornata con gli interventi dell’arcivescovo Palmieri; del vescovo ausiliare Benoni Ambarus, delegato diocesano per la Carità; del prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Si proseguirà poi con un momento di preghiera all’interno della basilica di Santa Maria in Ara Coeli, dove potranno però entrare al massimo 200 persone, nel rispetto della normativa per il contenimento della pandemia di Covid-19. A fianco dell’altare centrale sarà posto un dipinto raffigurante santa Giuseppina Bakhita; l’attrice Claudia Conte leggerà alcuni brani dal libro “Io sono Joy”; verranno simbolicamente spezzate le catene e accese candele, mentre verrà letta una preghiera a santa Bakhita; tutto accompagnato dai canti di alcuni membri della Comunità di Sant’Egidio. L’artista Giovanni de Gara eseguirà un’istallazione artistica nell’ambito del progetto “Eldorato”, utilizzando le coperte termiche con cui viene dato un primo conforto ai migranti soccorsi in mare. Le coperte dorate, simbolo della salvezza di tanti uomini donne e bambini che giungono stremati sulle nostre spiagge dopo un viaggio infernale, ricopriranno il portone di ingresso della basilica di Santa Maria in Ara Coeli. Per partecipare all’evento del pomeriggio è necessario inviare l’iscrizione a direzione@caritasroma.it.

La Giornata è promossa dal Coordinamento pastorale diocesano contro la tratta, nato due anni fa, di cui fanno parte numerose realtà ecclesiali: Caritas diocesana, Usmi, Comunità di Sant’Egidio, Associazione Papa Giovanni XXIII, Associazione Slaves No More, Fondazione Arché, oltre alle quattro unità di strada che svolgono il loro servizio in diversi luoghi della città. Su iniziativa del Coordinamento, a gennaio 2021 è partito un percorso di formazione aperto a tutti, per approfondire il fenomeno della tratta e della rete cittadina di contrasto.

«Vogliamo ridare slancio all’impegno ecclesiale – sottolinea monsignor Palmieri –, farlo diventare più capillare, coinvolgendo non solo gli addetti ai lavori, ma le parrocchie, gli operatori pastorali, le associazioni e i movimenti». Perché «deve essere sempre più chiaro – aggiunge con forza – che dietro alla prostituzione di minori, donne e trans c’è una moderna forma di schiavitù e un vero crimine contro l’umanità. E i clienti devono essere sempre più consapevoli che non stanno chiedendo “prestazioni” a una donna compiacente, ma che la prostituzione, per usare le parole di Papa Francesco, è “torturare una donna”».

«Questa Giornata vuole essere un momento di presa di coscienza – riflette suor Rita Giaretta, delle suore orsoline del Sacro Cuore di Maria – con il quale la diocesi di Roma si propone di parlare ai giovani, con l’evento della mattina, e a tutta la città, con l’evento del pomeriggio. Vogliamo fare informazione su questo dramma, che ci deve far vergognare, essere un pugno nello stomaco per ciascuno di noi, e accogliere davvero l’invito di Papa Francesco a essere sempre più Chiesa in uscita». Suor Rita Giaretta è da anni impegnata contro la tratta: ha operato per oltre venticinque anni a Caserta, dove ha fondato Casa Rut. A Roma, invece, è di quale mese fa la nascita della Casa del Magnificat, presso la parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata. «È un luogo di gioia e di speranza, dove le ragazze si aiutano nel loro cammino di rinascita – prosegue suor Rita –. Per ogni realtà devono essere sempre percorsi di resurrezione».

7 maggio 2021

L’8 maggio le ordinazioni diaconali a San Giovanni in Laterano

Quella dell’ordinazione diaconale è l’ultima tappa ufficiale nel cammino verso il sacerdozio: sabato 8 maggio, alle ore 17.30, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale vicario Angelo De Donatis presiederà la celebrazione con le ordinazioni diaconali. Dieci i seminaristi coinvolti, tre dei quali si stanno formando al Pontificio Seminario Romano Maggiore: sono Emanuele Gargiulo, Luca Santa Croce e Joseph Zili Dankyang. Uno, invece, sta studiando presso la Società del Divin Salvatore (salvatoriani), Lazarus Moti Nyangau. Mentre sono sei i giovani del Collegio diocesano Redemptoris Mater: Mattia Mirandola, Matteo Nistri, Kikoti Modestus Hamilton, Gabriele Tomarelli, Stefano Maccari e Raffaele Pontrandolfi. La celebrazine verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma; verrà riproposta poi da Telepace domenica 9 alle ore 20.30.

Spiega don Gabriele Faraghini, rettore del Pontificio Seminario Maggiore: «Il fondamento del diaconato si ritrova negli Atti degli Apostoli, quando loro si accolgono di avere difficoltà nella guida della comunità, quando nella distribuzione dei pasti venivano trascurate le vedove. A quel punto vengono istituiti i diaconi, servitori, che aiutino nella distribuzione. Questa tappa del diaconato, verso il presbiterato, serve a ricordare che il sacerdote deve essere innanzitutto servo e avere a cuore la carità, i poveri, i piccoli». L’ordinazione diaconale è un «momento in cui si prendono già gli impegni che rimarranno nel presbiterato – sottolinea ancora don Faraghini –: promessa del celibato, dell’obbedienza e l’impegno di vivere la preghiera della Chiesa».

3 maggio 2021

San Paolo all’Aeròpago: incontro di formazione per le équipe pastorali

Si è tenuto sabato 8 maggio l’ottavo incontro per le équipe pastorali promosso dalla diocesi di Roma, e per quest’anno l’ultimo appuntamento prima dell’estate. Come di consueto è stato trasmesso su Nsl e sulla pagina Facebook della diocesi.

Ad aprire l’appuntamento è stata come sempre la lettura di un brano biblico: Atti 17, 16-34, il discorso di san Paolo all’Aeròpago, in cui si parla della sfida dell’annuncio del Vangelo in un contesto culturale molto lontano da quello ebraico: Atene, la città pagana e cosmopolita. Interverrà il biblista don Fabrizio Ficco.

Quindi spazio alle testimonianze: don Stefano Cascio, parroco di San Bonaventura da Bagnoregio, e padre Francesco Sciarelli, parroco di Santa Maria Regina Mundi, racconteranno della rete nata a Torre Spaccata tra le due parrocchie e le associazioni e istituzioni del territorio, in un clima di vicinanza reciproca e collaborazione. Quindi don Alberto Orlando, parroco di Santa Maria Madre della Provvidenza e Diego Galli, dell’associazione “Community Organizing”, ha illustrato la loro esperienza di una rete di relazione e di ascolto tra gli abitanti del quartiere di Donna Olimpia.

Alla fine l’intervento di monsignor Paolo Asolan, incaricato del Servizio per la formazione permanente del clero, che ha concluso tutto il percorso per le équipe rilanciando il tema della conversione pastorale missionaria della parrocchia.

Clicca qui per scaricare il materiale per l’incontro

7 maggio 2021

Pagine di storia religiosa: la devozione alla Madonna del Rosario

di Domenico Rocciolo*

Nel 1731, la duchessa Olimpia Borghese Pamphili donò all’immagine della SS. Vergine del Rosario che si venerava a SS. Quirico e Giulitta, un magnifico abito come segno della sua grande devozione. I padri Domenicani che officiavano la chiesa, prendendo spunto da quella bella espressione di pietà religiosa, decisero di diffondere in onore della Madre di Dio una riflessione spirituale in forma di sonetto. In tal modo unirono la loro chiesa alla lunga tradizione devota che rimandava la propagazione del   Rosario ad un’epoca antica e al loro fondatore: san Domenico di Guzmán.

Tra la fine del medioevo e l’età moderna, i pontefici accrebbero la devozione alla SS. Vergine del Rosario prendendo importanti decisioni: nel 1479 Sisto IV, con la bolla Ea quae ex fidelium, riconobbe l’alto valore spirituale della recita del Rosario e nel 1481 eresse l’Arciconfraternita del SS. Rosario in Santa Maria sopra Minerva, arricchendola di indulgenze; il 5 marzo 1572 san Pio V, con la bolla Salvatoris Domini, dichiarò che la battaglia di Lepanto era stata vinta contro i turchi, perché la cristianità aveva invocato la SS. Vergine del Rosario (7 ottobre 1571); il 17 marzo 1572, lo stesso Pontefice stabilì che il 7 ottobre di ogni anno fosse celebrata una festa in onore della Madonna del Rosario (per l’occasione fu chiamata Madonna della Vittoria); il 1° aprile 1573, Gregorio XIII, con la costituzione Monet Apostolus, spostò la festa alla prima domenica di ottobre e infine, nel 1716, Clemente XI estese la festa alla Chiesa universale.

Nell’età contemporanea, con le apparizioni di Lourdes e Fatima, le encicliche mariane di Leone XIII, la decisione di san Pio X di fissare definitivamente la festa del Rosario al 7 ottobre e le disposizioni date dai Pontefici successivi (si ricordi, in particolare, la lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del 16 ottobre 2002 di san Giovanni Paolo II), il Rosario divenne sempre più la preghiera dei fedeli per invocare la pace nel mondo e meditare i misteri della salvezza.

La recita del Rosario è sempre stata e sarà sempre particolarmente amata dai fedeli.

 

Il sonetto, conservato nell’Archivio storico diocesano, che ricorda il dono della duchessa Olimpia Borghese Pamphili

 

 

 

 

 

 

 

*Direttore dell’Archivio Storico Diocesano

 

 

È entrato nella luce della Risurrezione don Carmelo Marsala

Il Cardinale Vicario Angelo De Donatis,
il Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma,

annunciano che ieri, 4 maggio 2021,
è entrato nella luce della Resurrezione

il Rev.do
Don Carmelo Marsala
di anni 80

Rettore della Rettoria di Santa Maria Scala Coeli dal 2000,
Vicario Parrocchiale della Parrocchia di Santa Marcella
dal 1991 al 2000

e, ricordandone il generoso e fecondo servizio pastorale,
lo affidano all’abbraccio misericordioso di Dio
e alla preghiera di suffragio dei fedeli,
invocando la pace e la gioia del Signore.

Data e luogo delle esequie saranno comunicati nei prossimi giorni

Oratori e sport in parrocchia, si riparte in sicurezza

Ripartono gli oratori estivi e le attività sportive all’interno delle parrocchie. La diocesi di Roma diffonde la “buona notizia” per i tanti ragazzi e le loro famiglie: «La stagione estiva è alle porte e non possiamo non ascoltare il grido dei giovani di Roma, che ci chiedono spazi sicuri per riprendere in mano socialità e divertimento», si legge nella nota preparata dal Servizio per la pastorale giovanile, dall’Ufficio giuridico e dall’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport, diffusa oggi, martedì 4 maggio. Al via, allora, a queste «opportunità preziose per l’accompagnamento della formazione umana e cristiana di bambini e ragazzi, in questa fase divengono strumento fondamentale per garantire coesione alla rete sociale di Roma, oramai in difficoltà sotto molteplici aspetti, in ogni zona della città». Naturalmente, oratori e attività sportive possono riaprire «nel rispetto delle condizioni sancite dalle leggi e dalla prudenza».

Ormai note e «di semplice attuazione» le regole da rispettare per una riapertura in sicurezza. Innanzitutto, deve essere previsto un triage all’ingresso con la registrazione delle persone per un possibile tracciamento ed igienizzazione delle mani; il gel disinfettate deve comunque essere presente in tutti gli ambienti dove si svolgeranno le attività, e non soltanto all’ingresso della struttura stessa.

Nei vari locali e ambienti andrà anche indicata la capienza massima, tenendo conto del distanziamento interpersonale che va sempre mantenuto; così come sempre durante le attività andranno indossate le mascherine a coprire naso e bocca.

La diocesi invita inoltre a prediligere le attività all’aperto; a non consumare pasti al chiuso e a prestare attenzione all’aerazione dei locali, più volte al giorno; a disinfettare i servizi igienici in modo idoneo e accurato. «Fondamentale – si legge nella nota – sarà l’apporto di catechisti e animatori pastorali per l’assistenza nei confronti dei ragazzi e l’adempimento delle norme e misure di sicurezza».

Ciascuno dei ragazzi iscritti all’oratorio dovrà utilizzare materiale proprio da riportare ogni giorno a casa, come penne, matite, pennarelli. Nel caso una persona (bambino, ragazzo o adulto) presenti in oratorio sintomi quali febbre o tosse dovrà essere isolato secondo le disposizioni dell’autorità sanitaria e si dovrà provvedere al suo ritorno a casa, nella massima sicurezza.

Fondamentale, il patto di corresponsabilità tra la parrocchia e la famiglia del bambino o ragazzo, da firmare prima di partecipare alle diverse attività, come oratorio, catechismo, doposcuola. Tutti i documenti posso essere scaricati: https://www.oresroma.org/modulistica.

Per quanto riguarda l’ambito sportivo, dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, in zona gialla saranno consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre. Nell’ambito del territorio della diocesi di Roma gli allenamenti e l’attività sportiva di base, come l’attività motoria, connesse anche agli sport di contatto, potranno riprendere solo nelle parrocchie dove siano presenti gruppi sportivi affiliati a federazioni o enti di promozione sportiva. In tale contesto, e fino a nuove disposizioni, ogni gruppo sportivo affiliato a una federazione o a un ente di promozione sportiva, o in procinto di farlo, dovrà nominare uno o più tesserati responsabili Covid che avranno il compito di far rispettare scrupolosamente le disposizioni di legge.

3 maggio 2021

Ai Santi Antonio e Annibale Maria la festa di san Francesco di Paola

Mercoledì 5 maggio si svolgerà a Roma una festa in onore san Francesco di Paola. Il santo taumaturgo paolano, patrono della Calabria e della gente di mare italiana, è conosciuto in tutto il mondo per i miracoli compiuti e viene inoltre invocato in particolare contro gli incendi, le sterilità e le epidemie. L’appuntamento é presso la parrocchia dei Santi Antonio e Annibale Maria in piazza Asti n.10, dove alle ore 19 inizierà la Santa Messa solenne presieduta dal vescovo ausiliare Benoni Ambarus, delegato per la Carità.

Seguirà un momento di meditazione sul tema “San Francesco, modello di carità” guidato dai Frati Minimi, che si concluderà con l’Atto di affidamento dei Calabresi e dei devoti a Roma e nel mondo. Dalle ore 18:00 inoltre i sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni. Siamo tutti invitati a partecipare a questo evento, che si svolgerà nel pieno rispetto delle normative in vigore. É un’occasione propizia per conoscere un grande Santo, il cui messaggio é molto attuale.

4 maggio 2021

Napoleone e Roma: il video realizzato da due Uffici diocesani in occasione del bicentenario della morte

Palazzo Bonaparte, la Galleria Borghese, il Museo Napoleonico, la chiesa di Santa Maria in via Lata, i Mercati di Traiano con la mostra “Napoleone e il mito di Roma”. Tanti i luoghi della Città Eterna legati alla storia di Napoleone Bonaparte, immortalati nel video “Napoleone e Roma: storia di un sogno”, realizzato dall’Ufficio per la Cultura e l’Università e dall’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, del Turismo e dello Sport in occasione del bicentenario della morte di Bonaparte (1821 – 5 maggio – 2021), disponibile sul canale YouTube Cultura e Università della diocesi di Roma.

Protagonista monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la cultura e l’università, insieme ad altri personalità: l’attore Davide Panizza; la direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti; i curatori della mostra “Napoleone i il mito di Roma” Massimiliano Munzi, Simone Pastor, Nicoletta Bernacchio; e ancora il curatore del Museo Napoleonico Marco Pupillo.

«Il 5 maggio 2021 ricorre il bicentenario della morte di Napoleone – spiega monsignor Lonardo –. Partendo dalla poesia “Il cinque maggio” di Alessandro Manzoni, racconteremo il rapporto tra Napoleone e la Città eterna, visitando i luoghi dove ancora sono presenti le sue tracce».

«Si tratta del quarto video frutto della collaborazione tra l’Ufficio per la Cultura e l’Università e l’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport – sottolinea don Francesco Indelicato, direttore dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, che ha curato le riprese del video –. La filosofia di questo progetto è quella di far riscoprire Roma ai romani, attraverso itinerari che la percorrono trasversalmente a seconda degli argomenti trattati, dal punto di vista culturale e soprattutto mediante una riflessione di fede. Il tema che sottende al video su Napoleone ha a che fare, a mio avviso, con il Vangelo della vite e i tralci che abbiamo ascoltato domenica scorsa, laddove Gesù è lapidario nel dire che senza di Lui non possiamo fare niente, ossia niente che abbia senso, niente di costruttivo». Bonaparte, prosegue don Indelicato, durante la solitudine dell’esilio a Sant’Elena, «riconobbe che la figura di Gesù è imparagonabile a qualsiasi grande figura umana e divina, e forse, spero, avrà anche potuto riconoscere i suoi errori alla luce degli insegnamenti di Cristo».

«È per questo che ne “Il 5 maggio” Manzoni ribalta tutto invertendo le parti – racconta monsignor Lonardo al termine del documentario –. Nella vita di Napoleone c’è prima la vittoria e poi la sconfitta, prima il trionfo e poi l’esilio. Nella fede invece l’essere suscitati e consolati ribalta l’essere atterrati e affannati. Manzoni vede il destino di Napoleone in questo ribaltamento: la grandezza della personalità di Napoleone ormai si piega al disonore del Golgota e della croce e in questo modo lui torna ad essere vittorioso».

Francesco d’Alfonso è direttore di produzione, curatore delle musiche e del montaggio di “Napoleone e Roma: storia di un sogno”, mentre Annalisa Maria Ceravolo è segretaria di produzione e curatrice delle fotografie e delle riprese.

3 maggio 2021

L’intervista al vicegerente Palmieri: il nuovo progetto della Pastorale giovanile

Nel cammino diocesano incentrato sull’ascolto, il Servizio diocesano per la pastorale giovanile fa un passo avanti: concedere uno spazio ai ragazzi per farli parlare. «Sono stati i ragazzi stessi a farsi avanti – spiega il direttore del Servizio don Alfredo Tedesco –, prima un paio e ora sempre di più, a chiederci di avere spazio, a chiederci di poter avere un luogo sicuro dove conoscersi, per ora in virtuale e prestissimo in presenza, per poter fare rete tra di loro. Il nostro compito è quello di coordinarli, rendere protetta e bella ogni idea che hanno». Per questo le pagine social della Pastorale giovanile diocesana si propongono di diventare “la casa dei giovani di Roma”: don Tedesco invita tutti a scrivere «senza differenze, senza preclusioni, in cui tutti posso essere ascoltati, in cui chiunque di loro avrà voce».

Primo progetto di questa nuova iniziativa è una intervista al vicegerente della diocesi monsignor Gianpiero Palmieri. «I ragazzi ci stanno mettendo anima e corpo – sottolinea ancora monsignor Palmieri – per far sì che sempre più ragazzi riescano a venire coinvolti da questo progetto pensato da loro, per loro e con loro».

Per vedere l’intervista clicca qui https://youtu.be/yi4GJJbUa_E

3 maggio 2021

Nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano partecipa al Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati presieduta dal Santo Padre Francesco

Nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano partecipa al Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei Beati presieduta dal Santo Padre Francesco.

Le parole di ringraziamento del neo vescovo Benoni Ambarus

Ha per titolo “Il mio Te Deum personale” l’indirizzo di saluto di mons. Benoni Ambarus, letto al termine della Messa che ha visto celebrare la sua ordinazione episcopale a San Giovanni in Laterano.

 

2 maggio 2021

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